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da "Messaggi vegliesi del 23 aprile 2009  (n.3)"   -   Antonio Greco  -   24 aprile 2009

(Resoconto a cura del consigliere Antonio Greco della seduta consiliare del 23 aprile 2009)

 

Seduta consiliare del 23 aprile 2009

«Costituzione società consortile “Parco del Negroamaro” – Approvazione Statuto»

 

La seduta è stata aperta alle ore 17 ed è stata chiusa alle ore 18.

Presenti 21 consiglieri.

 

Prima dell’esame dell’ordine del giorno, il Presidente del Consiglio ha proposto di devolvere il gettone di presenza dei consiglieri ai terremotati dell’Abruzzo. La minoranza ha chiesto di integrare la proposta con la devoluzione non solo del gettone di presenza ma dell’intero costo della seduta monotematica, da far pagare ai consiglieri, assessori e sindaco. Quest’ultima proposta è stata approvata all’unanimità.

  1. Costituzione società consortile “Parco del Negroamaro” – Approvazione Statuto.

Obiettivo raggiunto. Anche il comune di Veglie ha approvato lo Statuto del Parco del Negramaro. Ma che fatica! Anche ieri sera c’è stato un tentativo, con una proposta formale da parte del consigliere Raffaele Ruberti della maggioranza, di rinviare l’unico punto all’ordine del giorno.

 

I fatti:

  • a dicembre 2006 la Giunta comunale delibera di aderire al Parco del Negramaro;

  • il 7 gennaio 2009 la Provincia di Lecce, promotrice del Parco, invia copia dello Statuto del Parco al Comune di Veglie (approvato ad ottobre 2008 dal Consiglio Provinciale, dopo numerosi incontri anche con la presenza di un esponente della maggioranza del comune di Veglie) per l’approvazione di esso da parte del Consiglio Comunale entro il 31 gennaio 2009;

  • a metà gennaio 2009 viene preparata dagli uffici competenti bozza di delibera per l’approvazione dello statuto. L’approvazione deve avvenire, anche per ragioni tecniche, senza alcuna possibilità di modifiche. Ma per motivi politici, l’invio in commissione per la sua discussione viene ostacolata da una parte della maggioranza;

  • dopo il primo consiglio utile di marzo u.s. (10 marzo), in cui non compare l’argomento, su indicazione e richiesta di chiarimenti da parte della minoranza e di alcuni cittadini, il presidente del Consiglio pone in un ordine del giorno aggiuntivo del consiglio comunale del 24 marzo 2009 anche l’argomento in questione. Ma alcuni della maggioranza sfidano il presidente del consiglio: “vedremo chi l’approverà in Consiglio”;

  • nel consiglio comunale del 24 marzo u.s. su proposta del vicesindaco, con la motivazione pretestuosa che la maggioranza non conosceva bene il testo dello Statuto e soprattutto con il motivo di poter trattare con la Provincia di Lecce per aver assicurata nel C.d.A. del Consorzio la presenza di un esponente dell’Union3, viene votato il rinvio dell’argomento ad una prossima seduta consiliare (10 voti a favore del rinvio – voti della maggioranza compreso Presidente del Consiglio e Sindaco e 7 voti contrari della minoranza);

  • all’esito del rinvio c’è un vibrato intervento di cittadini, consapevoli della gravità dell’accaduto in Consiglio: viene presentata una interrogazione di iniziativa popolare con la firma di 200 cittadini; scrivono al Sindaco le associazioni di categoria per avere notizie (CIA…); si fanno sentire i sindacati; una forza politica e semplici cittadini scrivono su un sito locale scandalizzati per l’accaduto…

  • nella seduta di ieri sera, in apertura, il Presidente del Consiglio rivendica di aver mantenuto l’impegno di aver portato in consiglio comunale, in tempi stretti (dopo un mese…), l’argomento alla discussione del consiglio e accenna all’interrogazione di iniziativa popolare solo per affermare che “non ne ha tenuto conto e che non è stato minimamente influenzato da essa”. La maggioranza prima tenta di votare subito l’argomento senza dare spiegazione di quello che è accaduto dopo il rinvio, poi sollecitata a giustificare l’ultimo rinvio dell’argomento così fortemente voluto dalla maggioranza, il vicesindaco, dopo un duro attacco ai sindacalisti e a chi critica l’operato della maggioranza, ha rivendicato, in modo anche colorito, l’utilità del rinvio perché è riuscito, ad ottenere dalla Provincia la promessa che nel C.d.A. del consorzio sarà presente un membro dell’Union3.

Dopo questa mistificante motivazione, il dibattito è stato molto aspro: la maggioranza, (il Sindaco e il Presidente del Consiglio) ha tentato di dimostrare che sull’argomento non c’era stato nessun problema politico nella maggioranza e che i cittadini firmatari della interrogazione popolare, i sindacati e le associazioni di categoria erano stati disinformati dalla minoranza. La situazione di incertezza sull’argomento (tre mesi trascorsi dalla richiesta della Provincia, il rinvio nell’ultimo consiglio…) era stata strumentalmente inventata dalla minoranza.

La minoranza ha dimostrato con i fatti che senza il suo impulso l’argomento sarebbe ancora giacente nei cassetti del Comune e ha chiesto rispetto e coinvolgimento dei tanti cittadini che hanno avuto la sensibilità di partecipare e dire la propria su un argomento vitale per il futuro del paese.

Il consigliere Ruberti, in modo strumentale e ingenuamente furbesco, ha colto l’occasione di quest’ultima osservazione per proporre un ulteriore rinvio dell’argomento al fine di coinvolgere i cittadini firmatari della interrogazione prima dell’approvazione dello Statuto. La proposta di rinvio è stata ritirata su richiesta “di un favore personale” del vicesindaco a Ruberti.

Dalle dichiarazioni di voto è emerso con chiarezza che il gruppo di maggioranza che fa capo a Cosimo Mangia ha votato solo “per disciplina”, che tradotto significa “c’è stato un conflitto politico, votiamo su questo punto che non volevamo approvare ma senza di noi non c’è maggioranza!”, smentendo chiaramente il sindaco che ha cercato in tutti i modi di nascondere il grave conflitto politico per il potere all’interno della sua maggioranza.

La delibera è stata votata all’unanimità.

Ma in occasione delle prossime votazioni amministrative per la Provincia di Lecce ne vedremo delle belle.

Speriamo che i cittadini non siano solo alla finestra e che usino il loro voto per punire i candidati che fanno riferimento all’attuale maggioranza, in qualsiasi lista siano candidati, che sta mettendo in ginocchio un intero paese.

a cura di    Antonio Greco