di Flavio Vetrano

 

Finito di stampare nel mese di marzo 2005 con il contributo di "Gruppootto srl", Veglie

 

Arti Grafiche - Veglie

 

Argomenti trattati nel libro:

  • Chiesa "Santa Maria de Vigiliis" annessa al convento dei minori conventuali noto come S.M. della Favana

  • Affreschi del tardo antico presenti nella chiesa di S.M. de Vigiliis

  • Confronto tra gli affreschi siti a Veglie con altri del territorio Salentino

  • Pitture nelle edicole urbane a Veglie

Affreschi del Tardo Antico presenti in "S.Maria De Vigiliis" e nel Salento

di Flavio Vetrano

 

dalla "Introduzione" del libro:

 

Il lavoro nasce dall'idea di utilizzare il materiale fotografico, da me realizzato e raccolto nel tempo, riguardante alcune pitture murarie in Veglie, che risultano ormai inesistenti per l'incuria dell'uomo, o perché sono state trafugate, distrutte, coperte, o perché si sono deteriorate con il tempo.

Custodendo questo materiale, divenuto ormai documento, ho sentito il dovere di portarlo alla luce e di metterlo a disposizione della comunità, dato che ad essa è appartenuto, per tramandarlo alle generazioni successive.

Sono dell'avviso che esso potrà arricchire la conoscenza del nostro patrimonio artistico e favorire i processi d'identificazione storica, che servono a far maturare la nostra identità culturale, andando alla riscoperta delle nostre radici.

Delle pitture, prese in esame, alcune hanno importanza, perché antiche e di notevole interesse storico artistico; altre sono meno importanti, solo perché più recenti e appartenenti alla rappresentazione sacra di carattere votivo popolare. In verità devono essere ritenute tutte di uguale valore artistico, per cui non vanno distrutte.

Ritengo che sia doveroso salvaguardare e mantenere questi reperti pittorici, soprattutto, perché sono l'espressione storico artistica della cultura di tipo devozionale della nostra comunità.

Il mio studio ha avuto inizio, allorquando, tornato a rivisitare la chiesa annessa al convento di S. Francesco in Veglie, per prendere atto di quello che era rimasto in seguito ad un furto di uno degli affreschi analizzati, inserito nella terza nicchia a sinistra, ho potuto constatare l'esistenza di un'altra parte di un affresco antico, inserito nella seconda nicchia a destra e nascosto dietro un ciborio, posto su di un altare.

Questa prima indagine ha spostato la mia attenzione iniziale, che doveva appuntarsi sulla pura segnalazione delle pitture murarie, ormai inesistenti e solo documentate dalle foto (inserita nel quarto
capitolo), ad una ricerca ancora più approfondita.

Ho intuito che i dipinti erano ubicati, almeno a prima vista, in un sito che non apparteneva loro storicamente, perché databile in un'epoca successiva, e ho cercato con una lettura più attenta di capire i motivi di questa contraddizione storica.

Al termine della mia ricerca sono giunto alla conclusione che la nuova pittura individuata fa parte di un vasto contesto culturale del passato, è collegabile ad altre pitture del territorio e a buon diritto, rientra in interessanti pagine della storia pittorica Salentina del XV sec.