Commento sulle
elezioni del 29 marzo
Il 29 marzo la Puglia ha riconfermato Niki Vendola governatore della Regione. Questa vittoria ha un enorme significato perché pone la nostra regione a faro di luce e speranza nel complesso quadro politico nazionale. Ciò dimostra che non ci sono regioni con una connotazione già delineata, come Toscana, Umbria, Emilia Romagna, storicamente collocate a sinistra. La vittoria di cinque anni fa in Puglia e quella di quest'anno (sempre difficile per ogni amministrazione riconfermarsi), indica che c'è ancora speranza e fiducia nella politica, quella politica che sposa un progetto, ci crede e lo persegue sino in fondo. I cittadini pugliesi hanno voluto, (al di là di ogni tattismo politico) riconfermare Vendola , per il rigore morale, la coerenza e l’impegno nel lavorare per il bene della nostra Regione. Da oggi la Puglia deve costituire un cantiere per costruire una Sinistra unita. Dovrà includere forze moderate per prepararsi alla sfida del 2013. Lo scopo: mandare a casa questo governo, ridare dignità alla nostra nazione mortificata in questi anni anche a livello internazionale e arginare la perdita di libertà e democrazia che ultimamente stiamo subendo.
Le elezioni comunali hanno decretato la vittoria della lista “Veglie Futura” con Sandro Aprile candidato sindaco. A lui e a tutti i componenti che andranno a costituire il nuovo Consiglio Comunale i miei personali auguri. Governare questo paese non sarà molto facile, sia per la grave situazione economica in cui versa, sia per diversità di appartenenza dei sui componenti. Ma penso che tutti erano consapevoli di ciò. Priorità di questa amministrazione sarà risanare il bilancio con provvedimenti idonei, tagli di spesa, contenimento della spesa pubblica. Un segnale forte potrebbe rappresentare una volontaria riduzione della loro indennità (in tempo di magra tutti dovrebbero tirare la cinghia), oltre che un simile gesto ridarebbe un po’ di fiducia nella classe politica. Dal punto di vista politico ci si augura che da questa esperienza amministrativa si sia risvegliata una sensibilità da parte di tanta opinione pubblica che ha intravisto una completa assenza di progetto politico nella composizione e nella scelta dei candidati.
Amministrare non è un fatto burocratico; se così fosse basterebbe qualsiasi commissario. Amministrare è soprattutto perseguire un progetto che indirizzi il paese verso un futuro migliore. Si dovrà ripartire riunendo tutte le forze politiche di sinistra, aprendosi a movimenti, donne, giovani della società civile per parlare di politica vera, per confrontarsi e iniziare un percorso formativo che preparerà una nuova classe dirigente a Veglie che non miri alla tutela e al rafforzamento di interessi economici privati come abbiamo visto da molti anni a questa parte, ma alla realizzazione del Bene Comune.
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