Dopo la suggestiva
serata di presentazione, Domenica 1 febbraio 2009, dopo circa tre anni di lavorazione, è stato presentato al pubblico il nuovo libro di Cosimo Fai e Giulia Siciliani “per Mare, per Cielo, per Terra”. Una pubblicazione di 192 pagine con oltre 900 fotografie e numerosi documenti inediti sulla storia di 171 militari vegliesi tra gli oltre 700 che hanno partecipato alla 2ª Guerra Mondiale e in particolare sugli Internati Militari che hanno lavorato in diversi Campi di Lavoro Nazisti, Americani e Australiani sparsi per il mondo. Il libro è frutto di ricerche negli archivi italiani, europei, americani e australiani ed in esso sono contenute anche alcune testimonianze dirette degli ultimi reduci ancora in vita e di tanti che purtroppo sono morti nel periodo di scrittura del libro. Di questi ultimi si è fatto appena in tempo a raccogliere le testimonianze che sarebbero andate altrimenti perdute. Numerosi sono gli aneddoti riguardanti il periodo della Seconda Guerra Mondiale descritti nella pubblicazione, ma altrettanto numerosi, straordinari e a volte commoventi sono quelli che hanno accompagnato l’autore in questi anni di ricerca tra gli archivi, i luoghi dove sono transitati i reduci e i ricordi raccontati direttamente dai nostri concittadini. Tutte queste emozioni sono state rivissute durante la presentazione del libro alla presenza degli autori, degli amministratori locali, delle autorità militari e della Banda dell’aeronautica della Terza Regione Aerea e, soprattutto, alla presenza dei reduci vegliesi emozionati ed emozionanti per il riconoscimento attribuito loro. Dopo la presentazione, la serata è proseguita con il concerto della Banda dell’Aeronautica che il pubblico ha sostenuto con numerosi e calorosi applausi. Il sindaco ha poi premiato con una medaglia le associazioni dei reduci e dei combattenti presenti alla cerimonia, tra cui due associazioni di Veglie ed una di Monteroni. L’autore del libro ha poi fatto omaggio di una targa al direttore della banda e del libro alle autorità militari.
I momenti più belli, anche se non pubblici, sono stati i ringraziamenti che i reduci hanno fatto all’autore per questo momento che è stato a loro regalato e per aver contribuito a far rimanere, per le nuove generazioni, il ricordo di quello che sono stati e di quello che hanno fatto e subito.
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