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 Comitato Ambiente Sano - Volantino informativo - 8 gennaio 2009

Al fine di un'ampia e capillare diffusione, trasmettiamo in allegato il documento (elaborato dal Comitato "Ambiente Sano" di Veglie ed approvato dalle associazioni, dal Consorzio del Salice Salentino DOC, dai partiti politici, dai singoli cittadini intervenuti alla riunione tenutasi in data 07 gennaio 2009 presso la sede del Consorzio del Salice Salentino DOC a Salice Salentino) relativo alla possibile realizzazione del sansificio Oil Salento in contrada "La Casa".

Informiamo, inoltre, che in data 12 gennaio 2009 - ore 11:00 presso la sala stampa di Palazzo Adorno, gli esponenti del comitato Ambiente Sano, il Presidente del Consorzio del Salice Salentino DOC ed i Sindaci dei Comuni che hanno presentato il ricorso presso il TAR Lecce avverso la realiazzazione del sansificio terranno una conferenza stampa.

Massimo

Comitato Ambiente Sano - Volantino Informativo sulla questione sansificio

ALLE AUTORITA’ COMPETENTI

FERMATE IL MEGASANSIFICIO DELLA OIL SALENTO DI VEGLIE


Nel cuore dell’Arneo, in zona agricola, senza alcuna variante urbanistica, la OIL Salento di Veglie, dei fratelli Panarese, sta tentando di realizzare un impianto industriale-commerciale per la lavorazione della sansa in contrada “La Casa”.

E’ un impianto ENORME (il 3° in Europa):

  • ha una superficie di quasi 7.500 mq,

  • due forni con sei bruciatori per una potenza termica di 48 MW,

  • un camino alto 40 m. e diametro di 2,50 m,

  • emette fumi a temperatura di circa 110° C e ha una portata di circa 160.000 Normalmc/h,

  • lavorerà 13.000 quintali di sansa al giorno, provenienti dal Salento e da tutta la Puglia, per produrre 3.200 quintali di nocciolino al giorno,

  • brucerà circa 1.000 quintali al giorno di derivati della sansa.

E’ un impianto DANNOSO:

  • per i composti impattanti (polveri sottili e sottilissime, che trascinano ceneri contenenti metalli pesanti cancerogeni, fumi che contengono IPA, ossidi di azoto e di zolfo, monossido di carbonio, carbonio organico totale -COT, acido cloridrico e diossine) emessi dal camino, soprattutto per la loro quantità, che producono danni all’aria, al suolo, alla falda acquifera, alla fauna, alla flora, al paesaggio e ai siti agronomici di particolare interesse presenti in Arneo; ovviamente non sono meno nocivi per la salute umana;

  • per i cattivi odori e il rumore.

E’ un impianto INSOSTENIBILE per il territorio

  • il Comune di Veglie non ha chiesto una Valutazione di Impatto Ambientale e/o verifiche-studi di fattibilità ambientale. Ma lo stato di fatto indica che la qualità dell’aria nel sito di interesse è già fortemente compromessa per i fumi dell’ILVA di Taranto e per i fumi della Centrale di CERANO: le centraline ARPA della zona (Guagnano, San Pancrazio e Arnesano) segnalano che negli ultimi tre anni vi è stato un elevato numero di superamenti della concentrazione ammessa di PM10, per non parlare delle polveri ancora più piccole e più pericolose (cfr. Osservazioni sulla Relazione di verifica di assoggettabilità a V.I.A. dei ricercatori del CNR di Bologna e Lecce);

  • mancano nella zona infrastrutture viarie adeguate per il trasporto della sansa in entrata e del nocciolino in uscita.

E’ un impianto INCOMPATIBILE con lo sviluppo rurale:

  • va in direzione opposta ai progetti del Parco del Negroamaro, di Agenda 21 e dei Programmi Leader+ (due già realizzati e uno in fase di avvio);

  • è in contrasto con le produzioni del vino DOC Salice, Leverano, Nardò e Copertino ed è situato nel cuore della Strada dell’olio extravergine di oliva DOP “Jonica-Antica Terra d’Otranto”;

  • è la fine delle rinomate aziende vinicole, olearie, dell’agriturismo e del turismo rurale.

E’ un impianto NATO VECCHIO:

  • per il materiale che intende produrre, in quanto il nocciolino, nelle piccole caldaie domestiche pone problemi di accensione, emette cattivi odori e sporca gli scambiatori e la canna fumaria;

  • per l’impianto di abbattimento fumi e polveri previsto, che non è classificato tra le migliori e più avanzate tecnologie;

  • perché non tiene conto che sono già in atto nuove esperienze, testate dal CNR, che mediante un riciclaggio eco-compatibile delle sanse e delle acque di vegetazione, ottengono un materiale organico con caratteristiche chimicofisiche assimilabili a quelle di un concime organico od organico minerale, ed offrono la possibilità di recuperare, a monte del refluo, il nocciolino da destinare ad altri impieghi economicamente vantaggiosi, con conseguente eliminazione delle problematiche ambientali causate dai sansifici.

E’ un impianto IMPOSTO ALLE POPOLAZIONI:

  • le autorizzazioni comunali sono state date, in tutta fretta, l’11 agosto 2008, da un funzionario e avallate, di fatto, dalla Amministrazione Comunale di Veglie;

  • non è stata data nessuna pubblicità al progetto, in avvio del procedimento, per consentire l’intervento dei cittadini controinteressati;

  • tutte le popolazioni interessate e 8 consigli comunali (Salice, Guagnano, Porto Cesareo, Nardò, Novoli, San Pancrazio, San Donaci, Leverano) dei paesi limitrofi si sono pronunciati contro il sansificio;

  • contro i provvedimenti del Comune di Veglie sono stati presentati 6 articolati ricorsi al Tar di Lecce (da 140 cittadini, dall’Associazione “Salento Terra d’Arneo”-24 agriturismi, da 5 comuni -Salice, Sandonaci, San Pancrazio, Guagnano, Porto Cesareo-, dal Consorzio di tutela “Salice Salentino doc”, dalla “Tenute Mater Domini”, dall’Associazione Consumatori Organizzati).

FERMATELO!!!

 

 

IL COMITATO Ambiente Sano,
40 associazioni, gruppi e partiti locali, 24 aziende agrituristiche, tutte le aziende agricole, vitivinicole e olearie della zona