8 Marzo 2011 Lettera alle Donne
Dedicato a: …quelle che danno un senso alla vita, perché con i loro frutti, determinano continuità. …quelle che , senza di loro, il mondo sarebbe triste come un fiore guardato nel suo stelo. …quelle che, se vuoi riempire un cuore vuoto, son capaci di occupare lo spazio tutto e in maniera esemplare. …quelle che senza di loro non ci sarebbe famiglia, l’anima di una società, oggi in crisi identitaria, anche per i selvaggi modelli televisivi. …quelle che, i piaceri che determinano, sono in cima alle godurie della vita, seguiti a distanza da quelli di una buona cucina, dove spesso incontriamo sempre loro. …quelle che pur navigando nelle turbolenti acque della fantasia, ubbidendo ad una voglia sognante, non perdono mai il senso pragmatico della vita, responsabile nel trattenerle con i piedi per terra. …quelle che in momenti di rabbia pensiamo , illudendoci, di poter fare a meno di loro, fino al punto di essere smentiti alle prime avvisaglie di una deludente solitudine. …quelle che pur lamentandosi continuamente, come un disco incantato o un nastro rotto, non sapremo mai fare a meno della loro musica. …quelle che con la passione che le caratterizza, ci rendono felici nello stesso modo e intensità con cui la loro indifferenza, ci rende tristi. …quelle che, se la stanchezza si impadronisse del nostro corpo, son capaci di risvegliare desideri dormienti. …quelle a cui ogni verità mal raccontata, vale come una bugia detta in chiesa, con la sostanziale differenza, che non essendo sacerdoti, non hanno l’obbligo del perdono. …quelle che amano sentirsi libere sempre e non solo l’8 marzo. …quelle che si sentono complementari in un percorso comune e non subalterne, con la tentazione continua di rubare, scimmiottando, comportamenti dei loro compagni
…quelle che amano se stesse e tutto quanto le circonda, poiché solo
attraverso questi presupposti si può vivere felici.
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