Montanelli, la Cederna, le Pantere Nere e...
Radical chic Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Radical chic è un'espressione idiomatica, mutuata dall'inglese, per definire gli appartenenti alla (ricca) borghesia che, al fine di seguire la moda del momento, per esibizionismo o per inconfessati interessi personali, ostentano idee anticonformistiche e tendenze politiche fortemente radicali, generalmente avulse o diametralmente opposte ai valori culturali e sociali del ceto di appartenenza. È il contrario del termine snob.
Nell'immaginario popolare tale gruppo si
identifica anche per l'esibizione di cultura "alta", per la curata
trasandatezza nel vestire e, talora, anche per la ricercatezza in ambito
gastronomico e turistico.
Origini La definizione radical chic venne coniata dal giornalista americano Tom Wolfe, in un articolo sul New York Magazine del giugno 1970, per riferirsi ai promotori e spettatori di un concerto diretto da Leonard Bernstein, organizzato per una raccolta di fondi in favore del gruppo estremista Black Panthers.
A parte la novità etimologica, l'argomento
era già stato affrontato da Montanelli in vari scritti, nei quali lamentava
la frivola ideologia di certa borghesia ricca e pseudo intellettuale
lombarda, facendone anche un ritratto tragicomico nella pièce teatrale Viva
la dinamite ! del 1960.
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