"Felice il paese che non ha bisogno di eroi"
“Dietro la lingua non ci sono solo le tonsille, come pensano gli studenti di anatomia e gli ingenui. Ci sono i mutamenti, le passioni e le perversioni che rendono una persona diversa da un’altra. Lamentarsene non ha senso. Meglio ragionarci sopra.”
L’accordo che in questi giorni faticosamente si sta cercando di costruire, dopo il passo indietro proposto dal dott. Roberto Carlà ed accettato dal prof. Antonio Greco, vede sui siti in ordine di tempo i seguenti interventi: (interventi del 6 e 7/2 inviati al sito veglieonline, ndr.)
Sono interventi che cercano di rispondere alle curiosità intellettuali del dott. Gennachi che in suo scritto del 4/02/2010, parlando di Roberto Carlà e Antonio Greco, sostiene: “la gente aveva consegnato a questi due politici le aspettative di una rinascita del nostro paese.” Risponde il prof. Greco e afferma “ho, pubblicamente e per iscritto, sostenuto che in questo progetto avrei lavorato senza alcun ruolo presente e futuro, anche perché dopo 15 anni di vita amministrativa era giunto il momento (e non perché sessantenne) di mettermi da parte.” Segue la risposta della segretaria del PD che cerca di difendere lo spazio e il ruolo del suo partito, ricostruendo i fatti dal suo punto di vista e chiamando a sostegno delle sue tesi uomini e donne di sinistra a conoscenza degli avvenimenti. Dopo aver letto questi testi uno pensa: vivaddio, forse si mettono d’accordo. Ma la redazione del sito modifica il titolo al testo della segretaria e da “Finalmente c’è chi sa quello che chiedono i cittadini e ce lo spiega” diventa “Lavoriamo per ricomporre quanto lacerato da altri, senza pretese di ruoli e di prebende”. Questa affermazione, ovvia per un partito che cerca di unire le forze migliori del paese e metterle a disposizione dei cittadini, scatena una guerra contro il PD. Apre l’offensiva il professore Greco: “Non è vero, Non è vero, Non è vero” e poi ancora : “Il PD dimentica, Il PD dimentica, Il PD dimentica”e giù botte da orbi: insolenti, tracotanti, e chi più ne ha più ne metta. Mi auguro che abbia dato fuoco a tutte le polveriere altrimenti chi sa cosa ci dovremo attendere nei prossimi giorni. Non passano dodici ore e il bonario dott. Politano ( rappresentante UDC, “pasdaran” di Greco l’espressione è tratta dal testo: "Siamo Tutti Allenatori Senza Squadra") apre un altro fronte contro il PD e riferendosi alla segretaria così l’apostrofa: “ha dimenticato che vicino a lei nel PD ci sono soggetti (parenti e bancari d’assalto che ora si credono strateghi politici) che hanno sostenuto, anzi, sono stati parte integrante dell’amm. uscente e il pentimento dell’ultima ora non giustifica e non cancella 4 anni di connivenza e di sostegno” e poi con le sue insinuazioni, entra nel merito delle alleanze, che un partito ritiene di costruire e con le quali si presenterà davanti agli elettori. Oltre a manifestare la tenerezza nei riguardi della segretaria del PD, se abbiamo capito bene, il dott Politano vuole sabotare l’accordo che si sta tentando di raggiungere intorno al nome del dott. Claudio Paladini. Accordo che i due ex sindaci appoggiano. Ma sicuramente non sono queste le intenzioni del dott. Politano e siamo noi a non capirle. La politica si nutre di malintesi, di passioni, di rivalità, di sospetti, di gelosie, di insidie, di trappole, pertanto, se è necessario preparare la guerra per fare la pace, spero che il mio Partito resista al fuoco amico. Anche perché: “mi preme rammentare, ai compagni di sinistra, che il PD sarà il sostegno numericamente più qualificante all'elezione di Vendola, se qualcuno si esercita a segare le gambe al sostegno, a rimanerne schiacciati saranno proprio Vendola e l'intera sinistra. E' così difficile da capire? Usare la testa è faticoso, ma dovremmo provarci tutti.”
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