In memoria dei migranti morti a Lampedusa
La tragedia che si è consumata a Lampedusa richiama tutti noi a una maggiore responsabilità nei confronti della politica sull'immigrazione. Iniziando dall'abrogazione del reato di clandestinità, varato dal precedente governo Berlusconi , all'apertura di corridoi umanitari per permettere, a chi fugge dai loro paesi d'origine, dilaniati da guerre civili, (a cui l'Italia vende armi), di dare asilo e aiuto umanitario. L'UE, che da poco ha ricevuto il Nobel della Pace, non può moralmente sottrarsi a questo compito. Dedico a questi morti la pietas di questa breve poesia.
Caronte con i soldi delle bocche traghetta barconi zeppi di uomini donne e bambini
La luna culla un breve sogno di pace
Il ricco Epulone non ode urla strazianti non guarda bocche spalancate non vede occhi asciutti di lacrime già tutte versate
Il mare nero regala un ultimo abbraccio
fatale
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