“La primavera italiana”
La settimana scorsa abbiamo assistito all’elezione del nuovo Papa, Francesco, che si è caratterizzato da subito per il suo stile semplice, sobrio e diretto. E all’avvio del nuovo governo con la nomina del Presidente della Camera, Laura Boldrini (SEL) e di Pietro Grasso (PD) al Senato. Già si respira un’aria di cambiamento di cui tutti sentivamo un urgente bisogno. Il Movimento 5 stelle ha compiuto una rivoluzione pacifica; ha scosso tutta la classe politica e i partiti; li ha costretti a guardare nel loro interno, scardinando i vecchi apparati che finora avevano garantito privilegi e sopravvivenza alla casta, a favore di un maggiore ascolto della gente che vive una crisi drammatica, morale, economica e sociale, come non si era vista dal dopoguerra in poi. Non possiamo che fare un plauso al PD per la generosità che ha dimostrato nel rinunciare alla nomina di Franceschini e Finocchiaro (persone stimatissime) a favore di una donna che da molto tempo si batte per il riconoscimento dei diritti degli ultimi, e di un uomo che ha sostenuto una strenua lotta contro la mafia. Un plauso anche ai dodici dissidenti del M5S per l’alto senso di responsabilità dimostrato nella scelta di Pietro Grasso. Il dialogo e il compromesso sono il sale della democrazia. A questo movimento, sorto come reazione ad una politica inconcludente e dissipatrice di denaro pubblico, gli si chiede di avviare un cambiamento che si concretizzi attraverso atti responsabili per intraprendere una svolta che tutti noi auspichiamo. Il tempo dei proclami, a volte urlati con un linguaggio un po’ troppo colorito, è finito. Calato il sipario, il cammino che porta alla costruzione è lungo, faticoso e silenzioso. I numerosi giovani che siedono per la prima volta nel nostro Parlamento sono la nostra speranza di riscatto e di rinascita per una generazione che si è vista rubare il proprio futuro. Questa opportunità, così nuova e insolita, per la nostra Nazione non dovrà essere sprecata. Questa è la luce che noi intravediamo in fondo al tunnel e speriamo che ci accechi di luce di novità e di crescita. L’Italia si merita un riscatto morale, sociale e politico dopo un ventennio di oscurantismo berlusconiano.
E per la nostra cittadina, A QUANDO IL
CAMBIAMENTO?
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