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dalla pagina "Commenti e Opinioni" di Veglie News -   aprile/maggio 2008

Riportiamo di seguito alcuni interventi  si "Violenza e informazione" presenti sulla pagina "Commenti e Opinioni" di Veglie News

 


122. ANTIFASCISTA - 2008-05-06 13:29:19
Morire per una sigaretta

Un gruppo di neofascisti ha massacrato un povero ragazzo con il pretesto di una sigaretta negata.
Cinque contro uno, il branco, ovvero i coglio.. si sentivano forti e potenti, il povero ragazzo è morto ieri e i suoi organi sono stati donati in un ultimo gesto d’amore per la vita.
Di quei cinque inutili esseri ne sono stati arrestati un paio, altri cercavano di scappare all’estero. Vigliacchi e codardi, loro e tutti quelli che tentano giustificazioni inconcludenti e folli.
E questo sarebbe il vento di destra che aleggia in Italia? A me fa solo schifo, come quell’altro che dice che bruciare una bandiera è peggio che massacrare a calci e pugni un povero ragazzo, e come quelli che il 25 aprile hanno apposto un manifesto vergognoso sul muro della loro sezione, e come tutti quelli che ridicolizzano e minimizzano.
Nessuna reticenza da parte di ogni libera persona in un libero Stato! Fino a quando ci sarà un solo fascista, un antifascista vivrà con lui pronto a dare la vita per la libertà di tutti!

Vergogna!

123. roberta - 2008-05-06 15:03:36

Caro Antifascista come non darti ragione...ma credo che anteporre fascisti ad antifascisti sia mettere in conto che ci si possa scontrare.
Il principio è uno solo; la violenza è sbagliata,inutile e non appartiene alla nostra civiltà ed il dramma peggiore è che nel 2008 ci siano ancora gruppi e associazioni che si armano...e queste sono persone note alle forze dell’ordine!


127. Lorenzo Catamo - 2008-05-06 17:24:33

La magistratura veronese ha escluso ogni matrice politica nell’efferato delitto di Verona,mentre il nuovo presidente della Camera dei Deputati,nella sua voglia di essere più ebreo degli ebrei,è riuscito nella difficile arte di farsi fraintendere.
Per quanto riguarda Veglie,caro antifascista in servizio permanente effettivo, ti invito cortesemente a non criminalizzare i ragazzi di Destra accomunandoli ai volgari assassini di Verona.
Del resto,il manifesto che il 25 aprile richiamava la ricorrenza religiosa di S.Marco non era offensivo,ma voleva essere solo una garbata polemica nei confronti di chi si ostina a servirsi di questa ricorrenza per seminare l’odio tra gli italiani; ed è stato defisso perchè non erano stati pagati i diritti di affissione e non perchè vi fossero estremi di reato.
I ragazzi hanno preferito tenersi il loro scarso denaro per divertirsi,piuttosto che dare soddisfazione a quelli come te,che,per vivere,hanno bisogno di materializzare i loro incubi notturni vedendo fascisti dappertutto.


136. VEGLIENEWS - 2008-05-07 15:19:57

Il Potere (e la colpa) dell’informazione

Sono tornato, dopo un po di giorni di assenza, a leggere quello che succede sulle pagine dei commenti di Veglienews.

Passata la polemica sul “Grazie” giusto o sbagliato affisso sui muri di Veglie, ne è cominciata un’altra, questa volta molto delicata, che riguarda la barbara uccisione a causa di un pestaggio del 29enne Nicola Tommasoli.

Partendo da questo drammatico episodio la discussione si è spostata su un piano di antagonismo politico; destra e sinistra, anzi fascisti e comunisti.

Non voglio toccare qui il tragico episodio di Verona in quanto ognuno avrà fatto le sue considerazioni, quello che mi piacerebbe chiarire è il clima a cui stiamo andando incontro e del quale già si vedono i primi sintomi.
Si sta ricreando un clima di tensione fra destra e sinistra, come accadeva molti anni fa, a causa del quale ad ogni episodio tragico si deve dare un colore e un movente politico.
Alla creazione di questo clima non sono certo estranei giornali e televisioni che, spero inconsapevolmente, alimentano l’odio e la tensione dando alle notizie una dimensione diversa da quella reale.

Gli organi di informazione hanno già sbagliato lo scorso novembre, e non hanno mai chiesto scusa, nel modo in cui hanno dato la notizia dell’uccisione di Gabriele Sandri da parte di un poliziotto. Hanno sbagliato perché hanno dato la notizia facendola passare come l’uccisione di “un tifoso laziale” come se questa sua appartenenza fosse la causa per la quale è stato ucciso. La notizia, cavalcata poi da tutti i media in questi termini, ha creato una situazione da “guerra civile” che stava per diventare ingestibile e pericolosa. Il poliziotto ha tutte le sue colpe per aver sparato in una situazione in cui non era necessario farlo, ma i giornali e le tv ne hanno ancora di più per tutto quello che è successo dopo.

Allo stesso modo lo sbaglio si è ripetuto in occasione di questo nuovo tragico evento. La prima cosa che i mezzi di informazione hanno messo in risalto è che il pestaggio è avvenuto da parte di ultrà-fascisti dando già per scontato una matrice politica ad un episodio che di politico aveva poco o niente rischiando inoltre di scatenare una nuova “guerra civile” come quella del novembre scorso.
A volte viene il sospetto che certe notizie siano pilotate per far “correre i pensieri della gente” nella direzione più comoda in un dato periodo.
Non c’era nessun elemento che potesse far risalire a un motivo politico o calcistico l’aggressione di Verona eppure i giornalisti sono stati capaci di trovarlo. E’ come se avessero detto “un metalmeccanico e un promoter finanziario hanno ucciso un ragazzo”. Hanno forse colpa tutti i metalmeccanici e tutti i promoter finanziari? O forse il ragazzo è stato picchiato perché non era della stessa categoria di lavoro degli aggressori?
E’ successo tutto questo perché quei 5 ragazzi non hanno la consapevolezza di cosa vuol dire vivere in una società e rispettare gli altri e il loro unico modo per sentirsi "vivi" è runirsi in “branco” trasformandosi in vere e proprie "bestie". E’ l’aspetto sociale che i Media devono sottolineare, non quello politico e fazioso che in questo contesto non esiste.

E’, inoltre, lo stesso sbaglio che i mezzi di informazione fanno alimentando la paura verso “lo straniero”.
Paura alimentata grazie alla impostazione che danno ai servizi giornalistici e televisivi sulle aggressioni e le violenze fatte da parte di stranieri in generale e rumeni in particolare nell’ultimo periodo.
Stando a quello che leggiamo tutti gli stranieri in Italia sono pericolosi. Dobbiamo capire invece che se un rumeno è violento, non vuol dire che tutti i rumeni sono violenti, se un albanese ruba in una villa, non vuol dire che tutti gli albanesi rubano nelle ville.
Non indigniamoci poi se quando andiamo all’estero ci chiamano “mafiosi” solo perché siamo italiani. D’altronde è quello che molto spesso facciamo noi, anche se con aggettivi diversi, nei confronti degli stranieri che sono qui in Italia.

Dobbiamo renderci conto che la nostra società e governata dall’informazione e che se non riusciamo a distinguere in quello che ci dicono ciò che è giusto da ciò che giusto vogliono farcelo credere, sarà un futuro che rischia di portarci nel passato, a combattere fisicamente per idee politiche che ormai non esistono più.

Veglienews


143. Mino Mattia - 2008-05-08 09:48:28

Ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente tollerante e positivo, i miei genitori hanno cercato in ogni momento della loro vita di insegnarmi che il rispetto e l’onestà sono valori indiscutibili e da perseguire ad ogni costo.
La loro vita è stata per me esempio reale di applicazione e coerenza, una vita di sacrifici e senza fasti, ma vissuta con la forza della fede ed il desiderio di lasciare, nel loro piccolo, un segno di speranza.
Sono di sinistra, non estremista, ma di sinistra.
Mi riconosco nei valori della Giustizia, della solidarietà, dell’uguaglianza e della libertà.
Comprendo lo stato d’animo di “antifascista” anche se non ne apprezzo lo stile né condivido il suo estremismo. Ho la fortuna di avere tanti buoni amici, diversi dei quali con idee politiche ben diverse dalle mie. In due diverse occasioni ho anche votato per AN, semplicemente perché le persone candidate godevano della mia completa fiducia e stima e non mi considero ghettizzato né schiavo della mia visione ideologica.
Sono le “Persone” che fanno la differenza, e sono loro che si devono valutare, apprezzare o criticare semplicemente per quello che fanno e per come lo fanno, non per l’appartenenza ad una sigla di partito o ad un’ideologia.
Il clima non è sicuramente dei migliori, troppo nervosismo e disagio ci attanaglia ogni giorno.
La scena politica è piena di vecchie volpi e giovani rampanti furbetti del quartierino, ed in questo contesto, a mio modesto avviso, il manifesto artigianale affisso il 25 aprile era quantomeno fuori luogo, sarà anche stata una “garbata polemica” ma io l’ho considerata inopportuna.
Mi spiace vedere attacchi personali quando di personale c’è ben poco. Siamo tutti sulla stessa barca e dovremmo cominciare a remare un po’ tutti nella stessa direzione per evitare un deleterio stallo.
Concordo con marco nel considerare delinquente chiunque si macchi di qualsiasi crimine, sia esso rasato o che indossi una Kefiah.
Le persone per bene come noi dovrebbero capire che spesso i “branchi”, sia quelli che uccidono un ragazzo a Verona, che quelli incendiano bandiere a Torino, non appartengono a categorie ideologiche o politiche, ma sono semplicemente dei criminali e come tali devono essere trattati.
Il nostro piccolo paese ha bisogno di gente corretta ed intellettualmente onesta come lei avv. Catamo, l’ho detto anche ad un nostro amico comune, come ha bisogno di tanta altra gente capace che lavora nell’ombra instancabilmente. Dovremmo avere il coraggio di sdoganarci tutti e proporre volti nuovi da affiancare a chi come lei “ha fatto forse il suo tempo” ma ha ancora tanto da dare.
L’invito per il caffè è sempre valido.

Cordialmente.


173. Dario - 2008-05-11 20:05:54

Violenza imbarazzante

Ricordiamo Sondrio, dove tre ragazze uccisero una suora? Erano ragazze per bene e normali.
Ricordiamo Novi Ligure, dove due fidanzatini accoltellarono ripetutamente la madre ed il fratello di lei? Erano ragazzi per bene e normali.
Ricordiamo Sesto San Giovanni, dove un ragazzo nel cortile della scuola diede una coltellata ad una amica? Era un ragazzo per bene e normale.
Ricordiamo le bestie di satana? Ragazzi per bene e normali.
Purtroppo mi fermo per non essere monotono e non perché non ci sono altri riferimenti.
Ora Verona, cinque ragazzi, si dice di loro neofascisti, poi solo simpatizzanti dell’estrema destra, poi frequentatori della curva sud dello stadio, si dice di loro... Chissà quanto altro... Ma loro cosa hanno da dire adesso? Cosa avevano da dire prima? Si, prima di trovarsi nel branco, avevano qualcuno con il quale comunicare oltre alla televisione, alla play station, ai consigli per gli acquisti?
Ora tutta la gente per bene, cerca il movente, cerca la causa, da consigli per la cura, una pena severa, che sia di esempio... come siamo spaventati... incapaci.
Incapaci di trovare il movente, la causa, la cura, ci rifugiamo spaventati dietro soluzioni fatte di coercizione.
Professori, religiosi, psicologi, politici, quanta responsabilità hanno in tutto questo?
Il sindaco di Verona, appartenente alla lega nord, chiede di non buttare il caso in politica. Perché? Non dovrebbe la politica farsi carico di quello che succede nelle società che amministra? Non dovrebbe interrogarsi?
Il neopresidente della Camera, di Alleanza Nazionale, anzi si preoccupa di non far passare inosservati i fatti di Torino dove il sindaco è del centrosinistra, come a dire che i disordini e le tragedie succedono sia a destra che a sinistra.
Sono certo che non siamo soddisfatti dalle loro parole, dal modo in cui si pongono riguardo a questioni così serie perché, simili tragedie non hanno colore e, feriscono tutti.
Sembra che voglia fare politica... be’ così è.
Cerco di farla dal basso richiamando la vostra attenzione riferendomi a personaggi noti grazie alla televisione, con la intenzione di rivolgermi a tutti.
A quei politici, la cui priorità è conservare i consensi! A quei professori, che si relazionano con i giovani secondo il profitto scolastico che hanno! A quei religiosi, che dicono non fare così se no vai all’inferno! A quei psicologi, che comunicano solo a pagamento e prescrivono farmaci per anestetizzare lo spirito! Infine, a tutti noi che deleghiamo ad altri il compito di risolvere i problemi della società e quindi i nostri problemi. Rimaniamo increduli davanti a simili fatti e ci diciamo; "La gente sta impazzendo".
Però non restiamo altrettanto increduli, quando dai nostri esponenti politici sentiamo che la priorità assoluta è risolvere la crisi economica delle famiglie, dargli più potere d’acquisto per far ripartire i consumi.
Non voglio essere frainteso, sono d’accordo con questo, ma mi preoccupa che contestualmente a queste intenzioni non si faccia niente per ridare una educazione emotiva alla gente, ai giovani, attuare politiche utili alla riscoperta dei valori, al riconoscimento delle identità altrui e quindi della propria.
Valori e identità che si sono presi strada facendo durante il miracolo economico, con l’avvento di un consumismo sfrenato che ha creato diseguaglianze e ingiustizie e che non solo oggi ma ormai da qualche anno sta sfociando in questi episodi orribili.
Episodi che mettono in imbarazzo tutti ed ancora peggio mettono in imbarazzo la stessa giustizia.