NATALE ALL'ISTANBUL CAFE' |
Pubblicata in data 21/12/2008 NATALE ALL'ISTANBUL di SQUINZANO Da sabato 20 dicembre all'Istanbul Cafè di Squinzano (Le) parte la ricca programmazione in occasione delle festività natalizie. Si parte sabato 20 dicembre nella Dub Zone con Ras Dan I (Imperial Sound Army). DAN I è voce solista e compositore del progetto Imperial Sound Army dal 2000. fondatore dell'omonimo sound system e dell'etichetta indipendente chiamata Imperial Roots Records. Partecipa al Rototom Sunsplash dal 2002 al 2008 con Imperial Sound Army, Earthgroundcombination, Ras Gad, A&O... Collabora con i più importanti sound italiani ed europei tra cui Moa Anbessa, King David Warriors, Dread Movement, Lion Roots, Dread Lion, LDM, Vibronics, Mighty Tabot, Mighty Massa, Conscious Sounds, Jonah Dan , Disciples. Tra i suoi live vanta collaborazioni al fianco dei big della scena dubroots mondiale come Dub Syndicate , Alpha & Omega, Jonah Dan, Danny Vibes, Disciples, Iration Steppas, Kenny Knots, Jah Free and many more.... Alcuni dei suoi lavori (Swing Low/Steppin High e Travellin/Serious Dub) raggiungono la vetta delle classifiche di vendita nel settore dei vinili formato 10 pollici, restando al primo posto per più di un mese nel principale distributore di musica reggae degli Stati uniti ( Ernie B). Incide la propria voce sopra dubplate per Bush Chemist, Mighty Tabot (UK), Mighty Massa (JP), Lion Roots (FR), Bartek(polonia) Dal 2008 si trova arruolato nella scuderia dei cantanti di Alpha and Omega con i quali registra e si esibisce dal vivo. Le sue liriche conscious vengono stampate in 12 e 7 pollici con una tiratura di oltre 3000 copie, distribuite da Lion Roots in Italia da Dub Wise Productions (UK) ed Ernie B (USA) in tutto il resto del mondo. Martedì 23 dicembre primo concerto di Tobia Lamare and The Sellers. Il nuovo progetto di Tobia Lamare, leader degli Psycho Sun, è fatto di ballate acustiche che uniscono il folk di Neil Young alle asprezze dei Violent Femmes. Una manciata di canzoni che compongono un album dal titolo The party (in uscita nel 2009). The party è un concept album, ogni canzone è una storia che si collega a un'altra e racconta una festa e le vite di chi la popola. Tobia Lamare mette da parte la chitarra elettrica e imbraccia la sua acustica per omaggiare, con i suoi nuovi brani, la musica che da sempre ha amato (Bob Dylan, Elvis, il blues, il country, gli Eagles). Insieme a lui i The Sellers Marco Santoro Verri al basso, Alfonso Cannoletta alla chitarra e Osvaldo Piliego alla batteria. Un progetto nato in campagna e ispirato, nel suono, dagli spazi aperti, i camini, l'autunno fatto di amici e tanti cani. lunedì 24 dicembre una vigilia di Natale irriverente all'Istanbul cafè di Squinzano (Le) condotta da I Mostri. La band, ormai all'indice dell'Inquisizione, proporrà un lunghissimo repertorio tra stravolgimenti di canzoni italiane degli anni '60, classici del rock e brani propri. All'interno dello spettacolo non mancheranno le sorprese. Da molti anni l'Istanbul Cafè festeggia il giorno di Natale con il dj set di Postman Ultrachic. Tra i primi animatori della scena indipendente salentina Postman Ultrachic è un archivio vivente, un'enciclopedia di suoni e generi musicali. Da più di dieci anni dietro ai piatti non è solo un dj ma un cultore e un ricercatore di nuove sonorità possibili. La sua attività si è svolta sempre a cavallo tra musica e incursioni nella letteratura e nel video. La sua grande capacità di miscelare in un'unica selezione epoche e atmosfere più svariate e apparentemente distanti crea un flusso sonoro, una musica unica in cui le assonanze tra generi diversi sembrano tracciare un percorso filologico, un legame tra tutto quello che è musica. E le sue feste sono un rito collettivo, un fiume di note che solo lui sa creare e dominare. Chi frequenta le sue serate si ritrova a ballare sulle canzoni più assurde, dagli anni 50 fino al 2000 seguendo un filo rosso che solo Postman Ultrachic conosce. Ha suonato nei Club di mezza Italia conquistando tutti con il suo stile assolutamente personale ed elegante. Amante del vinile, come un artista attraversa i suoi periodi, momenti in cui i suoi ascolti inseguono un suono, un ritmo o un paese. Questo rende ogni sua esibizione unica, una sorpresa. Chi ha voglia di ballare, ma soprattutto di ascoltare e imparare è invitato a una serata del professore della danza morbida Postman Ultrachic. Santo Stefano sarà al ritmo del reggae con i Mama Roots, reggae band brindisina in attività dalla fine del 1999. In questi anni ha prodotto tre cd: "Difendo ideali" (2001) e "La voce di chi" (2003) partecipando a diversi mixtape e compilations tra cui "voci per la libertà'05". Le loro canzoni sono state e vengono trasmesse da molte emittenti radiofoniche nazionali, tra cui Radio Ciccio Riccio (Brindisi), "Reggae Radio Station" di Vito War su Radio Popolare Network (Milano), "Blacka" condotto da Principe XXIII su Radio Base (Venezia), "babylon By Bus" su Radio Fujiko (Bologna), Controradio (Bari), Radio Digitale (Torino), Radio Onda Rossa, Radio Rock, Radio Città Aperta (Roma). Impegnati in una intensa attività live che li ha portati in giro davvero per tutta Italia in club e festival prestigiosi: "Rototom Sunsplash" "Salento Summer Festival" "Sikula Reggae Festival" ecc. Nel 2008 esce "Città di Uomini" terza fatica discografica della band, ancora una volta prodotto da SgS & Mama Roots. Sabato 27 dicembre nell'ambito di Double Bass Live spazio ai Colle der Formento. Il Colle Der Fomento nasce a Roma nel 1994 dall'incontro di Masito e Danno, due giovani rapper capitolini, con Ice One, figura chiave dell'old school italiana. In un momento in cui l'hip hop è sulla bocca di tutti, in cui le major discografiche fanno a gara per trovare il nuovo fenomeno di turno, il Colle Der Fomento, forte della sua storia e del suo vastissimo fans-base è uscito l'anno scorso con un disco totalmente dal basso ma con un'attitudine e un "suono" che sa di grandi produzioni internazionali. In apertura Resina Sonora e Scritti Mistici. Domenica 28 dicembre ancora una Metal Night con The Foreshadowing, Silvered e Evil. I Foreshadowing sono un nuovo sestetto emergente della scena gotica romana. L'esordio discografico Days Of Nothing (Candleliht Records) è un capitolo che conserva la decadenza tipica dei My Dying Bride più apocalittici e dei Paradise Lost più nichilisti, arricchendo il tutto con la melodia romantica propria dei concittadini Novembre. La band è composta Alessandro Pace (chitarra), Andrea Chiodetti (chitarra), Francesco Sosto (tastiera) e Davide Pesola (basso). Lunedì 29 dicembre ruvide sonorità con Suburban Noise, Sunward e Uapp. Venerdì 2 gennaio serata tra rock e funk con Cat's Joe e Qck. Cats'N'Joe nascono nel 2005 e raggiungono l'attuale formazione alla fine del 2006. Nel primo anno compongono i primi sei brani ed iniziano a delineare il sound e l'approccio musicale che non smetterà di caratterizzarli. Il 2007 è l'anno in cui la band inizia a proporsi al pubblico attraverso locali, piazze e festival, collezionando 18 esibizioni, notevole esperienza ed una buona carica emotiva e creativa. Nel 2008 nonostante la distanza di Fabio (chitarra elettrica) per motivi di studio, il ritmo non cala ed i fatti lo dimostrano: proprio in questi giorni è in chiusura il tredicesimo pezzo, che insieme agli altri dà vita ad un repertorio molto personale della durata di più di un'ora, arricchito da un paio di cover che ormai la band si è cucita addosso. Suonano insieme da gennaio 2007, facendo convergere all'interno di un progetto unitario, le diverse esperienze musicali e i background artistici dei cinque componenti, tutti di origine salentina. Il genere di riferimento del gruppo, per quanto eclettico, può essere descritto come funky-lounge: il suono vintage dei QCK, infatti, è nato e si è strutturato attorno all'idea di ripercorrere in maniera originale e dinamica un'easy listening che strizza l'occhio ad alcune delle tendenze che hanno contraddistinto la musica e le colonne sonore di qualche decennio fa. In particolare, nel DNA del gruppo prevalgono due anime: quella shake dei ballabili da club degli anni '60 e quella funky dei film "poliziotteschi" del cinema cult-trash anni '70. Il tutto assolutamente ri-disegnato e stravolto da una molteplicità di riletture musicali fatta di arrangiamenti e citazioni che vedono, accanto a strumenti "tradizionali" come chitarra e tastiere, l'innesto di loop vinilici e scratch di giradischi analogici che mescola le sonorità e ne disperde i generi. Non a caso la sigla QCK, può alludere sia a tale varietà sonora (l'acronimo francese: Quelque Chose de Kaleidoscopique ), sia all'autoironia delle radici musicali (il salentino: Qu Cci Kkappa). Il funky-lounge dei QCK, pertanto, unisce al gusto della dance vintage e delle citazioni filmiche, la ricerca per una composizione musicale originale ma allo stesso tempo divertente, che mescola l'ascolto gradevole e le atmosfere suggestive alla ballabilità dei pezzi. I QCK rappresentano un progetto artistico aperto e circolare, per cui la scelta di non avere una voce solista, se da un lato sottolinea la predilezione per l'aspetto musicale, dall'altro manifesta proprio questa dimensione "progettuale aperta" che esalta la complessità compositiva del gruppo, più che le singole individualità. Sabato 3 gennaio l'Istanbul Cafè ospita i Transalento. La band nasce da un'idea di Andrea Presa. Grazie all'esperienza di alcuni anni passati tra Londra e l'Australia suonando e studiando strumenti tradizionali, percussioni ed elettronica, Andrea si è affermato come suonatore di didjeridoo dal sound forte, potente ma riconoscibile. Tornato in Italia, si concentra sulla sua personale concezione musicale: un mix di world music e sound contemporaneo. Nasce così Transalento. Dopo sei anni di attività live e dopo l'incisione di due dischi, uno dei quali registrato in India, Transalento è in grado di proporre set impetuosi e coinvolgenti, un rapimento estatico fatto di elaborazioni elettroniche e strumenti mediterranei, di ipnosi musicale e di melodie estemporanee. Il dub, i giochi di voci, le tradizioni mediterranee, i repertori indiani e australiani, le improvvisazioni jazzistiche, la robustezza funk, il trip hop: tutto si condensa in un approccio musicale unico, in performance sempre diverse. Transalento è una band dalle mille facce, in cui ogni musicista contribuisce con il proprio approccio creativo e il proprio universo sonoro. La ricerca. Musica etnica e innovazioni contemporanee: queste le direzioni, parallele eppure convergenti, del viaggio di Transalento. La sua musica si alimenta di un attento studio e di una continua ricerca. L'idea iniziale di Transalento è costituita da un treno capace di collegare il Salento all'Australia lungo i binari della trance. Il Salento è strettamente legato al fenomeno della trance, così come gli altri luoghi del viaggio, ma il Salento – con i suoi ritmi ipnotici, i suoi melismi, le voci acute – è solo la base, il punto di partenza. Domenica 4 gennaio prima metal night dell'anno con Stillness blade, Traunagain ed engorgement in veins. Istanbul Cafè – Squinzano (Le) Ingresso con consumazione Info www.myspace.com/istanbulcafe |