Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del
Mezzogiorno di Sabato 6 Settembre 2003
dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 6/09/03
Gli operai della "Panarese"
occupano la Provincia e slitta l'apertura delle buste
Il Tar rigetta la
richiesta di sospensiva
Sì ai lavori per la tangenziale
VEGLIE
- Doppio scossone nella vicenda relativa alla circonvallazione
del Nord Salento che passa anche da Veglie. Primo: ieri il Tar ha
rigettato la richiesta di sospensiva dei lavori avanzata dalla ditta
Panarese, titolare della cava. Secondo: l'occupazione di Palazzo dei
Celestini da parte degli operai ha fatto slittare l'apertura delle buste
per la gara d'appalto. Insomma, una mattina di quelle che segnano una
vicenda sempre più intricata.
Il "verdetto" dei giudici amministrativi di Lecce è arrivato nella
mattinata. Un "no" secco a chi aveva chiesto il blocco dei lavori ormai
giunti a due passi dalla cava dei Panarese. Un "verdetto" che, almeno
dal punto di vista giudiziario, taglierebbe la "testa al toro".
Le stesse ore in cui, presso le sale della provincia di Lecce, è stata
bloccata l'apertura delle buste per l'affidamento dell'appalto che
sancirà definitivamente la realizzazione del ponte a completamento della
bretella e che passerà sulla cava d'estrazione attiva dell'impresa
Panarese di Veglie.
I dipendenti della ditta, cioè i 15 già licenziati a causa della
conseguente riduzione dell'attività lavorativa nella cava attualmente in
cassa integrazione e gli altri colleghi a dar loro manforte, hanno
tentato l'occupazione di Palazzo dei Celestini. Risultato, quanto mai
inaspettato.
In seguito ai disordini infatti, l'apertura delle buste è stata rinviata
al prossimo 11 settembre. Ma la protesta degli operai si è spostata poco
dopo nel parco delle Rimembranze, a Veglie, dove ha sede il municipio e
si è protratta fino alle 14.30 richiedendo anche l'intervento delle
forze dell'ordine.
Le maestranze temono per il loro futuro occupazionale tanto più che i
fratelli Panarese, titolari della ditta per l'estrazione nella cava,
hanno annunciato che altre tre unità saranno licenziate a breve. Un atto
estremo dovuto, quello degli imprenditori che, unitamente alle
rappresentanze sindacali ed agli amministratori locali, avevano chiesto
un tavolo di concertazione con gli organi provinciali interessati, al
fine di valutare una deviazione del percorso della circonvallazione che
mettesse d'accordo tutte le parti in causa.
Ma la risposta è stata una e chiara: il viadotto si farà. Per la ditta
di Veglie, all'orizzonte, c'è soltanto un risarcimento da parte della
Provincia di Lecce. Un risarcimento che, da quello che dicono in
azienda, non è ancora noto nel suo complessivo ammontare che, comunque,
dovrebbe essere ingente. Ancora riserbo sul placet degli imprenditori.
Nella serata di ieri, intanto, poco dopo le 20, l'aula consiliare del
comune di Veglie ha ospitato una riunione dei capigruppo al fine di
valutare la situazione. Previsto per oggi un consiglio comunale in
seduta straordinaria monotematica.
di Fabiana Pacella
da La
Gazzetta del Mezzogiorno del 6/09/03
Il Tribunale amministrativo
regionale ha respinto il ricorso promosso dalla ditta Panarese
Dal Tar via libera
al ponte
Ieri, in Provincia, la
protesta degli operai dell'azienda
VEGLIE
- Il Tar di Lecce dà il via libera al ponte che attraverserà la
cava Panarese. Giovedì mattina, infatti, il Tribunale amministrativo non
ha concesso la sospensiva al ricorso promosso dall'azienda con il quale
si cercava di bloccare il decreto di esproprio del tratto di cava e la
dichiarazione di pubblica utilità del provvedimento. Ora bisognerà
attendere per verificare se il provvedimento del Tar è motivato, oppure
se bisognerà attendere la discussione di merito. Questa decisione arriva
dopo altre due emesse dal Consiglio di Stato nei giorni scorsi. Anche in
queste occasioni non è stata concessa la sospensiva dei provvedimenti
presi finora dall'amministrazione provinciale.
Ieri, intanto, a Palazzo dei Celestini si sarebbero dovute aprire le
buste delle offerte per appaltare i lavori di costruzione del ponte.
Operazione che non è stata fatta per aspettare la decisione del Tar sul
ricorso promosso dalla ditta Panarese. Fuori dagli uffci, inoltre, si è
svolto un sit-in di protesta degli operai dell'azienda che chiedono la
sospensione dei lavori del ponte, perchè temono che con l'esproprio di
una parte della cava, quella dove passerà il ponte, possa essere in
pericolo il loro posto di lavoro. Circostanza, questa, esclusa dopo un
incontro in Prefettura all'inizio dell'estate. L'associazione delle
piccole imprese, che ha sempre sostenuto la ditta Panarese, ha firmato
un manifesto dal titolo «Il ponte della vergogna sulla cava Panarese».
In questo manifesto sono disegnati due tracciati, quello deciso dalla
Provincia, cioè la costruzione del ponte, per completare la
circonvallazione di cui si dice «che fa spendere milioni per il ponte e
brucia la cava e l'occupazione; e quello proposto dalla stessa ditta
Panarese che aggirerebbe la cava e che, secondo l'Api, è «razionale e
consentirebbe di salvare la cava e di costruire la cinconvallazione
senza sovraccosti». Il manifesto si chiude con un interrogativo rivolto
al presidente Lorenzo Ria: «Perchè ti ostini tanto?». Comunque sia, la
gara d'appalto dei lavori per il ponte, salvo sorprese, dovrebbe
svolgersi regolarmente la settimana prossima.
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articoli sull'argomento
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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Domenica 7 Settembre 2003
La "vertenza Panarese"
Cava, incontro col
prefetto
VEGLIE
- Diciannove ore di assemblea permanente, disordini, e
contestazioni, momenti di forte tensione con le forze dell'ordine fino
ad un incontro, decisivo, - almeno per il momento - col prefetto di
Lecce Gianfranco Casilli che segna in definitiva un seppur breve
time-break. Una pausa solo formale di pochi giorni per la vertenza
Panarese, vicenda che tiene banco a Veglie ormai da più di tre
mesi.
Venerdì scorso
l'apertura delle otto buste per l'affidamento della gara d'appalto
per la tangenziale, a Palazzo Celestini. Bloccata. Per vizi
formali nelle procedure, pare. O forse per la manifestazione di protesta
organizzata in concomitanza davanti alla sede della Provincia dalle
maestranze coinvolte nella vicenda e che ha richiesto l'intervento della
Digos. Poi la rimostranza si è spostata Veglie, a Palazzo di
città. «Non è stata occupazione ma assemblea permanente», dicono gli
operai. Chiamati all'appello gli amministratori di Veglie, imprenditori
e personale hanno chiesto solidarietà e collaborazione, fattiva. E così
poco prima delle 21, la maggioranza si è riunita. Poco prima dell'una il
documento ufficiale: i consiglieri di maggioranza decidono di rivolgersi
al prefetto «affinché intervenga presso la Provincia per sospendere a
tempo indeterminato la gara per l'affidamento dei lavori». Ieri mattina
a mezzogiorno il sit-in in Prefettura. Casilli ha chiesto la
convocazione di un consiglio comunale monotematico in seduta
straordinaria cui seguirà un incontro con i vertici della Provincia.
Dopo le 15 così i lavoratori hanno liberato il Comune.
di F.P.
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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del
Mezzogiorno di Martedì 9 Settembre 2003
dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 9/09/03
Circonvallazione:
l'opposizione contro il sindaco
VEGLIE
- Non si placano le polemiche e questa volta la parola passa
alle opposizioni. «Sì alla circonvallazione del Nord Salento e "no"
all'attuale amministrazione di Veglie che ha saputo soltanto ricorrere
alla magistratura per fermare un'opera necessaria»: è questo il senso
del messaggio dei consiglieri comunali di minoranza dopo che le ultime
vicende legate alla cava dei fratelli Panarese con tanto di
licenziamenti e di pronunciamenti del Tar a favore della
Provincia.
Lo scrivono in una
nota i consiglieri e poi aggiungono: «Il Consiglio Comunale di Veglie si
è espresso, poco più di un mese fa, subito dopo il loro primo annuncio,
sui licenziamenti da parte della ditta Panarese e, nel frattempo, altri
fatti hanno reo più chiara la vicenda del completamento della
circonvallazione di Veglie, dopo gli ennesimi, ricorsi della ditta
Panarese».
E' il punto di
partenza per ribadire, come dicono i consiglieri dell'opposizione, «che
l'iter amministrativo seguito dalla Provincia di Lecce e dal Comune di
Veglie per la realizzazione della circonvallazione è regolare e
legittimo con pieno sostegno alla Provincia e appoggio incondizionato al
presidente Ria che, pur in presenza di insistite faziosità e insulti,
non ha ceduto alla facile tentazione di abbandonare a se stessa un'opera
importante per il Nord Salento». Poi la stoccata finale «con una presa
di distanza da una maggioranza di centrodestra del Comune che per tre
anni non ha saputo affrontare il problema affidando alla magistratura
ogni valutazione e che a Lecce afferma di volere il completamento della
circonvallazione e a Veglie sostiene il contrario».
da La
Gazzetta del Mezzogiorno del 9/09/03
L' opposizione sul
completamento della circonvallazione
«Solidarietà al
Presidente Ria»
«L'assessore Cascione si
preoccupa solo della vertenza Panarese»
VEGLIE
- «Pieno sostegno all'operato della Provincia e appoggio incondizionato
al Presidente Lorenzo Ria che, pur in presenza di insite faziosità e
insulti, non ha ceduto alla facile tentazione di abbandonare a se stessa
un'opera importante per il Nord Salento». L'attestato di solidarietà
viene dai consiglieri comunali di opposizione, Alessandro Aprile, Mario
Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cutrino, Fernando Fai, Antonio Greco,
Giovanni Parente e Oronzo Sabato, e riguarda il completamento della
circonvallazione.
Com'è noto, nonostante i pronunciamenti del Tar di Lecce e del Consiglio
di Stato, la ditta Panarese, proprietaria della cava su cui dovrà
passare il ponte che completerà il tracciato della strada, continua a
sostenere l'irregolarità del tracciato e a minacciare licenziamenti nel
caso in cui l'opera dovesse essere realizzata. A questo proposito va
detto che l'ufficio minerario della Regione Puglia ha già dichiarato con
una nota del 24 luglio che il tratto di cava in questione è già stato
per la maggior parte coltivato e che è rimasta solo una parte residua.
Per questa ragione, «ai lavoratori della ditta Panarese - dicono gli
otto esponenti dell'opposizione - va il nostro sostegno con l'auspicio
che quanti si rivolgeranno alla Magistratura del Lavoro vedano accolte
le loro giuste ragioni». Inoltre l'opposizione intende prendere le
distanze dalla maggioranza di centrodestra «che per tre anni ha voluto
affidare alla magistratura ogni valutazione su di esso e che a Lecce
afferma di volere il completamento della circonvallazione e a Veglie
sostiene il contrario». Infine, i consiglieri di opposizione si
scagliano contro l'assessore Cascione che qualche giorno fa, alla
vigilia dell'apertura delle buste per l'appalto dei lavori, ha inviato
un'esposto alla magistratura. «Dicono basta a questa sceneggiata -
affermano e all'assessore alle Attività produttive, che non sappiamo con
quanta sintonia con il sindaco e il suo vice ha operato per rinfocolare
populisticamente questa vicenda, e vogliamo ricordare - concludono - che
sono esistite ed esistono altre realtà gravissime di licenziamento e
crisi economiche, di cui in tre anni si è disinteressato, sicchè non si
capisce il perchè si è concentrato solo ed esclusivamente sulla vicenda
Panarese»
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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia e da La Gazzetta del
Mezzogiorno di Giovedì 11 Settembre 2003
dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 11/09/03
Ore decisive per la
vertenza alla Panarese
VEGLIE
- Vertenza Panarese al giro di boa. Formalmente almeno, visto
che stamane presso gli uffici della Provincia di Lecce saranno aperte le
otto buste presentate da altrettante ditte per 1'affidamento dei lavori
di costruzione del ponte che completerà la circumvallazione del nord
Salento passando sulla cava attiva dell'impresa dei fratelli Panarese.
Mesi di lotte sindacali, assemblee permanenti dei dipendenti della ditta
vegliese minacciati di licenziamento, occupazione e disordini, ricorsi e
polemiche; manifesti e sit-in non sono serviti a cambiare il percorso
della vicenda. Neanche quello che si preannunciava decisivo, ovvero il
summit tenutosi ieri mattina in Prefettura che ha riunito rappresentanti
della Provincia di Lecce e amministratori di Veglie ma anche
rappresentanze sindacali a far le veci dei lavoratori e titolari della
cava.
Il Tar del resto aveva delineato i profili delle battute finali della
questione, deliberando la piena legittimità dell'opera quanto mai utile
all'intera comunità con un colpo di coda che aveva ulteriormente scosso
equilibri già precari. E uno. Il viadotto «non è un capriccio - tuonano
da Palazzo dei Celestini - bensì una struttura necessaria per il paese».
'E due. «Non entriamo nel merito della questione - commenta Raffaele
Romano della Finlea - noi abbiamo a cuore il futuro occupazionale dei
lavoratori e per quello ci batteremo certi che l'impresa Panarese possa
comunque assorbire quelle unità». E tre. L'Amministrazione di Veglie ha
condotto la sua battaglia, imprenditori e operai pure. Si depongono le
armi, dunque? Tutt'altro, si affilano proprio a partire da adesso.
Questa l'unica certezza che trapela in via ufficiosa, minacciosa e
decisa come una lama a, da Palazzo di Città.
di Fabiana Pacella
da La
Gazzetta del Mezzogiorno del 11/09/03
Palazzo dei Celestini
è determinato a completare la strada, nonostante le resistenze della
ditta Panarese
Il ponte sulla
cava si farà, oggi l'appalto dei lavori
«La circonvallazione non
è un capriccio, ma un'opera utile alla città e non danneggia i
lavoratori»
VEGLIE
- La Provincia è determinata a porre fine alla questione della
costruzione del ponte sulla cava. Oggi procederà all'affidamento dei
lavori per la realizzazione dell'opera che servirà a completare il
tragitto della circonvallazione. E alla ditta Panarese, che ha promosso
il nuovo recente ricorso rigettato dal Tar, non risparmia durissime
accuse.
«La circonvallazione - spiega la Provincia in un documento - è interesse
primario di Veglie. Non è figlia di un capriccio, ma è un'opera resa
necessaria dall'invivibilità di tutto il centro cittadino a causa
dell'altissimo numero di veicoli, soprattutto di grosso volume, che lo
attraversano quotidianamente in assenza di un percorso alternativo.
Essa, parzialmente realizzata, non è stata a tutt'oggi completata a
causa delle resistenze giudiziarie della ditta Panarese, proprietaria di
una cava parzialmente investita dal suo tracciato. Per prima cosa -
continua il documento - va posta la questione della slealtà della ditta
Panarese, la quale ha partecipato come concorrente alla gara originaria
di appalto dei lavori della circonvallazione, impegnandosi a realizzarne
integralmente il progetto. Inoltre, passando agli aspetti di legittimità
degli atti e di regolarità delle procedure, diversi tribunali hanno
ritenuto infondati i ricorsi presentati dalla stessa ditta».
La Provincia sostiene che durante le fasi giudiziarie «la prosecuzione
della coltivazione della cava da parte della ditta Panarese, ha
determinato l'alterazione dello stato dei luoghi. E nella nota viene poi
affermato che «nel corso degli anni, d'intesa anche con il Comune di
Veglie, sono stati ricercati percorsi alternativi che risolvessero i
problemi della città alleggerendo gli oneri della ditta Panarese.
Nell'impossibilità di alternative, tutte legate ad una variante
urbanistica mai adottata dal Comune di Veglie, la Provincia ha dovuto
confermare la realizzazione del progetto originario attraverso il
superamento della cava con un viadotto. Sul progetto dei lavori che sta
per essere appaltato, la ditta Panarese ha proposto un ennesimo ricorso
che il Tar ha nuovamente rigettato».
Secondo la Provincia «la ditta Panarese, coprendosi col presunto
interesse dei propri dipendenti a conservare il posto di lavoro, intende
imporre una pretesa e un privilegio che sono in contrasto totale, contro
ogni norma di diritto e contro gli interessi della città»,
Palazzo dei Celestini, inoltre, ricordando che il competente ufficio ha
rilevato che nella cava in questione, nella parte interessata dai lavori
della circonvallazione, «non sono prevedibili più di tre mesi di
attività estrattiva», conclude il documento affermando di essere
convinta «che l'opera non danneggia in modo significativo gli interessi
dei lavoratori della cava».
Sulla vicenda, intanto, si registrano altri due documenti. Il primo,
sottoscritto da Lino Rollo del Comitato pro-circonvallazione, esprime
«vivo e completo sostegno all'operato della Provincia e del suo
presidente Lorenzo Ria circa la necessità di un rapido completamento
dell'opera». Anche il secondo, diffuso dai locali gruppi politici dei Ds,
di Rc e di "Insieme per Veglie", è per il completamento della
circonvallazione. In quest'ultimo documento viene affermato, dopo aver
espresso sostegno agli operai licenziati dall'impresa Panarese, che «la
costruzione del ponte non impedisce l'attività estrattiva della cava» e
che «si sta creando in maniera strumentale un allarmismo sociale per
impedire la realizzazione di un'opera pubblica utile per il paese e per
chiedere un indennizzo miliardario alla Provincia».
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articoli sull'argomento
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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 12
Settembre 2003
Appaltati i
lavori, il ponte si farà
VEGLIE
- Aggiudicata la gara per la costruzione del ponte sulla cava. I
lavori, che consentiranno l'ultimazione della circonvallazione, saranno
realizzati dall'impresa "De Luca Vincenzo" di Lecce, vincitrice fra otto
concorrenti. L'offerta è stata del 7,974 per cento di ribasso
sull'importo generale del progetto. Complessivamente, dunque, l'opera
costerà 1.698.671,39 euro, compreso iva.
Il ponte, progettato dall'Ufficio tecnico della Provincia, avrà una
lunghezza di circa 157 metri e un'altezza di 25. Completamente
realizzato in acciaio e calcestruzzo, avrà tre campate con quattro
appoggi (due laterali posizionati nel punto non scavato della cava e due
intermedi su pile con sezioni di 3,80 metri). La struttura è "iperstatica"
con "impalcato a trave continua". Questo accorgimento tecnico è stato
adottato per tenere conto di sollecitazioni e vibrazioni dirette e
indirette. Le fondazioni su cui sorgeranno le due pile intermedie
avranno una dimensione di dieci metri per dieci. L'impresa
aggiudicataria potrà avviare l'opera fra circa sessanta giorni, cioè
dopo l'espletamento dell'iter burocratico necessario prima della
consegna dei lavori. Successivamente ci sarà un anno di tempo per la
realizzazione completa del ponte.
Dopo una lunga e tormentata vicenda, dunque, la questione è giunta ad
una svolta. La circonvallazione sarà ultimata scavalcando con un
viadotto la cava, ma le polemiche che ne sono scaturite non sembrano
destinate ad esaurirsi. Dopo le note vicende e i vari ricorsi
giudiziari, rimangono in piedi, infatti, i contrasti fra la Provincia e
la ditta Panarese (proprietaria della cava), la vertenza degli operai
licenziati e la definizione del risarcimento da corrispondere per
l'esproprio della cava.
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articoli sull'argomento
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Manifesto degli operai della "Cava Panarese"
affisso il 23 settembre 2003
Noi operai della
"Cava Panarese"
Noi sottoscritti, visti gli
ultimi sviluppi della vertenza, visto che a destra e a manca si spendono
parole da parte di chi falsamente si preoccupa della nostra difesa e di
quello che chiamano "pubblico interesse" , quasi sempre per nascondere
il loro piccolo personale o l'invidia meschina di chi non potendo
arrivare all'uva dice che è "tifara" , VOGLIAMO PRECISARE, nei confronti
della QUALITA' e del MERITO, davanti alle nostre famiglie, ai parenti,
agli amici e alla cittadinanza tutta, la verità dei fatti:
-
L'azienda PANARESE non ha
mai manovrato e ricattato gli operai. Al contrario, fin dal primo
momento, i dodici di noi immediatamente interessati dalla riduzione del
lavoro, sono stati garantiti dalla cassa integrazione e nell'insieme noi
tutti veniamo, da sempre, trattati non come forza-lavoro da sfruttare,
ma come collaboratori dell'impresa, ricevendo tutto quanto stabilito
dalle leggi, norme contrattuali ed oltre.
-
Questi che
agitano sigle e bandiere gloriose e rispettabili, di cui si sono
appropriate non si sa per quali meriti nascosti, MAI, a nostra memoria,
si sono preoccupati delle condizioni di altri lavoratori di Veglie e
zone vicinali, mal pagati e mal garantiti socialmente.
-
Noi ci
siamo battuti per salvare la CAVA e lo abbiamo fatto per noi stessi e
per i posti di lavoro che potevano nascere ancora, perché senza il
"capriccio" di qualcuno la cava poteva crescere e progredire per molti
altri anni.
-
Persone
senza vergogna prima hanno fatto di tutto per spingere la Provincia a
costruire il ponte sulla cava e oggi, compiuto il delitto, accusano la "PANARESE"
di ricercare un risarcimento, al pari di uno che ti investe e ti spezza
una gamba e poi ti deride perché ti lamenti del dolore e dice che lo fai
solo per fregare l'Assicurazione.
-
Questi
signori che pensano che i licenziamenti siano una forzatura, nel loro
manifesto si sono dimenticati di spiegare perché si stanno spendendo 4
miliardi di lire, più altri miliardi per il risarcimento, soldi di tutta
la comunità, quando con 400 milioni si salvava la cava e si terminava la
circonvallazione, ma si sa adesso i ponti in ferro sono di moda.
-
Veglie sa
chi sono i responsabili di tutto questo per aver fatto o per non aver
fatto, per aver fomentato e per essersi girati dall'altra parte a non
vedere; e noi faremo in modo che nulla sia dimenticato perché Veglie
possa essere governata da persone perbene.
GLI OPERAI DELLA "CAVA PANARESE"
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