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Allargamento Area Marina Protetta (P. Cesareo)
Pubblicata in data 7/5/2010

La posizione dell'amministrazione comunale di Porto Cesareo sull'allargamento dell'Area Marina Protetta


L’amministrazione Comunale di Porto Cesareo e l’intera cittadinanza hanno appreso con enorme dispiacere la notizia diffusa dagli organi di stampa secondo la quale “la Conferenza Stato – Regioni avrebbe espresso il proprio parere positivo all’ipotesi di ampliamento dell’Amp di Porto Cesareo, formulata dal Ministero dell’Ambiente”. Di comunicazioni ufficiali provenienti da Roma invece a Palazzo di città in Via Petraroli, nemmeno l'ombra.

“Si tratta di un duro colpo per l’intera economia cesarina, che certamente comporterà nel medio e lungo periodo effetti ad oggi incalcolabili sulla possibilità di riconversione dell’intera economia locale, ed in particolare della piccola pesca -dichiara il presidente del consiglio comunale Eugenio Sambati-. Come peraltro più volte manifestato in tutte le sedi istituzionali, locali e romane, tale scelta miope e localistica, slegata da qualsivoglia fondata, seria e concreta ragione di carattere ambientale, comporterà, tra le altre conseguenze, anche la sottrazione di ulteriori spazi di pesca all'intera categoria da sempre volano dell'economia locale”.

Parte da qui la dura presa di posizione del presidente del Consiglio a nome dell'intera assise, che già in passato aveva all'unanimità bocciato l'ipotesi di allargamento. “Purtroppo Porto Cesareo paga oggi l’incapacità di una intera classe politica, al di là delle distinzioni e del colore, che stenta a fare sistema, fronte comune ed a tutelare le ragioni e gli interessi della collettività. Ed infatti opinione diffusa, da convinti ambientalisti quali ci siamo dimostrati in questi anni di governo della città a tutela e salvaguardia del territorio, che le sterili ed inconcludenti ragioni di “sistematicità territoriale” e di “maggiore tutela ambientale” non potevano e non possono certamente prevaricare e prescindere, dalle esigenze economiche e sociali di Porto Cesareo, che tanto ha già sofferto sotto tutti i punti di vista”. In conclusione l'amara presa di posizione del comune Jonico anche nei confronti del Ministero che avrebbe, condizionale d'obbligo in assenza di documenti ufficiali, già deciso l'ampliamento. “Tali ragioni non sono state assolutamente ascoltate dal Ministero dell’Ambiente, che in maniera ostinata e pervicace ha proseguito sulla sua strada, prescindendo da qualsivoglia logica di condivisione e non predisponendo, altresì, alcuna proposta di ampliamento alternativa a quella bocciata dal consiglio comunale di Porto Cesareo all’unanimità. A questo punto l’Amministrazione Comunale, restando in attesa dell’ufficializzazione del decreto istitutivo dell’ampliamento, avrà il dovere nei confronti di tutta la cittadinanza -conclude Sambati- di continuare in sede giudiziale una battaglia per vedere riconosciuti e tutelati gli interessi, le ragioni ed i diritti della propria comunità, purtroppo sino ad oggi non riconosciuti”.

Amareggiato il sindaco Vito Foscarini che rimarca la posizione del governo jonico. “Non comprendo -dice il primo cittadino- come sia possibile ampliare l'Amp aldilà delle polemiche sterile e di campanile che credetemi non ci riguardano, considerati i buoni rapporti con la comunità e le amministrazioni di Nardò. Non comprendo però, questo mi sia consentito, come si possa concedere un parere favorevole all'allargamento dell'area protetta sena considerare che i territori individuati, già sono interessati da scarichi fognanti sotto costa, di pertinenza del comune neretino. Non posso -conclude Foscarini- rimarcare che la stessa identica possibilità di scarichi, richiesta dall'amministrazione che presiedo, è stata bocciata dagli organi preposti proprio perchè insistente in Amp. Attendiamo l'ufficialità del parere per poi valutare con un apposito consiglio comunale monotematico la nostra posizione”.