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 Movimento per la Sinistra (Veglie), Giuseppe Toma   –  27 luglio 2009

La Politica è morta. Evviva la Politica!

 

Care/i Cittadine/i,

il nostro comune è attraversato da una crisi che è sì politica, ma prima ancora è una crisi della responsabilità sociale che dovrebbe animare ogni cittadino, soprattutto chi è eletto ad amministrare, affinché tutto si possa svolgere in un clima di sana convivenza civile e politica.

 

Veglie sta vivendo il suo periodo amministrativo più buio.

 

La giunta Fai (scoppiata sulla vicenda sansificio) nel suo momento peggiore sta dimostrando di essere priva anche del buon senso, non prendendo atto del proprio fallimento. Pertanto passerà alla storia come la giunta direttamente responsabile del disastro finanziario delle casse del comune.

 

Se il presente è buio, i movimenti personali-partitici, in vista delle prossime elezioni comunali, sembrano percorrere tunnel trasversali che, di fatto, hanno decretato e decretano la morte di un’idea nuova e diversa della politica vegliese.

 

Abbiamo letto il manifesto della stupefacente “Unione per Veglie”, vale a dire l’unione di tutti contro tutti (che appare come una maledizione a noi cittadine/i considerato che la lista vincente delle comunali 2005, capeggiata da Fai, si chiamava “Uniti per Veglie”).

Lo abbiamo detto in passato e lo ribadiamo con forza adesso: noi al mostro della politica vegliese diciamo NO!!!

 

La risposta a questa crisi non può essere (com’è stato anche cinque anni fa) la riproposizione dell’”unione di un tutto indefinito”, perché se così fosse ci troveremmo di fronte a una scelta politica a dir poco diabolica.

La drammaticità del quadro politico vegliese risiede tutta, o quasi, nel suo perpetuarsi senza subire mutazione alcuna da circa vent’anni.

 

I professori e/o i dottori della politica nostrana hanno tutti la loro parte di responsabilità (o irresponsabilità) nello smembramento del quadro politico locale. Tutti hanno condiviso l’amministrazione di questo paese con chi oggi lo “governa”.

 

Un progetto politico alternativo per Veglie, incontra la necessità d’essere coltivato nel tempo. Partecipato e discusso con la Cittadinanza: con quella parte che ne sente l’esigenza.

Un progetto capace di muoversi intorno a valori condivisi: il rispetto dell’ambiente, la tutela del territorio, la solidarietà, l’avvio di un nuovo percorso del cooperativismo locale, l’accessibilità e la fruibilità dei beni comuni, la realizzazione di spazi sociali partecipati, aggregativi degli interessi e dei saperi più disparati.

Nulla d’illusorio, basterebbe guardare con attenzione al virtuosismo di alcuni comuni anche salentini.

 

Per conto nostro, continueremo a fare politica, a occuparcene in maniera onesta e disinteressata, continueremo semplicemente così come abbiamo fatto in tutti questi anni a esporre pubblicamente le nostre idee e a ribadire ai cittadini di non fidarsi mai ciecamente di chi amministra, perché a Veglie il tempo avanza ma i geniali dilettanti sono sempre in selvaggia parata per ragioni personali o per una questione privata!

 

Veglie, 25.07.2009