Comitato Ambiente Sano - Comunicato Stampa La conferenza di servizi è rinviata a data da destinarsi
In Provincia si è svolta oggi, 15 luglio 2009, la Conferenza dei Servizi ex art.269 L.152/06 relativa all’autorizzazione all’emissione in atmosfera dell’impianto della Oil Salento. I soggetti interessati a partecipare alla Conferenza, quali il Comune di San Pancrazio, il Comune di San Donaci, l’Associazione Salento Terra d’Arneo ed il Comitato Ambiente Sano, i quali avevano chiesto, ai sensi della L.241/90, di partecipare alla stessa, sono stati invitati soltanto due giorni prima della data fissata per l’incontro. La complessità della vicenda ha, visti i ristretti tempi, impedito la partecipazione dei Comuni e dell’Associazione, i quali hanno contestato il mancato rispetto dei principi della partecipazione al procedimento amministrativo. Erano, invece, presenti il Sindaco del Comune di Veglie, l’Arch. Anglano, la Ditta, con il proprio staff di tecnici, il rappresentante del Comitato Ambiente Sano e il rappresentante dell’Arpa. Il Comitato, mediante deposito di osservazioni in sede di Conferenza, ha fermamente insistito per la chiusura del procedimento in virtù del pronunciamento del Tar Lecce, che aveva, non solo, annullato il titolo edilizio sull’immobile oggetto del contestato intervento, ma aveva, altresì, affermato il non rispetto del principio partecipativo; principio che, anche questa volta, risulta violato. Ed infatti, stando alla Sentenza n.337/09, l’Ente, che è demandato al rilascio di una autorizzazione che possa astrattamente essere pregiudizievole per i privati e le aziende gravitanti intorno alla zona dell’intervento, è tenuto a fare tutto quanto possibile per consentirne la partecipazione. A maggior ragione, la Provincia, sulla scorta del contenzioso già insorto sulla vicenda e non ancora giunto a conclusione, avrebbe dovuto individuare i soggetti interessati, i quali, avendo già adito le autorità giurisdizionali, erano facilmente identificabili. Ancora una volta, invece, i soggetti che avevano richiesto di partecipare sono stati invitati poche ore prima dell’incontro e gli altri soggetti facilmente identificabili, quali i produttori vinicoli e i privati gravitanti nella zona non sono stati invitati o comunque non sono stati messi in condizione di partecipare. Peraltro, non di poco conto appare la circostanza che il provvedimento unico rilasciato dal Comune di Veglie in favore della Ditta è stato annullato. Pertanto, l’immobile su cui dovrebbe sorgere l’impianto è illegittimamente esistente. Per tali ragioni, si è discusso sull’opportunità di rinviare la Conferenza, pur avendo il Comitato più volte significato, anche mediante espressa diffida, la necessità in forza della mancanza dei presupposti, di concludere negativamente la Conferenza o quantomeno di sospenderla, come già era stato fatto con nota del Dirigente Corsini del 16.3.09. In quella circostanza, infatti, la Conferenza fu sospesa in forza della intervenuta Sentenza del Tar Lecce, che annullava i titoli autorizzativi rilasciati dal Comune di Veglie. Ed allora, dal momento che la sentenza è ad oggi ancora pienamente esecutiva, non avendo il Consiglio di Stato accolto la sospensiva proposta dalla ditta appellante, il Comitato a nome di tutti i cittadini si chiede che cosa è cambiato, o, meglio, quali circostanze sono intervenute affinché la decisione manifestata dal Dirigente si sia improvvisamente orientata in un senso diametralmente opposto, tanto da riconvocare in tempi brevi e, ancora una volta, senza il rispetto dei principi partecipativi, la Conferenza dei Servizi. Il cittadino a chi deve rivolgersi per essere tutelato? Il Comitato sta cercando a tutt’oggi una spiegazione plausibile a questo “cambio di rotta” operato dall’Ente Provincia, atteso che niente di nuovo è intervenuto per fa sì che il Dirigente superasse una sua stessa decisione.
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