Come mai i partiti ancora non parlano di programmi?
Noto con molto interesse, stupore e anche un po’ di compassione che, per quanto il paese abbia bisogno di risposte serie e decise da parte della politica, regni invece il caos più assoluto. Dichiarazioni sempre più colorite arrivano da parte di presunti rappresentanti del popolo vegliese, che degli inciuci politici non ne sa proprio niente. Più che di politica in questi giorni si parla di come trovare la giusta via per accomodarsi sulla poltrona del Municipio, come se a casa loro non ce ne fosse neanche una di poltrona. Il centro sinistra dimostra, come confermano anche le vicende regionali, di essere spaccato e al centro solo di pettegolezzi gossippari nel momento di trovare un candidato. E magari non riesce neanche a trovarne uno, tanto che stavolta sono dovuti andare a cercarlo in casa d’altri. Da quanto si evince da più parti molti ormai si preoccupano solo di non rimanere al di fuori dai giochi, cercando di costruire alleanze improbabili e improponibili che sicuramente, in caso di vittoria, non garantirebbero comunque stabilità al paese. Magari perché non mettere nella stessa lista il segretario del PD con il segretario del PDL? Potremmo rientrare nel guinness world record e vincere la coccardina: mica male! Chissà perchè tutti coloro che hanno gridato al cambiamento sono andati a rifugiarsi, come al solito, sotto i poteri forti della vecchia guardia degli ultimi decenni. Come se i cittadini non aspettassero altro che gli EX SINDACI! Ma di certo i cittadini non sono così stupidi come sembra o come qualche “personaggio politico” crede. Come mai i partiti più rappresentativi ancora non parlano di programmi? Forse perché sono troppo presi da come fare ad uscire vincitori dalle urne, costi quel che costi? Lancio una proposta: se gli elettori di Veglie non si riconoscono più nei partiti politici, perché non cambiare questi benedetti elettori? Riuscite a fare anche questo?
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