E' Stata un'emozionante e commovente cerimonia. I bambini sono stati "grandi" nel rappresentare le filastrocche di Rodari. Di questa atmosfera gioiosa e commovente ne è stata partecipe anche la vedova Rodari che ha trovato a Veglie un'accoglienza calorosa della quale è rimasta favorevolmente colpita.

 Ma quello di cui voglio parlare in questa lettera è il coro di bambini che ha messo in musica, grazie anche al lavoro svolto dai maestri Mimmo Nicolaci, Marco Vetrano e M. Antonella Leardi, le filastrocche di Rodari.

E' stato semplicemente "grande". Per questo motivo, e per l'emozione che anche il coro ha dato a tutta la serata, mi sento di suggerire a chi ha il "potere" di farlo, di far diventare il coro una struttura permanente nell'ambito delle scuole di Veglie. Sono consapevole che questo richiede un impegno notevole da parte degli amministratori e di chi eventualmente dovesse occuparsene, ma visto l'impegno e la passione di chi ne ha curato in questi giorni la preparazione, sono sicuro che l'iniziativa potrebbe essere presa in considerazione sia dall'amministrazione comunale che dai dirigenti scolastici.

L'iniziativa mi sembra interessante in quanto credo che avvicinare i ragazzi al mondo della musica sin dalla tenera età, ed in special modo nell'ambito di un coro, sia un modo sano per avvicinare i  giovani ai valori leali della vita.

 Penso anche che il nome del coro scaturisca automaticamente da quello che è successo in questi giorni e che possa essere "Il piccolo coro dell'infanzia - Gianni Rodari".

La proposta è lanciata. Vedremo cosa si può fare.