OGGETTO: Richiesta di un nuovo regolamento comunitario per impiantare nuovi vigneti a solo scopo energetico
Raccomandata a. r.
La Politica Comunitaria dell’ultimo decennio è contraddittoria; da una parte afferma che vuole ridurre l’inquinamento atmosferico in conformità dell’accordo di Kyoto e dall’altra distrugge migliaia di ettari di vigneto che , come sappiamo, produce l’ossigeno per circa nove mesi l’anno.
Solo quest’anno in Italia sono state presentate domande di estirpazione di vigneto pari a 25.928 ettari di cui circa 9.000 in Puglia.
Le estirpazioni avvenute nel passato hanno prodotto il fallimento di alcune cantine sociali nel Salento ed altre stanno in cattive acque.
Nel solo Comune di Veglie la produzione di uva è passata in pochi anni da 90.000 a 10.000 quintali.
La coltivazione della vite durante la 1^ Repubblica ha prodotto ricchezza agli agricoltori meridionali che hanno potuto sopravvivere grazie ad una classe dirigente che ha governato tenendo presente gli interessi di tutte le classi sociali specialmente degli agricoltori.
Il vino che le cantine sociali non riuscivano a vendere veniva acquistato dallo Stato a prezzo remunerativo e trasformato in alcool.
Adesso, la Comunità Europea ha imposto la distillazione a prezzi stracciati e solo quando lo ritiene opportuno.
Eppure l’alcool è una risorsa materiale che la Comunità Europea non vuole sfruttare.
Vuole sfruttare invece le biomasse dei semi di girasole, che inquinano e non producono ossigeno, e non le biomasse dei derivati dell’uva.
Perché il Brasile può utilizzare come carburante l’alcool prodotto in Italia e noi no? Mistero della politica europea!
Eppure il petrolio è un prodotto che noi importiamo a caro prezzo e che è destinato a finire; qualcuno ha addirittura calcolato che dovrebbe finire tra qualche decennio!
Se l’Europa decidesse una diversa politica energetica avremmo come conseguenza:
-un ambiente più pulito;
-un’economia più giusta a vantaggio degli agricoltori;
-una maggiore durata del petrolio;
-una maggiore occupazione;
-una maggiore giustizia sociale.
La politica europea sinora ha salvaguardato l’industria ed ha
affossato l’Agricoltura.
Si ringraziano le Autorità per la cortese attenzione e si resta in attesa di comunicazioni al riguardo.