“Lunga vita al Presidente”
Ieri Giorgio Napolitano ha prestato giuramento come Presidente della Repubblica. E’ stato eletto a larghissima maggioranza per la seconda volta, entrando così nella storia della nostra Nazione. Gesto estremo di generosità di un uomo di 87 anni che aveva più volte data la sua non disponibilità per un secondo mandato. Il suo discorso commosso e commovente è stato una lezione di Politica ad un Parlamento che non ha saputo essere all’altezza di scegliere una persona alla guida della Nazione in un momento così critico. Come un padre ha redarguito aspramente le forze politiche per le mancate riforme urgenti e necessarie come: mettere in moto l’economia, modifica della Legge elettorale, sostegno ai giovani che emigrano all’estero in cerca di lavoro. Loro invece applaudivano alle sue parole, quando silenzio e riflessione sarebbe dovuto essere il clima dell’aula come segno di “mea culpa” per ciò che non avevano saputo realizzare. Da domani cambierà qualcosa? Il PD è imploso in una rissa interna che ha portato all’azzeramento del gruppo dirigente, mentre sale la protesta della base che non si sente ascoltata e rappresentata (vedi le tessere bruciate pubblicamente nelle piazze). Quale prospettiva? Governo di larghe intese PD-PDL? Ciò fa venire l’orticaria alla maggioranza degli iscritti, ma soprattutto a me! Purtroppo è la soluzione più democratica da praticare per attuare le riforme economiche ed elettorali, per dare un po’ di ossigeno a questo povero Paese che versa in uno stato comatoso. Quale proposta shock? Dare mandato a Renzi come Presidente del Consiglio per sfidare Berlusconi alle prossime elezioni. E a Barca come Segretario di questo grande partito, il PD, prima che perda ulteriori pezzi.
Complimenti alla Serracchiani per la
vittoria nel Friuli Venezia Giulia, in questo periodo così critico per
il partito ha una valenza doppia.
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