Oggetto: proposta di istituzione di un “Registro di mortalità, di tumori e di altre patologie” comunale basato sullo Standard Georeferenziato.
Egregio Sig. Sindaco Abbiamo deciso di rivolgerci a Lei, certi della sua disponibilità e della sua attenzione nei confronti della cittadinanza che si onora di amministrare, consapevoli che farà quanto possibile per tutelare la salute dei suoi concittadini.
Premesso che:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”;
Svolta questa breve premessa, è utile ai fini dell’accoglimento della presente richiesta approfondire brevemente alcune considerazioni legate alla statistica ed alla georeferenziazione. Attualmente l’esigenza di elaborare i dati territoriali ha dato nuovo impulso alla branca della statistica, detta statistica spaziale, che raccoglie i metodi in grado di analizzare le osservazioni statistiche tenendo conto della posizione in cui esse si manifestano in un determinato spazio. La componente spaziale dei dati sociali consente infatti di potenziare notevolmente le possibilità interpretative grazie all’applicazione di analisi che, se non si considerasse tale caratteristica, sarebbero difficilmente possibili. L’istituzione di un “Registro di mortalità, di tumori e di altre patologie” comunale su standard geo-referenziato (la georeferenziazione è la procedura mediante la quale unità statistiche sono localizzate sul territorio) significa, quindi, mappare le aree del territorio in cui i cittadini sono stati colpiti da specifiche patologie. Sino ad oggi non è stato possibile, per limiti tecnologici, di competenza e strumentali, differenziare aree geografiche tra loro per valutarne i rischi sulla salute dei cittadini. Fortunatamente, nel breve periodo si è sviluppata una serie di tecnologie e software che consentono di utilizzare mappe del territorio per segnare aree ed eventi, collegandoli a specifiche categorie. A tal fine basti pensare a “Google Maps” o “Google Earth”, prodotti totalmente gratuiti che permettono, per fare esempi specifici di assoluta importanza, di censire la frequenza e la portata dei terremoti, di poter individuare la presenza di amianto e legarla a valori precisi come latitudine e longitudine, oltre che alla tipologia di impianti e ad altri fattori. Inoltre, a partire dagli anni '90, l’utilizzo dei G.I.S. (Geographical Information System) nell’ambito dell’epidemiologia, ha introdotto nuove metodiche per lo studio di eventuali relazioni tra particolari esposizioni e specifiche malattie. In futuro sarà sempre maggiore la necessità di pianificazione del territorio, intesa nella sua complessità di eventi e risvolti, di tipo ambientale, sanitario, infrastrutturale, gestionale, sociale, economico e politico, pertanto, l’introduzione della referenza su base geografica renderà più immediata l’analisi patologica, semplificando il rapporto tra la gestione di ambiente e territorio, con dati reali sulle ripercussioni allo stato di salute della popolazione. In particolare, va sottolineato che l’abilitazione di questo strumento non richiede specifiche raccolte dati, come opere mastodontiche di censimento, e neanche l’adozione di nuove e difficili tecnologie. Per fare questo non sono richieste costose consulenze o macchinari complessi, i dati necessari sono già presenti, catalogati e ben ordinati presso le strutture sanitarie del territorio e l’impegno e i costi sono irrisori ancor più se paragonati al beneficio. La georeferenziazione non richiede speciali professionalità per la produzione di un risultato, diventa utile come strumento sia di analisi e controllo per tutti gli incaricati della tutela del territorio sia per monitorare la situazione di salute dei residenti basandosi su dati storici in continuo aggiornamento. Ciò di cui si ha bisogno per attuare la mappatura delle patologie giova ribadirlo è già presente nei database di ricovero dei vari istituti ospedalieri, serve solo la volontà politica di coniugare dati esistenti con una mappa del territorio.
Per catalogare le patologie su base geografica sono sufficienti i seguenti dati, in forma anonima:
nessun altro dato personale è necessario per la referenza geografica. Ovviamente, se sarà ritenuto necessario dovranno essere adottate le misure previste dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”. Il risultato finale è una pagina web costantemente aggiornabile, con l’indicazione - in una determinata area (ad es. un indirizzo senza numero civico, un quartiere) - sotto forma di punti colorati delle patologie sviluppatesi, che dovrà essere messa a disposizione dell’A.S.L. per le valutazioni scientifiche relative agli sviluppi di determinate patologie legate a singoli o molteplici fattori locali. Il colore delle diverse patologie, illuminando le aree della mappa, consentirebbe di individuare immediatamente a colpo d’occhio le “aree a rischio”. Tramite l’utilizzo della georeferenziazione sarà possibile suddividere la sezione della mappa in categorie si può seguire il singolo caso delle patologie o il quartiere in un dettaglio globale. Ciò potrebbe portare a scoprire, ad esempio, che una determinata area della città è soggetta all’influsso di specifici insediamenti, mentre un’altra area è soggetta a inquinamento ambientale, derivante da nano polveri di origine industriale o veicolare. Di contro si potrebbe rilevare che aree sospettate di essere a rischio inquinamento, siano in realtà totalmente prive di conseguenze sulla popolazione residente negli ultimi decenni.
I benefici finali che si potrebbero ottenere sono:
C H I E D I A M O a Lei Sig. Sindaco e all'Amministrazione, di impegnarsi in prima persona per una forte azione politica di coinvolgimento verso i principali Enti territoriali di tutela della salute, per attivare gli organi che riterrà opportuni, come ad es. un comitato interdisciplinare o interassessorile, allo scopo di istituire il registro in oggetto. La ringraziamo anticipatamente e Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Veglie, li 10.07.2013
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