La coscienza ecologista che cresce nei cittadini e negli amministratori, porta ad azioni concrete di tutela dell’ambiente. Alcuni esempi:
In località “Bosco” del feudo vegliese si trova una zona di macchia mediterranea in cui vegetano ancora specie come l’Euphorbia apios (unico ritrovamento in Provincia di Lecce) e il Cymbopogon (tra le specie di interesse comunitario), e dove si possono ammirare varie specie di uccelli. Tale zona è in parte di proprietà comunale; Legambiente propone l’acquisizione da parte del Comune della restante area ancora di proprietà privata, al fine di istituire un piccolo parco che salvaguardi l’ultimo ambiente naturale del territorio vegliese. Legambiente Circolo “Arneo” (Fabio Coppola)
da La Gazzetta del Mezzogiorno di Martedì 19 Novembre 2002
Appello di Legambiente Un parco naturalistico contro lo scempio
«Smettiamola di fare scempio della natura in località Bosco». Il grido d'allarme, l'ennesimo di una lunga serie, è del circolo di Legambiente «Arneo» che denuncia «le aggressioni che subisce la macchia mediterranea» in quell'area. Da anni l'associazione propone l'istituzione di un parco naturale che conservi «l'ultimo ambiente naturale del feudo vegliese - spiega il presidente Fabio Coppola - dove vegetano ancora rare specie vegetali». Malgrado questo, domenica scorsa i volontari hanno notato una potatura selvaggia di pini ed eucalipti, in parte inceneriti. «Legambiente - dice ancora Coppola - al fine di evitare scarichi abusivi aveva anche proposto al Comune di Veglie, proprietario di una parte dell'area, la chiusura degli accessi della zona in questione», ma tutto è caduto nel vuoto. L'associazione, per questo, auspica un maggior controllo delle istituzioni e un maggior rispetto da parte dei cittadini». dal Quotidiano di Lecce di Lunedì 18 Novembre 2002
La macchia devastata
Il Circolo Legambiente "Arneo" denuncia le aggressioni alla macchia mediterranea in località "Bosco" a Veglie. Ieri i volontari hanno notato la potatura selvaggia di pini ed eucalipti i cui rami erano stati bruciati. Legambiente - si afferma in un comunicato dell'associazione - aveva proposto al Comune di Veglie, proprietario di una parte dell'area, la chiusura degli accessi alla zona e l'istituzione di un parco che conservi l'ultimo ambiente naturale del feudo vegliese.
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