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  PD Circolo di Veglie - Lunedì 29 Ottobre 2012

 

 

Rete Pluviale Cittadina

La colpa è della Giunta Fai …,

ma la macchina amministrativa non è neutra!

 

I FATTI

 -         I Consiglieri Comunali Maurilio Nicolaci, Maurizio Spagnolo e l’opposizione tutta denunciano le inefficienze delle procedure su un progetto che prevede la realizzazione di un stralcio funzionale della rete pluviale cittadina nella zona a sud di Veglie;

-         Tale progetto comprende la realizzazione di una  grande vasca di raccolta (un recapito finale), verso la quale convogliare le acque piovane, su un terreno agricolo di proprietà della Società “Pezzo della Casa”, dei conti Zecca di Leverano;

 -         In consiglio comunale, il progetto preliminare è criticato dalla minoranza di allora, ma le osservazioni non sono accolte dalla maggioranza Fai;

 -         Con Decreto n. 19 del 20.06.2008 il Comune di Veglie dispone l’occupazione temporanea e di urgenza del terreno, previsto in progetto e necessario alla realizzazione della vasca;

 -         La ditta “Pezzo della Casa”, ritenendosi danneggiata, ricorre al TAR di Lecce, il quale il 16/07/2008 con Ordinanza n. 606/08 sospende l’efficacia del Decreto di occupazione d’urgenza disposto dal Comune;

 -         Il Comune di Veglie, nonostante non avesse la piena disponibilità dell’area,  8 giorni dopo, in data 24/07/2008, sottoscrive con la ditta ‘Eredi di Pasca Michele sas’ il contratto d’appalto, rep. 3614/08, per la realizzazione dell’opera;

 -         In data 24/07/2008 perviene al Comune di Veglie una nota della società “Pezzo della Casa” che, in accordo con un altro privato proprietario di un terreno confinante, propone lo spostamento del recapito finale sulla nuova area individuata in accordo e da subito disponibile;

 -         Tale proposta prevede che l’indennità di esproprio verrebbe corrisposta al proprietario della nuova area e il contenzioso già in corso verrebbe ritirato; 

-         L’08/08/2008, hanno inizio i lavori;  

-         La Giunta Fai, con Deliberazione n. 146 del 27/11/2008, rifiuta la proposta dei proprietari dei terreni di spostare il recapito finale e quindi rifiuta di sanare bonariamente il contenzioso;

 -         La Società “Pezzo della Casa”, vistasi rifiutata la proposta, attiva una serie di atti giudiziari ai danni del Comune i cui costi non sono stati ancora del tutto quantificati;  

-         Il 12/03/2009 la direzione dei lavori sospende i lavori per la necessità di redigere una perizia di variante;

 -         la perizia di variante viene approvata un anno dopo (il 25.3.2010, con Deter. N. 123/2010); il relativo atto di sottomissione è firmato il 15/4/2010 e con esso è concessa una proroga di 120 giorni per ultimare i lavori;

 -         ma tali lavori continuano a rimanere fermi per circa altri due anni per le vicende giudiziarie provocate dal rifiuto della Giunta Fai di ricomporre il contenzioso con la  Società “Pezzo della Casa”;

 -         ad oggi sono trascorsi più di quattro anni (in totale) di cui uno, circa, per lavori già effettuati e due anni, circa, di fermo-lavori per vicende giudiziarie;

 -         Il resto del tempo deve essere giustificato dal Responsabile Unico del Procedimento.

 CONDIDERAZIONI

 1.    Dai fatti esposti, il Sindaco Fai, Cascione, in qualità di assessore ai L.L.P.P., e l’intera Giunta sono i veri responsabili dei danni che vengono richiesti al Comune, perché:

 -         hanno rifiutato, con atto deliberativo,  l’accordo bonario con la Società “Pezzo della Casa”,  provocando il contenzioso giudiziario, che ha bloccato per due anni l’opera;

 -         benché sapessero della sospensione da parte del TAR del Decreto di occupazione d’urgenza e non avessero la piena disponibilità dell’area, hanno comunque permesso ai responsabili di stipulare il contratto;

 -         non hanno verificato l’opportunità della sottoscrizione del contratto con la ditta ‘Eredi di Pasca Michele sas’.

 2.    Dinanzi a tale eredità l’Amministrazione Aprile:

 -         ha chiuso il contenzioso con la Società “Pezzo della Casa”;

 -         ha acquisito al patrimonio comunale il terreno per realizzare la vasca di raccolta delle acque;

-         ha avanzato nelle sedi istituzionali una richiesta di proroga per concludere la realizzazione dell’opera.

 3.    Domande

 -         qualcuno ha spinto i tecnici ad accelerare i tempi del contratto per favorire situazioni di vantaggio?

 -         Perché l’attuale opposizione che ha voluto l’opera non collabora per la sua realizzazione?

 Intorno a quest’opera, come in altre, la macchina comunale di Veglie non è stata neutra.

 I dirigenti comunali rappresentano la continuità amministrativa ed hanno la responsabilità:

 -  di gestire in maniera efficiente i servizi di cui sono titolari;

 -  di controllare la progettualità delle collaborazioni esterne;

 - di seguire le procedure delle opere pubbliche già intraprese e           concluderne il percorso, secondo quanto progettato;

 -  di verificare la qualità dei subappalti;

 -  di sorvegliare il territorio e prevenirne gli abusi;

 -  di non sottostare a richieste illegittime da parte dei politici di turno. 

Quanto esposto va fatto, perché i dirigenti percepiscono una retribuzione ed è bene che siano chiamati a rispondere, anche loro, degli eventuali danni che arrecano ai cittadini.

 

 

 

Giovanni Caputo responsabile
Circolo PD di Veglie