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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da  La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 9 gennaio 2006

dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 9/01/06

Nel mirino la Giunta guidata dal sindaco Fai

Pioggia di cartelle pazze per Ici e altri tributi

L'opposizione insorge

 

VEGLIE - Pioggia di cartelle pazze nella cassette postali dei cittadini di Veglie. E le opposizioni di Centrodestra e Centrosinistra di "Prima di tutto i cittadini" e "Città Unita" insorgono.

Stando alle dichiarazioni dell'opposizione, la giunta comunale guidata dal sindaco Fernando Fai, esponente di spicco della Margherita, «ha respinto la nostra proposta di non far pagare ai cittadini, come da anni l'amministrazione ha sempre fatto, la tassa per i rifiuti solidi urbani sulle cantine domestiche che non producono spazzatura, ha inoltre affidato in modo illegittimo alla Sobarit il recupero di oltre 615mila euro per l'imposta comunale sugli immobili degli anni 1998- 2004 facendo sprofondare nel caos il settore dei tributi locali».

Continuano ancora dagli scranni della minoranza «premettendo che pagare e far pagare le tasse è un dovere costituzionale, combattere l'evasione totale e parziale un impegno sacrosanto di ogni amministratore, altrettanto sacrosanto è rispetto dello statuto del contribuente tanto più considerato che il comune di Vegli ha sia strumenti legislativi che mezzi e persone adeguate per svolgere questo delicato compito».

Tutto risalirebbe a quando i consiglieri insorti hanno presentato due interpellanze e la richiesta di un Consiglio comunale, rispettivamente 1'11 novembre e il 12 dicembre scorsi, per capire e porre «un legittimo controllo sul problema degli accertamenti Ici e Tarsu». In quel periodo «non eravamo a conoscenza - dicono - nè della delibera di giunta nè della determina del responsabile del settore tributi per la riscossione coattiva di ben 615.618 euro di Ici, sanzioni e interessi relativi agli anni 1998-2004».

I consiglieri avrebbero un fondato motivo per ritenere che sia la delibera che la consequenziale determina siano illegittime e lo rendono noto in pochi punti: «Il regolamento generale delle entrate del comune di Veglie prescrive che per scegliere la forma di gestione delle entrate e delle attvità di liquidazione, accertamento e riscossione anche disgiuntamente è competente il consiglio comunale. Il consiglio poteva quindi scegliere per la riscossione tra la gestione diretta mediante ingiunzione fiscale, la riscossione mediante ruoli con procedure o la cessione di crediti. Riguardo ai tempi di riscossione solo per la riscossione mediante i ruoli è previsto un termine fissato da apposito decreto, il econdo anno successivo all'avviso. Per le altre forme invece dovrebbe valere il termine di prescrizione». E per concludere «senza alcuna legale giustificazione la giunta Fai violando il testo unico e il regolamento generale delle entrate ha stabilito di affidare la riscossione coattiva alla sobarit, ha approvato la convenzione e demandato al responsabile dell'ufficio tributi il compito di sottoscrivere la convenzione e di approvare la minuta dei ruoli Ici, con costi notevoli per contribuente e amministrazione, l'aggio alla sobarit è inoltré stabilito con decreto ed è carico del debitore in misura non superiore al 4,65 della somma scritta a ruolo mentre la restante parte è a carico dell'ente creditore».

Alla luce di tutto ciò, secondo la minoranza le cartelle esattoriali saranno quindi tutte annullate per illegittimità del ruolo: «Rivolgiamo un appello alla giunta Fai e al dirigente perché regolarizzino la procedura con la revoca degli atti illegittimi e procedano con le forme alternative di riscossione ove possibile. In caso contrario agiremo presso gli organi competenti per far recuperare il danno erariale».
 

di F.P.


da La Gazzetta del Mezzogiorno del 8/01/06

Opposizione «bocciata»

Tassa sui rifiuti urbani è scontro in Consiglio

 

VEGLIE - E' scontro tra maggioranza di centro e le opposizioni di centrodestra e centrosinistra sul regolamento della tassa sui rifiuti. La coalizione guidata dal sindaco Fernando Fai, mercoledì scorso, ha bocciato la proposta dei consiglieri di minoranza di detassare alcuni locali che, di fatto, non producono rifiuti. Il primo cittadino e la sua coalizione, in sostanza, non hanno ritenuto opportuno modificare un singolo articolo, ma hanno manifestato la necessità di approvare quanto prima un nuovo regolamento.

I consiglieri di minoranza di centrodestra e di centrosinistra, Giovanni Carlà, Claudio Paladini, Valerio Armonico, Salvatore Vetrano e Antonio Greco, Alessandro Aprile, Alessandro Stefanizzi, hanno chiesto che fossero escluse dalla tassazione le cantine sprovviste di servizi e di un minimo di arredamento.

«I cittadini, sono stati accusati - commentano i consiglieri dell'opposizione - di "dichiarazione infedele" per non aver pagato la tassa anche per gli scantinati domestici. Ma, negli anni '90, era stata la stessa Amministrazione ad escludere le cantine dalla tassa perchè non producono rifiuti. Ora, i cittadini - aggiunge la minoranza - sono anche costretti a pagare gli interessi e le sanzioni sull'importo non pagato».

«Se pur autorevole, l'interpretazione della legge data dal Consiglio Comunale - replica la maggioranza - non è un gesto legittimato dalla legge». Il Sindaco ha chiesto la collaborazione di entrambi i consiglieri, maggioranza e opposizione, affinché, insieme agli uffici di competenza, si possa redigere un regolamento definitivo. Così la mozione, messa ai voti, è stata respinta con otto voti a favore (alla minoranza sì è aggiunto il voto di Stefania Capoccia consigliera di maggioranza) e 12 contrari. Al momento, quindi, l' onere della prova spetta al cittadino che, se in possesso di una cantina deve dichiarare, per non pagare, l'uso effettivo del locale.
 

di Katia Manca

Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di domenica 15 gennaio 2006

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Comunicato stampa completo del sindaco

Risposta dell'opposizione

Le "cartelle"

Il sindaco spiega: «Qui si paga secondo equità»

 

VEGLIE - Il sindaco di Veglie, Fernando Fai, fa chiarezza sulle dichiarazioni dell'opposizione circa la presunta pioggia di "cartelle pazze" che dovrebbe investire a breve i cittadini.

Nell'ultimo consiglio comunale convocato dall'opposizione, quest'ultima avrebbe cercato di far passare come dovuta l'esclusione delle cantine dal novero delle aree soggette a tassazione per i rifiuti solidi urbani.

«Molti cittadini - dichiara il sindaco Fai - da sempre pagano le tasse sulle cantine e altri cittadini, invece, pur avendo le medesime proprietà, non hanno mai provveduto a pagare. Ritengo non sia giusto dividere la comunità in due parti, i paganti e gli incolpevoli evasori quando le caratteristiche di ambedue sono le stesse. Inoltre, in riferimento agli anni '90 tengo a precisare che, a differenza delle passate amministrazioni, abbiamo tolto al cittadino sia le sanzioni sia gli interessi laddove tali imposizioni erano state causate dall'ente. Bisogna, inoltre, tener presente che le proposte generiche ed imprecise delle opposizioni avrebbero causato estrema difficoltà di applicazione e procurato ingiusti vantaggi a qualcuno a scapito di chi, invece, correttamente versa il dovuto».

I consiglieri dell'opposizione di centrodestra e centrosinistra avrebbero invece avanzato in merito proposte in contrasto con la legge «mentre l'ente è impegnato in un faticoso e impopolare lavoro di recupero di somme non versate». «E' di questi giorni, infatti, l'approvazione di una convenzione aggiuntiva per il recupero coattivo del tributo ICI risalente agli anni 1998/2004».

Da qui la polemica della minoranza, specie alla luce del fatto che la riscossione sia stata affidata alla "Sobarit Spa".

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 2 febbraio 2006

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Comunicato integrale dei consiglieri di minoranza

Si fa sempre più dura, sui tributi, la contrapposizione tra la minoranza e l'amministrazione

Riscossione Ici, Sobarit diffidata

Un esposto per spiegare le incongruenze delle decisioni della Giunta «Affidato senza gara il prelievo dell'Imposta comunale sugli immobili»
 

VEGLIE - «Diffidiamo la Sobarit a dare corso alla procedura per la riscossione coattiva dell'imposta comunale sugli immobili». I consiglieri di minoranza di centrosinistra, Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi, e di centrodestra, Giovanni Carlà, Valerio Armonico, Claudio Paladini, Salvatore Vetrano, hanno deciso la linea dura.

Così nei giorni scorsi hanno inviato, oltre che alla stessa Sobarit, al Garante del contribuente, al Ministero delle Finanze, all'Agenzia segretari della Puglia, al Prefetto di Lecce e all'Associazione dei consumatori, un esposto circostanziato su quanto sta accadendo a Veglie sugli accertamenti Ici e sulla relativa riscossione. Un braccio di ferro con l'amministrazione, guidata da Fernando Fai, che ha avuto il suo epilogo nel Consiglio di lunedì scorso.

«Senza alcuna legale giustificazione - spiegano i consiglieri dell' oppposizione - la Giunta Comunale ha violato il Testo unico degli enti locali e il Regolamento Generale delle entrate, e ha stabilito di affidare, anche senza alcuna gara, la riscossione coattiva dei Tributi Comunali alla Sobarit. Approvato lo schema di convenzione - è scritto nell'esposto - si è demandato al Responsabile dell'Ufficio Tributi il compito di sottoscrivere la convenzione e di approvare la minuta dei ruoli Ici per gli anni dal 1998 al 2004».

Il Regolamento generale delle entrate del Comune di Veglie, dicono i sette esponenti della minoranza, prescrive che per scegliere la forma di gestione delle entrate e delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione, anche disgiuntamente, competente è il consiglio comunale. Per questa ragione, scrivono Greco, Armonico, Carlà, Stefannizzi, Paladini, Vetrano e Aprile, «riteniamo che la delibera di Giunta riguardante la riscossione coattiva dei Tributi Comunali alla Sobarit è illegittima per incompetenza della Giunta e che, di conseguenza, è viziata anche la determina dirigenziale, perché manca una decisione di disporre la riscossione mediante ruoli da parte del Consiglio che è l'unico organo legittimato a farlo. E, riteniamo, inoltre, - continuano unanimemente i sette consiglieri - che il Funzionario responsabile del tributo non potrà apporre, legittimamente, il visto di esecutività sui ruoli di riscossione coattiva quando ritorneranno dal Centro nazionale riscossione a cui sono stati inviati».

Questi rilievi di illegittimità sono stati più volte segnalati nell'Assemblea cittadina e nelle competenti commissioni consiliari per ottenere la regolarizzazione della procedura con la revoca degli atti leggittimi. «La maggioranza, tuttavia - concludono gli esponenti dell'opposizione - non ha adottato alcun ulteriore provvedimento in proposito e ha semplicemente proposto una modifica al Regolamento Generale delle Entrate al fine di reintrodurre la riscossione coattiva mediante le procedure previste dal Decreto del presidente della Repubblica 602 del 1973; le modifiche proposte entrerebbero in vigore solo il primo gennaio 2007, quando la convenzione stipulata illegittimamente con la Sobarit il primo dicembre del 2005 sarà già scaduta».

I consiglieri della minoranza, hanno fatto notare ai diversi organi a cui hanno inviato l'esposto-diffida che «i provvedimenti con cui, la maggioranza ha affidato alla Sobarit la riscossione coatta dell'Ici per un importo di 615.618,34 euro sono illegittimi e sbagliati, con grave danno per il Comune. Chiedono, agli organi competenti un controllo, ciascuno per le sue competenze, sul comportamento illegittimo e sulle omissioni di amministratori e funzionari che hanno già prodotto un grave danno erariale al Comune e alla collettività».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di venerdì 3 febbraio 2006

Lo scontro è ancora lontano dalla conclusione

Fai: «Il caso Sobarit? Una sterile polemica»
«Un "disegno" firmato Antonio Greco»

 

VEGLIE - «Nessun atto anomalo, l'incarico alla Sobarit è perfettamente legale». E' quanto ribadisce l'intera maggioranza guidata dal sindaco Fernando Fai. «Siamo all'ennesima azione di strumentalizzazione da parte dell'opposizione di centrosinistra e di centrodestra, con a capo il professore Antonio Greco», dice il primo cittadino. E aggiunge: «Si creano continuamente ostacoli per impedire il cammino sereno dell'Amministrazione. Diffidare la Sobarit significa tutelare quei cittadini che non hanno pagato e questo è il vero danno che si arreca a tutta la comunità. Dobbiamo tener presente che se tutti i cittadini pagassero regolarmente, l'Amministrazione sarebbe in grado di ridurre la tassa della spazzatura e l'imposta comunale sugli immobili».

«Il comune ha deciso di riscuotere i tributi direttamente - dice da parte sua il consigliere Cosimo Mangia, presidente della Commissione Bilancio. Con l'apertura di due conti correnti postali (il primo per l'Ici e il secondo per la Tarsu) abbiamo escluso la gestione mediante i ruoli». Negli anni passati - dice ancora il presidente - si mandavano i ruoli esattoriali e di conseguenza si inviavano le cartelle di riscossione ai cittadini. Ora, invece, è il comune stesso ad inviare i bollettini da pagare. In passato, per quel che riguarda l'Ici, i cittadini pagavano la Sobarit la quale, poi, versava all'Ente i soldi dei contribuenti. Abbiamo deciso quindi di adottare il metodo diretto».

L'Amministrazione guidata da Fai, inviando direttamente a casa dei cittadini l'avviso di accertamento, ha previsto, oltre alla gestione ordinaria, anche la fase dell'accertamento dei tributi. «Attraverso l'accertamento abbiamo potuto rilevare - aggiunge Mangia - che più del 30 per cento dei cittadini non è in regola con i pagamenti. A questo punto il regolamento prevede l'ingiunzione fiscale oppure l'iscrizione al ruolo. In questa fase abbiamo deciso di non agire direttamente ma di rivolgerci alla Sobarit». «Bisogna tenere in considerazione che l'ingiunzione fiscale, - spiega il presidente della Commissione Bilancio - oltre a prevedere il pignoramento e l'eventuale atto di vendita del bene pignorato, comporta maggiori costi per dell'Ente e di conseguenza per contribuente. E per questa ragione non abbiamo voluto intraprendere questa strada. Quella, cioè, che in passato era stata percorsa dall'Amministrazione guidata da Antonio Greco e che si è rilevata un vero e proprio fallimento. La nostra è una riscossione diretta dei tributi, perciò abbiamo deciso di farlo per mezzo della Sobarit e il regolamento non prevede che sia l'assemblea cittadina a decidere».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 4 febbraio 2006

L'opposizione respinge tutte le accuse del sindaco Fernando Fai e rilancia

«Controlleremo il lavoro della Giunta»
«Se l'amministrazione intende eliminare questo disegno, faccia bene il suo lavoro»

 

VEGLIE - «Se la giunta Fai intende eliminare "un disegno" di controllo firmato non solo da Antonio Greco ma da tutta la minoranza unita, non ha che da rispettare, come più volte abbiamo chiesto, leggi e regolamenti». I consiglieri di centrodestra, Giovanni Carlà, Valerio Armonico, Claudio Paladini, Salvatore Vetrano e di centro sinistra, Alessandro Aprile e Fabrizio Stefanizzi, replicano alle accuse del sindaco Fernando Fai che, in sostanza, ha accusato Greco di essere una sorta di regista occulto dell'opposizione. «Ma temiamo che l'amministrazione proprio questo non voglia e non sappia fare. La coalizione guidata da Fai - continuano i consiglieri dell'opposizione - approva atti e distribuisce denaro pubblico, senza il rispetto delle regole. Il caso Sobarit è solo uno dei tanti problemi di questi dieci mesi di dannosa giunta Fai». Gli esponenti della minoranza, poi, ribadiscono che «è doveroso far pagare i cittadini evasori ma, per raggiungere questo obiettivo, è indispensabile che l'amministrazione metta in atto procedure che rispettino con rigore le regole che lo stesso Comune si è dato per combattere l'evasione». Inoltre, sottolinea la minoranza, «il consigliere di maggioranza Cosimo Mangia afferma che non è competenza del consiglio comunale acquisire una decisione in materia tributaria. Ma la procedura di riscossione diretta dei tributi è una procedura alternativa alla riscossione dei tributi mediante ruoli, con affidamento a concessionario. Basta leggere il Regolamento Generale delle Entrate. L'Amministrazione Fai e il consigliere Mangia sappiano che devono dare conto di queste illegittimità, che danneggiano il Comune, ai cittadini e alle autorità competenti». «A questa Amministrazione - puntualizza da parte sua Greco - non va giù che i consiglieri di centrodestra e di centrosinistra, uniti, svolgano con impegno il diritto e dovere di controllo della attività della maggioranza con riguardo sia agli obiettivi sia agli atti amministrativi». E conclude: «Il controllo sul rispetto delle leggi e dei regolamenti è da loro bollato come azione di strumentalizzazione e di ostacolo. Intendono far credere che la nostra azione di controllo sia di impedimento per il cammino sereno dell'Amministrazione».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di martedì 14 marzo 2006

Leggi anche:

Comunicato integrale dei consiglieri di minoranza

Interpellanza Consiliare della Minoranza

Conclusa una vicenda che ha suscitato polemiche

Riscossione Ici, il Comune revoca l'incarico alla Sobarit

 

VEGLIE - Sollevata la Sobarit dall'incarico per la riscossione dell'Ici. La riscossione continua, ma secondo la procedura prevista dal regolamento generale delle entrate.

«Con grande sorpresa - dicono i consiglieri di minoranza di centrodestra, (Valerio Armonico, Giovanni Carlà, Claudio Paladini, Salvatore Vetrano) e di centro sinistra (Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabio Stefanizzi) - il 22 febbraio scorso, il funzionario responsabile dei Tributi ha firmato e inviato al Centro nazionale concessionari e alla Sobarit di Lecce una nota in cui venivano sollevati all'impresa i ruoli Ici dal 1998 al 2004. La suddetta nota - commenta unanimemente la minoranza - spiega sinteticamente la marcia indietro dell'Amministrazione. Dalla nota si evince che il Funzionario responsabile provvederà, stante il potenziale rischio derivante dalla mancanza di specifiche norme regolamentari, ad annullare l'atto relativo all'approvazione dei ruoli. Ma la sostanza del provvedimento è che l'affidamento della riscossione coattiva alla Sobarit era illegittimo, rischioso e da annullare. Con più atti e in diverse sedi abbiamo fatto notare - aggiunge la minoranza - la illegittimità di una delibera di Giunta e di una determina dirigenziale con le quali sono stati affidati alla Sobarit di Lecce i ruoli per la riscossione coattiva dell'Ici per un importo di 615.618,34 euro».

Inoltre, i consiglieri di minoranza fanno riferimento ad un articolo apparso su La Gazzetta del Mezzogiorno del 3 febbraio scorso: «Il Sindaco Fai, sicuro di sé e seccato per una polemica sterile dichiarava: "Nessun atto anomalo, l'incarico alla Sobarit è perfettamente legale". E, nello stesso articolo, anche il consigliere Mangia, presidente della commissione Bilancio - aggiunge ancora la minoranza - dopo aver esposto parole ovvie e saccenti sull'argomento, concludeva: "La nostra è una riscossione diretta dei tributi, perciò abbiamo deciso di farlo per mezzo della Sobarit e il regolamento non prevede che sia l'assemblea cittadina a decidere"». A questo punto i sette consiglieri di opposizione chiedono le dimissioni del consigliere Mangia da presidente della Commissione Bilancio e la revoca del decreto di nomina a responsabile del Settore Tributi del funzionario «che ha gestito in modo maldestro questa delicata questione». E affermano senza mezzi termini: «E' il minimo che si può chiedere ad un Sindaco che, con leggerezza, ha fatto determinate dichiarazioni. Se tenterà di insabbiare la vicenda o continuerà, per tutelare il suo potere vacillante, a negare l'evidenza dei fatti e a scaricare anche sue precise responsabilità, saremo costretti a mettere in atto iniziative amministrativo-politiche per le sue dimissioni».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di mercoledì 15 marzo 2006

Il sindaco Fai replica ai rappresentanti dell'opposizione

«L'Ici utile a sanare il bilancio»

«Ci sono da pagare i debiti contratti dalle passate amministrazioni»

 

VEGLIE - «Occorre ricordare come l'interesse comune che un Ente pubblico deve perseguire comporta, talvolta, anche il dover ripensare alla scelta effettuata». Con queste parole, il sindaco Fernando Fai risponde ai consiglieri di minoranza di centrodestra e di centrosinistra a proposito della revoca dell'incarico alla Sobarit per la riscossione dell'Ici.

I sette consiglieri dell'opposizione, dopo la nota inviata dal funzionario al Centro nazionale concessionari e alla Sobarit di Lecce, con la quale avevano sollevato la società dalla riscossione dei ruoli Ici dal 1998 al 2004, hanno chiesto le dimissioni del consigliere Mangia da presidente della Commissione Bilancio e la revoca del decreto di nomina a responsabile del Settore Tributi del funzionario che attualmente gestisce il Settore. Il sindaco spiega che la riscossione dell'imposta sugli immobili serviva a risolvere i problemi finanziari del Comune «derivanti dalle azioni delle passate amministrazioni» e, quindi, «per ristabilire le finanze comunali». «La riscossione coatta - spiega ancora il primo cittadino - quale procedura tradizionale prevista dal legislatore, ma non prevista dalla normativa regolamentare, avrebbe permesso al Comune da un lato di riscuotere più velocemente e dall'altro di evitare tutta una serie di adempimenti e costi aggiuntivi (predisposizione ordinanze, eventuali atti di pignoramento, vendita, eccetera). Attualmente - aggiunge Fai - ci troviamo a pagare un debito fuori bilancio di oltre un milione di euro per l'appalto della nettezza urbana dell'anno 2002. E, ancora - rincara il sindaco facendo l'elenco delle situazioni anomale - 265 mila euro per occupazione illegittima di suolo pubblico da parte dell'Amministrazione comunale relativa al 1990. Ma, non finisce qui. Bisogna tener presente i 350 mila euro per il servizio rifiuti dal 1998 al 2000. Ed inoltre, per competenza di progettazione, il Comune sta subendo una procedura esecutiva di 220 mila euro relativa al 1998. Infine, risale agli Anni '90 l'importo di 170 mila euro richiesto da un noto studio legale per competenze professionali. La quasi totalità degli investimenti operati nel corso degli ultimi anni - afferma il sindaco - è stata fatta con i soldi del bilancio comunale. Le passate amministrazioni hanno pensato di contrarre mutui con gli istituti di credito, anzichè accedere ai finanziamenti regionali o statali in conto capitale».

Infine, a proposito del funzionario responsabile dei tributi chiamato in causa dalla minoranza, il sindaco Fai lo difende e dice: «Per evitare qualunque e sempre possibile conflitto sull'applicazione di una norma che avrebbe comportato comunque un allungamento dei tempi di riscossione, ha avviato il 22 febbraio scorso, il procedimento per l'annullamento del ruolo approvato, incalzando gli uffici per la predisposizione degli atti esecutivi».

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 30 marzo 2006

Nuove critiche della minoranza a Fernando Fai

E adesso sul caso Sobarit Roma chiede tutte le carte

«Ci sono da pagare i debiti contratti dalle passate amministrazioni»

 

VEGLIE - «L'Amministrazione fa marcia indietro e, ora, pur di non portare il problema in consiglio comunale continua a sbagliare». A sostenerlo sono i consiglieri di minoranza di centrodestra (Giovanni Carlà, Valerio Armonico, Claudio Paladini, Salvatore Vetrano) e di centro sinistra (Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi) in merito alla revoca dell'incarico alla Sobarit da parte del Comune.

L'intera minoranza, nel febbraio scorso, «a causa della procedura illegittima e sbagliata adottata dalla maggiranza», aveva diffidato la Sobarit a dare corso alla procedura per la riscossione coattiva dell'imposta comunale sugli immobili. «L'Amministrazione doveva recuperare 615 mila euro per evasione Ici e poteva farlo con ingiunzione fiscale o con riscossione mediante ruolo, ma a novembre il sindaco Fernando Fai e la Giunta sbagliano la procedura», commentano unanimemente dalla minoranza, «e ad oggi non è stata seguita alcuna procedura, nessuna revoca o modifica degli atti contestati». Pertanto, con una nota dei giorni scorsi, i consiglieri dell'opposizione hanno indicato «l'esistenza di eventuali irregolarità ed illegittimità nella procedura di affidamento del servizio» al Ministero dell'Economia e della Finanza, al Dipartimento per le Politiche Fiscali e all'Ufficio federalismo fiscale.

La risposta non si è fatta attendere: «I soggetti a cui la nota è indirizzata, al fine di una migliore valutazione, sono invitati a far pervenire, con la massima sollecitudine, un dettagliato rapporto sulla questione prospettata e, nel caso, quali iniziative sono state intraprese per l'eliminazione di probabili illegittimità». Ma non è tutto. La minoranza fa notare che «per rimediare all'ennesima figuraccia, il sindaco non ha saputo fare altro che sputare sul suo stesso passato», tant'è che dichiara di aver trovato il vero colpevole dell'errore: "gli amministratori del passato, che hanno saputo soltanto contrarre debiti e mutui". Ma, proprio negli anni citati (1990, 1998, 2000,2002)», gli ricordano dall'opposizione, «egli era consigliere comunale e vice-sindaco. L'ha dimenticato o non ha il coraggio di dire che non si è mai assunto responsabilità, pensando solo a trovare il modo per fare il sindaco con ogni mezzo?» I consiglieri della minoranza, rivolgendosi alle «persone per bene» della maggioranza, «che conoscono e sanno chi davvero comanda a palazzo di città», domandano loro: «Cosa hanno a che fare ancora con l'amministrazione Fai?»

di Katia Manca

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 1 aprile 2006

Il sindaco Fernando Fai replica alle nuove critiche dei gruppi di opposizione

«Accuse inqualificabili»

Ancora scontro sulla revoca dell'incarico alla Sobarit

 

VEGLIE - «E' inqualificabile il comportamento di una minoranza che non ha altro scopo se non quello di infangare chi vuole agire per gli interessi della comunità». Giunge immediata la replica della maggioranza ai consiglieri dell'opposizione in merito alla revoca dell'incarico alla Sobarit per la riscossione dell'Ici. «E' grave appellarsi alle persone per bene di una Amministrazione, con ciò facendo intendere in maniera esplicita che la maggior parte non lo sono - dicono unanimemente dalla maggioranza. Chi sono le persone per bene? E le altre cosa sono?»

Il sindaco Fernando Fai si sofferma a chiarire la questione della riscossione coattiva. «Il concessionario è obbligato ad effettuare la riscossione coattiva anche se l'Ente pubblico ha scelto di gestire direttamente la riscossione spontanea delle proprie entrate. Lo ha ribadito appena il 20 marzo scorso l'Agenzia delle Entrate con la risoluzione 42/E adottata d'intesa con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, il Dipartimento delle politiche fiscali e l' Ufficio del federalismo il 20 Marzo 2006». Fai poi ricorda che «nella nota, del Dipartimento per le politiche fiscali, si richiamano i Concessionari all'osservanza dell'obbligo di svolgere anche la sola riscossione coattiva, a prescindere dalla scelta compiuta dell'Ente pubblico. Questo significa - continua il sindaco - che la minoranza non aveva e non ha il potere di diffidare nessuno e che la nota pervenuta, alla quald si è data risposta, era un atto dovuto in conseguenza dell'esposto presentato. L'Ufficio Tributi ha ritenuto, nell'ambito della autonomia gestionale ed in conseguenza anche della bagarre politica su una questione delicata che incide finanziariamente sulle casse comunali, di evitare ogni possibile rischio di contenzioso e procedere secondo ingiunzione fiscale (con aggravio possibile di costi e procedure)». Inoltre, il sindaco fa notare ai consiglieri di minoranza che «l'indebitamento trovato è enorme, pari a circa 21 miliardi delle vecchie lire. Non posso essere il solo a rimarcare quanto già detto circa l'assoluta incapacità nel passato di gestire in maniera diligente una cittadina. Vi sono decine di migliaia di euro per consulenze legali mai regolarizzate e per le quali oggi i professionisti chiedono il conto. Di fronte a questa realtà - conclude Fai - come può questa Amministrazione accettare consigli da chi ha come obiettivo quello di distruggere ciò che di buono si vuole fare?»

di Katia Manca

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