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Consiglieri di minoranza di centrosinistra e di centrodestra - Comunicato stampa  -   11 marzo 2009

 

Seduta consiliare del 10 marzo 2009
 

Nel consiglio comunale di ieri 10 marzo 2009 è stata discussa la mozione di sfiducia al Sindaco Fai presentata da 8 consiglieri in data 7 febbraio 2009.

La mozione di sfiducia era stata così motivata:

  • in quasi quattro anni il governo della città non è stato capace di dare a Veglie ed ai vegliesi le risposte di cui v’era bisogno nell’interesse collettivo ma la quasi totalità della vita amministrativa si è consumata nell’interesse di pochi e di parte. Solo a mo’ di esempio si indicano i fallimenti di questa amministrazione: l’intesa con Nardò per l’area industriale, la piscina, la finanza creativa (swap), i comparti C1-12, C1-18 e tutti gli altri presentati e mai portati in Consiglio, il PIRP di via San Francesco, l’apertura del Convento dei Francescani, l’apertura del Mercato coperto e dell’ipogeo di Largo San Vito, l’allargamento della strada Veglie-Torre Lapillo, il Piano Urbanistico Generale, il recapito del Bacino Sud di via Leverano, il Piano regolatore per impianti eolici…;

  • il Sindaco ha omesso di coinvolgere gli organi istituzionali che avevano l’obbligo di intervenire adeguatamente, sia come indirizzo che come responsabilità loro assegnate dalla norma, in merito al problema del sansificio; queste omissioni sono state confermate dalle sopravvenute sentenze del TAR di Lecce che ha annullato i provvedimenti di autorizzazione del sansificio per violazione della norma in tema di “giusto” procedimento e perché l’amministrazione non ha messo nella condizione di partecipare al procedimento amministrativo i soggetti pubblici e privati “gravitanti” nell’area;

  • queste vicende, aggravate da gravi contrasti fra dichiarazioni del Sindaco-assessore al ramo e atti e iniziative del funzionario del settore urbanistica, hanno inferto, per due volte (l’11 agosto 2008 il sindaco, a suo dire, non sapeva nulla delle autorizzazioni al sansificio e anche il 15 gennaio 2009 non sapeva che il funzionario aveva espresso parere negativo alla Provincia di Lecce sulla assoggettabilità a Via del progetto) un colpo grave all’immagine del paese ed una ferita insanabile al rapporto fra cittadini ed istituzioni.

Il dibattito è stato molto ampio. Erano presenti tutti i consiglieri, eccetto un consigliere della minoranza e un assessore. Sono intervenuti sei consiglieri firmatari della mozione di sfiducia che, con argomenti documentati, hanno dimostrato che il Sindaco, isolato dal suo stesso partito e anche da tantissimi che l’hanno votato, è il primo responsabile dello sfascio in cui versa il Comune di Veglie.

Per la maggioranza è stato letto un documento di fiducia al Sindaco firmato soltanto da 10 consiglieri.
L’esito della votazione è stato di enorme rilevanza politica: 10 voti contro la mozione, 8 voti a favore e 1 astenuto.

Considerato che un consigliere della minoranza era assente giustificato e che l’assenza di Pompilio Rollo, assessore allo sport, per il fatto che non ha firmato il documento di fiducia al Sindaco, non è altrimenti giustificata se non come una presa di distanza dall’attuale maggioranza, il risultato politico della mozione di sfiducia di ieri è molto rilevante: il Sindaco Fai ha 10 consiglieri a favore e 10 consiglieri contro. Ora tocca a lui, se ha dignità e onore politici, trarre le conseguenze.

I consiglieri di minoranza, in attesa rispettosa di conoscere come si tradurrà il travaglio politico di presa di distanza dal Sindaco Fai di Pompilio Rollo, sono convinti che nella vita amministrativa non si può continuare a “tirare a campare”.

Un altro anno ci separa dal rinnovo del governo del paese: meglio un commissario prefettizio che un governo che già per quattro anni ha prodotto disastri e che nell’ultimo anno ne potrebbe produrre ancora di più.

 

Veglie 11.03.2009

I consiglieri di minoranza

di centrosinistra e di centrodestra