da "Miriam" - Domenica 16 Novembre 2003 Gli scouts della Zona Messapia premiati alla FAO
“Nutri la mente, combatti la fame”: questo il tema della Giornata del Pensiero 2003 nella Zona Messapia. Tutti i ragazzi hanno lavorato sullo stesso tema interrogandosi sulle reali cause che generano la fame, questo tremendo problema che all’inizio del terzo millennio dalla venuta di Cristo ancora gli uomini non sono riusciti ad arginare, né tanto meno a risolvere. Per la nostra giornata di festa, le varie ricerche effettuate anche utilizzando internet, hanno messo in evidenza le gravi condizioni nelle quali molti popoli oggi ancora sono costretti a vivere. Il lavoro dei nostri scouts non si è fermato a semplici constatazioni: infatti come bravi lupetti e lupette, coccinelle, guide ed esploratori, rover e scolte, hanno cercato anche di trovare delle soluzioni al male, per proporsi in modo costruttivo di fronte al problema. Grazie a questa ricerca ci si è resi conto quanto legate tra loro siano fame e guerra, ma anche fame e oppressione e quanto il problema della non nutrizione e della malnutrizione impedisce ad un popolo di essere parte attiva in questo mondo sempre più globalizzato. Questo tema che ci ha visti tutti impegnati il 23 febbraio 2003 è derivato da un progetto della FAO, l’organismo internazionale che si occupa di affrontare e promuovere la risoluzione del problema “fame” nel Mondo. Infatti proprio un progetto della FAO porta il nome “Nutri la mente, combatti la fame” per far capire ad ogni singola persona, ai ragazzi specialmente, l’importanza di una corretta alimentazione nel mondo cosiddetto sviluppato e per far riflettere sulle reali condizioni dei Paesi poveri. Tutta la giornata è stata ripresa con una telecamera ed inviata alla direzione italiana della FAO, come testimonianza del lavoro svolto dai ragazzi della Zona Messapia sul tema. Proprio tutto quell'impegno messo, da parte di ciascuno scout, ha permesso di ottenere un importante riconoscimento: infatti la Zona Messapia, e quindi tutti gli scouts che ne fanno parte, è stata insignita della Medaglia della Nutrizione, un segno per apprezzare l’attenzione posta al problema della fame. Lunedì 13 ottobre una delegazione della Zona si è recata presso il Palazzo della FAO a Roma per ricevere il riconoscimento e partecipare con altri gruppi alla cerimonia. Infatti non solo la Zona Messapia ha ricevuto la Medaglia, ma anche i gruppi Agesci di Roma e di Villafranca (Vr) ed i gruppi CNGEI di Roma, Firenze, Pisa e Torino. La nostra Responsabile di Zona Imma Birtolo ed i capi Coco Aresta di Mesagne, Annalisa Leo di Ceglie, Roberto Germano e Salvatore Malerba di Veglie, Angelo Pinto e Miriam Palmisano di Locorotondo hanno rappresentato con un cartellone tutta la nostra Giornata del Pensiero ed hanno ricevuto per la Zona la Medaglia. Alla cerimonia hanno partecipato importanti personaggi: il responsabile del progetto “Nutri la mente, combatti la fame” William Clay, la responsabile dell’emisfero occidentale delle Wagggs Tony Martinez, la presidente Fis Isabel Pirani, ed altri illustri nomi dell’organizzazione mondiale. Ognuno di loro nel proprio intervento ha messo in risalto come le cause delle fame sono da ricercare nella mancanza di volontà politica per risolvere il problema e di come sia fondamentale che i ragazzi di oggi comprendano l’importanza di ciò proprio per le responsabilità che avranno in futuro: loro saranno, infatti, i responsabili del mondo domani, per questo devono conoscere la realtà. Grande rilievo si è dato al ruolo della donna poiché è questa la responsabile dell’alimentazione: infatti preparando i pasti è quella che, nella maggior parte delle società, decide come distribuire le risorse alimentari. È importante quindi che le donne sappiamo ben dosare tutti gli alimenti per evitare che il cibo possa essere fonte di malnutrizione anche nei Paesi occidentali. Intanto, visto il successo che il progetto ha ottenuto lì dove è stato accolto, la FAO ha deciso di prorogarlo per altri due, prevedendo altri interventi nelle zone più povere del Mondo. Miriam - (Locorotondo 1) |