Aboliamo i contributi previdenziali e aumentiamo l'IVA
Negli anni 80 le industrie elettroniche americane, non potendo sopportare la concorrenza europea, escogitarono il trasferimento delle loro imprese nel sud est asiatico. Successivamente anche gli industriali europei furono costretti a trasferire le loro imprese nel sud est asiatico. Adesso tutti i prodotti elettronici provengono dal sud est asiatico. In seguito le industrie meccaniche statunitensi ed europee hanno trasferito nei paesi del terzo mondo le loro aziende per aumentare gli utili. Infine, l’industria tessile e quella calzaturiera hanno abbandonato l’Italia e si sono trasferite nei paesi sottosviluppati come l’Albania e la Romania. In Italia ed in Europa la disoccupazione è in continua crescita in forma esponenziale: è arrivato il momento di invertire la rotta! A parere dello scrivente occorre abolire la contribuzione previdenziale per le aziende che producono beni materiali e recuperare nel contempo la stessa cifra attraverso l’aumento dell’IVA: in questo modo le industrie europee diventerebbero più concorrenziali rispetto a quelle asiatiche. Nel contempo occorre pure aumentare i dazi doganali per i prodotti che provengono al di fuori della Comunità Europea, al fine di equilibrare il costo del lavoro troppo basso dei paesi sottosviluppati.
Non possiamo continuare a far morire di
fame i nostri giovani e far arricchire i furbetti del quartierino.
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