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 Mimmo Saponaro (Consigliere di Minoranza)   -  14 settembre 2009

 

Resoconto della seduta di Consiglio Comunale del 3 settembre 2009
a cura di Mimmo Saponaro Consigliere Comunale di minoranza

 

La seduta di Consiglio Comunale ha visto l’intervento di 2 consiglieri di maggioranza oltre al Sindaco e il sottoscritto.

 

Approvazione rendiconto di gestione e Prelevamento dal fondo di riserva

Il sottoscritto ha votato contrario. Non sono state ripristinate le commissioni consiliari e pertanto il provvedimento è giunto in consiglio senza una preliminare discussione e trattazione. La convocazione al consiglio è giunta 5 giorni prima, eliminando dal computo i festivi in soli 3 giorni non poteva essere valutato il provvedimento proposto.

 

Approvazione Piano di Lottizzazione C1-12 Barone Malfatti

Dopo l’illustrazione del provvedimento a cura dell’assessore Cascione, Il sottoscritto con un intervento corposo ha cercato di mettere a nudo le criticità tecnico-urbanistiche del Piano di Lottizzazione Malfatti.

Il primo problema rilevato è la delibera con cui viene presentato il Piano di Lottizzazione in Consiglio. Tale delibera riportava l’indicazione del passaggio in commissione del provvedimento ma, come oramai sappiamo, non sono ancora state ricostituite le stesse e quindi era impossibile che fosse passata per il parere.

Le delibere proposte sono spesso errate, scritte male, passibili di ricorsi…questo è stato lamentato dal sottoscritto invocando ancora una volta più attenzione.

Nell’intervento del sottoscritto sono stati evidenziati a scaletta tutti i punti oggetto di disquisizione a partire dalle prescrizioni imposte dalla Regione Puglia nel Parere Paesaggistico, prescrizioni che vincolano il nascituro piano in maniera chiara e netta e lo considerano come un piano filtro o piano parco, filtro tra la zona urbanizzata e la zona agricola affianco. Si, la zona agricola affianco, quello elemento avulso che ha costretto il sottoscritto a parlare per un’ora, cercando di spiegare che la traslazione del lato del comparto sulla zona agricola stava concedendo 6.000,00 mq circa al Barone Malfatti, che in termini monetari avrebbero lui fruttato circa 800.000,00 euro in più.

Secondo infatti una istruttoria personale il lato ovest risulta essere traslato di alcuni metri ed una strada si dovrebbe trovare, ad opinione del sottoscritto, completamente in zona agricola. Questo elemento è stato contestato anche perché le indicazioni della più moderna scienza urbanistica ci inducono a determinare le perimetrazioni dei comparti sulla base di situazioni morfologiche esistenti (strade, costruzioni, limiti di proprietà o comunque limiti determinabili sul territorio). Per questo comparto ciò è dimostrato dal fatto che esiste una stradina poderale all’interno dell’area Malfatti e che inoltre dall’altro lato della via Pirandello esiste un confine di proprietà e una stradina di accesso alle costruzioni esistenti.

Se dovessimo per effettuare una prova, ridisegnarlo tenendo conto di questi due limiti fisici ci ritroveremo ad avere un confine sulla linea disegnata dal progettista dell’86 che ha redatto il Prg. Ed allora la tesi che si sta sconfinando nella zona agricola è stata dal sottoscritto dimostrata. Così come è dimostrata la tesi che oltre al comparto il proponente ha pensato bene di frazionare lotti nella area a destinazione agricola, confinante con il comparto stesso.

Il sottoscritto lo ha sollevato in consiglio ed ha ottenuto, dal dirigente del settore, la rassicurazione che l’accesso alla strada del comparto doveva essere precluso ai lotti collocati nella zona agricola.

Un altro problema emerso durante l’istruttoria si riferisce alle sedi stradali, inferiori di 20 mq. rispetto alle minime previsioni di piano, ridimensionate e rimodulate a seguito di delibera di giunta regionale interpretativa della discrasia tra parere Sur e Cur nel 1986.

Non si capisce bene il motivo per il quale un’asse viario, che avrebbe dovuto allinearsi sul relativo asse del Comparto C1-11 viene eluso, creando un caotico quanto improprio zigzag.

Per ultimo si solleva il problema connesso con la proprietà (la stessa del Comparto C1-11) che deve ancora cedere le aree urbanizzate del Comparto C1-11, creando negli anni disagi amministrativi.

Il segretario generale ha voluto sottolineare che questo aspetto sarà affrontato per trovare una utile e agevole soluzione…ma mi chiedo: doveva sollevarlo un semplice consigliere comunale che per sfortuna è anche conoscitore della materia? O dovrebbe essere la normale prassi amministrativa quella di portare a compimento i programmi ed i progetti amministrativi? Questo si, ma in un paese normale.

Il comparto è stato approvato a maggioranza. Il sottoscritto si è astenuto perché i dubbi sulla legittimità del comparto, tanti, sono rimasti.

Ora comincia una lunga attività di controllo supportato da numerosi cittadini a cui interessa l’esito della vicenda.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato sul mio sito personale www.mimmosaponaro.org oltre che inviato ai siti locali, il testo integrale dell’intervento registrato e una serie di documenti utili a comprendere le perplessità del sottoscritto.

 

Interpellanze presentate dal Consigliere Comunale Saponaro

E’ stato interpellato il Sindaco per conoscere quali siano le intenzioni dell’amministrazione riguardo al problema del Comparto Pietro Paolo-Falco, un comparto abbandonato a se stesso, sul quale pende un giudizio del TAR Lecce a favore del ricorrente. L’amministrazione si impegna a provvedere con tutti i mezzi civilistici a disposizione ad imporre al titolare del comparto la sua perfetta esecuzione.

E’ stato interpellato il sindaco per conoscere i nomi dei responsabili di Settore, ma la risposta è stata evasiva…vatti a guardare le carte! E io lo farò…appena me le metterà a disposizione. E ne darò anche copia a qualche responsabile che le ha chieste e non le ha ancora avute.

 

Il consigliere di minoranza
Mimmo Saponaro

(Sinistra Democratica)