da "Fernando" - Sabato 12 Aprile 2003 La verità? Sul Tg 3e½ E' incredibile come siamo costantemente "manipolati" dai mezzi di comunicazione ai quali ci affidiamo per poter essere informati di quello che succede nel mondo ed in Italia.
Oggi, chi ha visto i servizi dei telegiornali nazionali riguardanti la manifestazione del 12 aprile 2003 per la pace tenutasi a Roma si è potuto rendere conto, come d'altronde è successo in molte altre occasioni, di quanto sia importante accettare con le dovute precauzioni tutto quello che si ascolta.
Una volta a scuola, credo sia ancora così, si faceva la somma dei voti presi nelle interrogazioni, si divideva per il numero di interrogazioni e si otteneva il voto finale. Occorre fare allo stesso modo con le notizie dei telegiornali. Bisogna ascoltare quello che dice il Tg3, sommare a quello che dice il Tg4, dividere per due. Si ottiene così quello che è successo realmente.
Se si dà retta a quello che dice Emilio Fede nel "suo" Tg, la manifestazione sembra essere stata soltanto devastazione di vetrine, incendi di bancomat, muri imbrattati di vernice rosso-sangue, cortei di blackblock. Forse c'era anche qualcuno che ha effettivamente manifestato in maniera pacifica per la pace.
Se si dà retta a quello che dice il Tg3, la stessa manifestazione, dello stesso giorno, della stesa ora, svoltasi anch'essa a Roma, sembra tutt'altra cosa. Un gigantesco corteo di pacifisti convinti, bandiere della pace a non finire, la più grande bandiera del mondo lunga 1 km e larga 13 metri e, parole testuali del servizio «solo un gruppetto brucia un bancomat e spacca alcune vetrine ma sparisce subito». E nel servizio viene mostrato solo un bancomat leggermente sfasciato.
A chi dare ragione? Come sempre si è detto "la verità sta in mezzo!" Quindi l'unico Tg esatto non può che essere il Tg 3e½ o il Tg 4meno½.
E' importante che nel nostro paese esista la libertà di parola e quindi di informazione, ma è ancora più importante la nostra libertà di interpretazione di quello che ascoltiamo. Sarebbe peggio se avessimo la possibilità di una sola fonte di informazione. Quindi ben vengano tutte queste diverse angolazioni di veduta dello stesso problema o della stessa notizia. Sta a noi poi saper cogliere la giusta misura e sapere fin dove arriva l'informazione e dove la "propaganda". Bisogna solo avere la buona abitudine di leggere e ascoltare tutte le campane e non solo quelle della "chiesa a cui siamo devoti".
Fernando |