PIANO CASA - REGIONE PUGLIA |
Pubblicata in data 30/8/2009 informazione a cura di Ing. RUSSO SALVATORE (Veglie) REGIONE PUGLIA - PIANO CASA Bollettino Ufficiale » Bol. n. 119 del 03-08-2009 LEGGE REGIONALE 30 luglio 2009, n. 14 “Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale” . In sintesi tutte le novità del piano casa pugliese. • Interventi ammessi: confermato l’ampliamento del 20% e comunque inferiore a 200 mc per gli edifici uni e bi familiari a destinazione residenziale di superficie complessiva non superiore a 1000 mc. I volumi interessati dall’ampliamento saranno solo quelli legittimamente realizzati, l’ampliamento dovrà essere realizzato in contiguità fisica rispetto al fabbricato esistente, nel rispetto delle altezze massime e minime distanze consentite. • Ricostruzioni: gli interventi di demolizione e ricostruzione consentiranno un un premio volumetrico del 35%, ( sono escluse le aree di prestigio paesaggistico e storico-culturale). Tale bonus è ammesso solo se comprende il 75% della volumetria complessiva e a condizione che la ricostruzione venga realizzata secondo i criteri dell’edilizia sostenibile. • Ambiente: le abitazioni che ricadono in zone sottoposte a vincolo paesaggistico potranno essere ampliate, in questo caso spetta ai Comuni - mediante regolamento - consentirne la ristrutturazione/costruzione. Sarà consentito anche l’ampliamento di edifici che risultano in contrasto con l’ambiente, per i quali era prevista solo la demolizione/ricostruzione. Manufatti realizzati sulla costa, nell’alveo di una lama o in territori a rischio terremoto, potranno essere ampliati del 35% se ricostruiti in aree adatte. Resta il divieto di deturpare i centri storici o di costruire in aree a rischio sismico e idrogeologico. • Non residenziale: non sarà possibile ampliare gli immobili non residenziali, nemmeno ricorrendo a un cambio di destinazione d’uso. • Semplificazione burocratica: Gli interventi possono essere realizzati attraverso la D.I.A. (Denuncia di Inizio Attività) o il permesso di costruire. I Comuni potranno fissare limitazioni all’applicazione della legge regionale. • Rigenerazione urbana: i comuni possono individuare edifici anche non residenziali, realizzati in sanatoria edilizia, da rimuovere perché contrastanti col paesaggio. Anche qui è previsto un aumento del 35% per il nuovo edificio, ma il bonus sale al 45% se il progetto rientra in un piano integrato o va a favore dell’edilizia residenziale sociale. |