Il centrodestra candida Greco Aveva visto giusto Giovanni Caputo, quando, nella sua lettera, ha sostenuto che, prima o poi, sarebbe giunta la proposta ufficiale della candidatura del prof. Greco. E’ arrivata! E’ stata avanzata da:
Profeta di sventura Caputo? La sventura non è stata ancora consumata, ma lo sapremo tra qualche giorno. Lo sapremo, quando sulla proposta di Greco a sindaco, per mesi energicamente rifiutata dall’interessato, ma altrettanto energicamente appoggiata dai quattro sostenitori, si esprimeranno gli altri gruppi, dopo che si sono chiariti gli interessi in campo. Dei quattro sostenitori, infatti, due vedono in Greco il “salvatore “ delle loro birichinate politiche, mentre gli altri due lo utilizzano in chiave antiCarlà, per le vicende delle elezioni provinciali, e nello stesso tempo in chiave antiFai-Cascione-Spagnolo. Il PDL (Armonico- Manca), che tratta contemporaneamente su due tavoli, punta su Greco per alzare il tiro nelle trattative con il centro destra di Fai-Cascione-Spagnolo, il quale rifiuta un accordo alle condizioni che lo stesso PDL (Armonico- Manca) richiede. In realtà Greco non ha la forza politica per uscire vincitore da tale scontro. Mentre, un improbabile ricompattamento del centrodestra vedrebbe scenari del tutto inediti, ma interessanti. Da parte sua, per ora, il prof. Greco, dall’eremo cittadino, raccoglie l’atteso compenso, benché modesto, di un faticoso lavoro di opposizione all’Amministrazione Fai. La candidatura del prof. Greco appare, pertanto, claudicante. Si capisce, quindi, perché proprio lui, pur lavorando per ottenerla, la eludeva con scaltrezza fino all’altro giorno. Ma a tutti deve essere dato il tempo di percorrere la via per Damasco. Peccato che tutto il centrosinistra, che non ha capito nulla della vicenda, sentendosi tradito dal prof. Greco, il suo rifiuto era netto e categorico, abbia pensato di offrire a Roberto Carlà la carica di Sindaco. (Caputo, ti sei distratto, nemmeno tu hai capito tutti i retroscena, alcuni dei quali non sono venuti ancora allo scoperto). Così come si sono sviluppati i fatti, la candidatura del prof. Greco viene avanzata strumentalmente dal centrodestra all’opposizione, per le motivazioni innanzi esposte, ma il prof. Greco non sembra imbarazzato e non è in animo d’illustrare le motivazioni di questo cambio di alleanze. Dal canto suo la maggioranza di Fai-Cascione-Spagnolo è sempre più isolata e, in questa fase, completamente allo sbando. La proposta Nicolaci convince poco e attrae meno. Non è escluso che, qualora non dovesse ricompattarsi, i superstiti dell’attuale maggioranza Fai-Cascione-Spagnolo si diano alla fuga, chiedendo asilo politico alle liste disposte ad accoglierli. Nel frattempo, per tentare di chiarire un quadro che non è mai stato chiaro, è necessario che il prof. Greco prenda atto che a candidarlo sono stati solo quattro consiglieri, non proprio di spicco della politica locale, e tenga fede, almeno una volta, al suo impegno di rimanere fuori dalla competizione elettorale. Regge poco la favola che a candidarlo siano altri, se si esclude i quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo. La sua uscita aiuterebbe ad allargare il perimetro della democrazia e a costruire il futuro del Paese. Ma il nostro ex…, determinato com’è, non sembra intenzionato a farlo.
Veglie, 22 Gennaio 2010
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