Welcome in Veglie: 1 cassa d'acqua? 7 €
Gentile redazione, vi scrivo per raccontarvi cosa mi è successo questo pomeriggio in un bar vegliese. Eravamo in macchina, quando mia nonna mi dice che a casa non ha più acqua e mi ha detto se potevo dargli una bottiglia per passare la serata. A casa mia non siamo soliti a bere l'acqua confezionata (per noi l'acquedotto va bene), quindi: fermo la macchina, mi guardo attorno e vedo 3 bar. Uno a pochi metri dall'altro, porto con me due o tre euro ed entro nel primo. Il ragazzo al banco controlla quanta acqua ha a disposizione e mi fa cenno di no, si scusa ma non può aiutarmi, ringrazio ed esco. Mi porto verso il secondo bar ed era chiuso. L'ultima spiaggia era il terzo, entro e chiedo se mi può fare il favore di vendermi una cassa d'acqua, "perché è domenica ed è tutto chiuso". Il signore al banco dice si, va a prendere la cassa, me la mette accanto e va dietro al banco. Con i miei soldini chiedo quanto era "il conto", il signore mi risponde: 7 (sette). Lo guardo e capendo che c'era qualcosa che non andava, stupito rispondo: "70 centesimi?", lui risponde "No, Sette euro". Sbalordito gli dico di no e che non mi serviva più. Esco e con tono sarcastico gli auguro buon lavoro e buoni affari. D'estate lavoro in un bar, quando qualcuno ci chiede una cassa d'acqua lo mandiamo "al market accanto", ma quando il market è chiuso noi l'acqua comunque a qualcuno la vendiamo, a un prezzo maggiore rispetto a quanto la paghiamo noi, prezzo di vendita che non è 7€. Ora, capisco che al bar l'acqua costa di più, ma l'onesta è un valore così costoso da "acquistare"?
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