È
Mons. Domenico Caliandro il nuovo Arcivescovo della Diocesi di
Brindisi-Ostuni.
L’annuncio è stato dato questa mattina da
Mons. Rocco Talucci che a mezzogiorno ha convocato il clero diocesano e
i fedeli presso la Basilica Cattedrale di Brindisi.
Mons. Caliandro proviene dalla Diocesi di
Nardò-Gallipoli di cui è Pastore dal 13 maggio 2000 dopo essere stato
Vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, dal 1993 al 1999.
Il medesimo annuncio è stato dato, in
contemporanea, anche presso la Diocesi di Nardò-Gallipoli.
Mons. Rocco Talucci lascia l’incarico per
raggiunti limiti di età.
Al compimento del 75° anno, infatti, così
come prevede il Codice di Diritto Canonico, Mons. Talucci aveva
rassegnato le sue dimissioni a Papa Benedetto XVI. Dimissioni che sono
state accolte questa mattina con la notizia della nomina di Mons.
Domenico Caliandro ad Arcivescovo di Brindisi-Ostuni.
Mons. Talucci continuerà il suo ministero
in Diocesi fino alla presa di possesso canonico da parte del nuovo
Arcivescovo. Il Santo Padre, infatti, lo ha nominato Amministratore
Apostolico dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.
Mons. Talucci, dopo aver incontrato il
clero diocesano, ha dato l’annuncio ufficiale del nome del suo
successore, ai sacerdoti, ai religiosi e ai fedeli convenuti nella
Basilica Cattedrale.
Subito dopo è stata data lettura del
messaggio che il nuovo Arcivescovo, Mons. Domenico Caliandro, ha scritto
alla Chiesa diocesana e alla comunità che è in Brindisi-Ostuni.
Brindisi, 20 ottobre 2012
Il messaggio dell’arcivescovo eletto,
mons. Domenico Caliandro
Carissimi fratelli e figli, fin dagli
inizi della mia esperienza vocazionale risuona nel mio animo
l’espressione del salmista: “Signore, nella tua volontà è la mia gioia”
(Sal 118,16). Questa convinzione mi ha sempre sostenuto ma soprattutto
nei momenti decisivi della vita, quando la sequela del Signore Gesù mi
ha chiesto un ulteriore abbandono alla volontà del Padre e il servizio
incondizionato alla Chiesa, questa Parola è divenuta àncora di salvezza,
forza, rifugio e conforto.
Anche ora risplende questa verità: quando mi è stata comunicata la
volontà del Santo Padre Benedetto XVI che mi chiedeva di servire la
Chiesa vivente ed operante nella Diocesi di Brindisi – Ostuni, anche
allora ho ripetuto con il salmista: Signore, nella tua volontà è la mia
gioia! Ho accettato consapevole che “tutto posso in Colui che mi dà la
forza (Fil 4,13)”.
Vengo dunque tra voi come l’amico dello Sposo della Chiesa, Cristo
Signore. Sia intercessore in questo momento san Giovanni Battista, colui
che indica al mondo l’Agnello di Dio che porta su di sé il peccato del
mondo: compito principale di un Vescovo è, infatti, accompagnare il
popolo affidatogli all’incontro con Cristo affinché Egli cresca nel
cuore di tutti e di ciascuno, custodendo la bellezza della Sposa di
Cristo attraverso l’ascolto costante della Parola di vita, la
celebrazione autentica dei sacramenti e l’esercizio della carità.
Vengo tra voi imitando Colui che non è venuto per essere servito, ma per
servire tutti e rendere la sua Chiesa “senza macchia né ruga o alcunché
di simile ma santa e immacolata (Ef 5,27). Servo di tutti senza tuttavia
essere schiavo di nessuno.
Vengo tra voi per ripresentare sacramentalmente il Cristo capo che
vivifica e tiene unite tutte le membra del suo Corpo. Nel suo Nome mi
adopererò per custodire il dono della comunione ecclesiale. Accogliendo
questo dono ciascuno di noi potrà crescerà nella fedeltà al mandato del
Signore che intercede presso il Padre “ut unum sint” (Gv 17,11).
Comunione e fedeltà sono percorsi a me estremamente cari; sono certo che
lungo questo percorso sapremo camminare insieme.
Fin d’ora a tutti esprimo la mia sincera gratitudine. Questo grazie che
precede la mia venuta tra voi, presto si riempirà di volti, di
sentimenti, di voci, di sguardi. La speranza che nutro è di incontrare
ciascuno di voi e di “poter parlare a viva voce, perché la nostra gioia
sia piena” (2Gv 12).
Ringrazio l’Arcivescovo Rocco che per dodici anni è stato in mezzo a voi
come testimone dell’amore del Padre, vivendo con dedizione il servizio
alla Chiesa diocesana; allo stesso modo, saluto e ringrazio
l’Arcivescovo emerito Mons. Settimio Todisco: ad entrambi chiedo di
continuare a pregare per questa amata Diocesi.
Saluto con paterno affetto tutti i sacerdoti e i diaconi: a loro rivolgo
un particolare pensiero perché insieme si cresca e si diventi
presbiterio unito e formato, attento alla retta trasmissione del
depositum fidei, fedele agli impegni del celibato, pronto a donarsi
senza riserve. In modo particolare, saluto i sacerdoti anziani e
ammalati: alla loro preghiera affido il mio ministero.
Saluto con stima sincera tutti i religiosi, le religiose e gli
appartenenti agli Istituti secolari presenti sul territorio diocesano.
Un affettuoso pensiero rivolgo alle comunità di vita claustrale. Ho
imparato ad apprezzare la vita consacrata come un reale dono di Dio che
renda preziosa la Chiesa. A tutti i consacrati manifesto la mia
disponibilità.
Con speranza, guardo ai giovani che si stanno formando nel Seminario
maggiore e minore: in voi, cari seminaristi, la Chiesa con fiducia
scorge il suo futuro. Sappiate essere radicali nel rispondere alla voce
del Maestro che chiama, servendo con sincerità, trasparenza ed
essenzialità la vostra vocazione.
Con rispetto rivolgo il mio deferente saluto alle autorità civili e
militari. Nella misura in cui lo consentirà la missione spirituale e
pastorale del Vescovo, potete contare sulla mia collaborazione per la
promozione e la soluzione dei problemi della gente, alla luce dei
principi evangelici e della esperienza di umanità della Chiesa.
Saluto cordialmente tutti gli ammalati, gli anziani e tutti coloro che
nella sofferenza fisica o morale vivono la conformazione a Cristo
crocifisso, rendendo ancor più feconda l’azione pastorale. Esprimo
particolare vicinanza a tutti coloro che si trovano in situazioni
economiche e sociali difficili; a coloro che hanno perso il lavoro e la
speranza nel futuro; alle famiglie che vivono il dramma della povertà. A
tutti offro la mia preghiera e il mio sostegno.
Saluto tutte le aggregazioni laicali che con la loro presenza
manifestano la molteplicità dei doni e dei carismi con cui lo Spirito
arricchisce la Chiesa e manifestano la gioiosa testimonianza
dell’appartenenza a Cristo.
Saluto tutti gli uomini e le donne di buona volontà che, seguendo il
dettame della loro coscienza, si adoperano per un mondo dove cresca ciò
che è buono, giusto e bello. A tutti esprimo la mia stima e il mio
apprezzamento.
Affido il mio ministero episcopale a Maria Santissima tanto amata da
questa comunità e da essa invocata e venerata con ricchezza di titoli e
ai santi Leucio e Oronzo, perché mi assistano nel servizio che svolgerò
in mezzo a voi. Mi affido anche a tutti voi, fratelli e sorelle, membra
vive di questa amata comunità ecclesiale; con semplicità chiedo di farmi
spazio nei vostri cuori. Vi assicuro che nel mio ci siete già tutti,
perché già mi siete diventati cari. Vi benedico di cuore.
La scheda di mons. Domenico
Caliandro
Mons. Domenico Caliandro é nato a Ceglie Messapica (Br) il 5 settembre
1947, ha conseguito la maturità classica presso il Pontificio Seminario
Regionale di Molfetta nel 1966 e, dopo l’anno filosofico passato al
Seminario Romano Maggiore, ha proseguito gli studi nella Pontificia
Università Lateranense, conseguendo nel 1971 la Licenza in Sacra
Teologia e nel 1988 il Dottorato. Ha espletato il corso in Teologia
Morale presso l’Accademia Alfonsiana in Roma. Si è laureato in Filosofia
presso l’Università statale di Bari nel 1986.
È stato ordinato Diacono il 31 ottobre 1970 e Sacerdote il 18 marzo
1971. È nominato Cappellano d’onore di Sua Santità il 6 marzo 1986. Ha
svolto il ministero sacerdotale come animatore e professore di religione
nel Pontificio Seminario Romano Minore, come vice rettore nel Seminario
diocesano di Oria (Br), vice parroco nella parrocchia San Rocco in
Ceglie, poi parroco nella parrocchia San Francesco in Oria, canonico
teologo nel Capitolo Cattedrale di Oria, cooperatore del Rettore del
Santuario di San Cosimo in Oria.
È stato docente di religione nel liceo classico “V. Lilla” di
Francavilla Fontana (Br); dal 1979 docente di Teologia Morale e di
Antropologia ed Etica filosofica nell’Istituto Teologico del Pontificio
Seminario Regionale di Molfetta (Ba) e di Teologia Morale nell’Istituto
Superiore di Scienze Religiose di Oria, Vicario Foraneo della Vicaria
SS. Pietro e Paolo Apostoli e poi Vicario Episcopale per i Ministeri
Ordinati e il Diaconato Permanente. Dal 1976 al 1980 Segretario del
Consiglio Presbiterale, poi membro dei Consigli: Episcopale,
Presbiterale Pastorale e del Collegio dei Consultori.
Il 23 aprile 1993 è stato nominato Vescovo della Diocesi di Ugento – S.
Maria di Leuca, dove ha svolto per sette anni il suo ministero
episcopale, fino al 13 maggio 2000. Il 12 luglio 1999, dopo la scomparsa
di Mons. Vittorio Fusco, è stato nominato Amministratore Apostolico
della Diocesi di Nardò – Gallipoli. Il 13maggio 2000, il Beato Giovanni
Paolo II lo nomina Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli, di cui
prende canonicamente possesso il 3 luglio 2000. Dal 2006 al 2009 svolge
la sua prima Visita pastorale alla Diocesi di Nardò-Gallipoli.
In data 20 ottobre 2012, il Santo Padre Benedetto XVI lo nomina
Arcivescovo di Brindisi-Ostuni. Nell’ambito della Conferenza Episcopale
Italiana (CEI) è membro della Commissione episcopale per il laicato.
Nella Conferenza Episcopale Pugliese gli è affidata la presidenza della
Commissione regionale per i migranti.