Lettera aperta sul Megasansificio (per il momento) di Veglie
Al Ministro on. Raffaele Fitto Non meravigli questa lettera aperta bipartisan. I beni essenziali della vita, ne siamo sicuri, interessano noi e tutti voi, al di là degli schieramenti. C’è grande preoccupazione nei cittadini del nord-Salento per il loro territorio e per la loro salute, preoccupazione a cui né l’Amministrazione di Veglie né l’assessorato all’Ambiente della Provincia di Lecce sembrano prestare sufficiente attenzione. Conoscete i fatti, perché da mesi la stampa e le Tv locali si sono interessate alla vicenda “sansificio”, ma può essere utile una brevissima sintesi. Siamo a vostra disposizione per ulteriori approfondimenti.
Il SUAP del Comune di Veglie l’11 agosto, in tutta fretta, prima ha condonato alcuni abusi edilizi e poi ha autorizzato la realizzazione di un enorme sansificio alla Ditta OIL Salento di Veglie. L’amministrazione Fai, nonostante numerose richieste, né prima né dopo l’11 agosto si è pronunciata con atti ufficiali di indirizzo e di controllo sulla vicenda. L’assessore Scognamillo della Provincia di Lecce, che in un incontro dei Sindaci dei paesi limitrofi a Veglie, il 25 agosto aveva sostenuto che fosse “ragionevole avviare la procedura di V.I.A. con costi a carico della Provincia” per la immissione dei fumi in atmosfera (cfr. verbale della riunione del 25 agosto 2008), smentendosi ha fatto convocare, in tutta fretta, per giovedì 16/10/2008 la “conferenza dei servizi ex art. 269, D.Lgs. n. 152/2006, per l’autorizzazione alle emissioni in atmosfera dell’impianto di produzione di olio vegetale e nocciolino di sansa della ditta OIL SALENTO s.r.l. da realizzare in agro di Veglie”. Senza la previsione della V.I.A. vengono così esclusi dalla conferenza dei Servizi quasi tutti i sindaci (eccetto il sindaco di Veglie e di san Pancrazio), le associazioni ambientaliste, il Comitato “Ambiente sano” e tanti altri portatori di interessi diffusi. E’ possibile spiegare la fretta da parte della Provincia, nel fissare la conferenza dei servizi, con la convinzione dell’assessore Scognamillo che i gravi profili di eventuale illegittimità degli aspetti urbanistici della vicenda, anche per i quali sono pendenti presso il TAR di Lecce tre ricorsi amministrativi, non debbano interessare per nulla la Provincia di Lecce. Ma su questo non possiamo essere d’accordo perché, pur nella distinzione (non separazione) delle competenze, devono essere risolti prima i tanti problemi urbanistici e deve essere fugato qualsiasi dubbio sulle autorizzazioni edilizie ed eventualmente poi si può procedere con le autorizzazioni di immissione dei fumi in atmosfera.
A tanti cittadini comuni appare del tutto evidente che, oltre al Comune, che con le sue discusse autorizzazioni ha consentito alla ditta di completare l’impianto, sembra che anche la Provincia stia facendo di tutto per dar la possibilità alla Oil Salento di avviare l’attività, quanto prima.
Nessuna attenzione, invece, è stata posta ai seri motivi per cui il 28 settembre, a Veglie, più di 2000 persone, 22 associazioni vegliesi e 15 associazioni della Provincia, oltre a Lega Italiana contro i tumori, Wwf, Lega Ambiente, Italia Nostra, i sindaci e i rispettivi organi di governo di Avetrana, San Pancrazio, San Donaci, Guagnano, Salice, Novoli, Porto Cesareo hanno detto “no al sansificio”.
I cittadini di Veglie e del nord-salento chiedono un vostro autorevole intervento “politico” presso Comune di Veglie e Provincia di Lecce, prima di quello di altri organi di controllo esterni alla vita amministrativa, perché le due istituzioni non siano attente solo alle richieste della Ditta OIL Salento ma prendano anche nella dovuta considerazione le richieste di tantissimi cittadini che, pur privati del loro diritto essenziale all’informazione, con ragionate e serene motivazioni, difendono la salute, l’ambiente e il rispetto delle regole, uguali per tutti. I vegliesi e noi, infine, chiediamo un vostro autorevole intervento per un altro motivo: Fai e compagni sembrano sottovalutare, con il loro atteggiamento pilatesco, il rischio che siano sempre i cittadini incolpevoli a dover pagare i danni di questa vicenda: qualunque sia l’esito di essa, appare all’orizzonte, oltre al disastro ambientale, anche un disastro amministrativo, per un già annunciato contenzioso con la OIL Salento, che potrebbe affossare il presente e il futuro del Comune di Veglie.
07.10.2008
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