Uno stage di fine anno alla Materna
VEGLIE - Si conclude oggi nell'atrio della scuola materna con una cerimonia in grande stile il progetto «Musica in movimento» di Francesca Sgobio. L'edizione di quest'anno ha coinvolto di bambini della scuola materna del secondo circolo che frequentano il primo anno che hanno partecipato al corso di «Esplorazione motoria e gioco corporeo Oplà, noi giochiamo a scuola» tenuta da Paia Ibra con la consulenza, appunto della professoressa Sgobio. La giornata inizierà alle 16,30 con il saluto d'accoglienza fatto dai bimbi ai genitori che siederanno con loro tra i materassi colorati. Si tratta di un gioco corporeo fantasioso e coinvolgente strutturato dall'esperienza e realizzato grazie alla preziosa partecipazione delle maestre del primo anno della Materna, che durante gli incontri hanno condotto una ricerca azione sul movimento corporeo degli allievi, con diari di lavoro accurati e eseguendo loro stesse capriole e salti insieme ai piccoli. «Oplà, noi giochiamo a scuola», infatti, grande spazio nella scuola dell'Infanzia al gioco corporeo che esplora e accoglie il movimento dei bimbi nella sua forma piena e più ricca: dal gioco libero alla manipolazione, al canto alla drammatizzazione motoria, dal silenzio per l'ascolto di una fiaba, alla costruzione di percorsi fantastici. Alla fine i piccoli riceveranno una medaglia che ricorderà il loro impegno.
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CHIUDE
«OPLA', NOI GIOCHIAMO A SCUOLA» VEGLIE - Con la fiaba «Pierino e il lupo» si gioca a scuola in libertà. Questo il quadretto che i bambini di 4 anni della scuola dell'infanzia di via Della Pace metteranno in scena: scatoloni, teli e tovaglie diventano case, staccionate e stagni e costituiscono l'ambientazione del percorso di «gioco corporeo» e «gioco teatro» nel quale i bimbi saranno coinvolti tra salti, capriole e personificazioni di gatti, uccellini, del lupo, del nonno e del cacciatore, personaggi della fiaba musicale «Pierino e il lupo» di Sergeji Prokofiev, narrata dalla voce registrata di Roberto Benigni, che farà da sottofondo. La rappresentazione conclude il percorso «Oplà, noi giochiamo a scuola», un progetto di gioco teatro ed esplorazione motoria per gli alunni del secondo anno delle scuole materne. L'iniziativa si inserisce nel progetto scolastico più ampio dal titolo «Musica in movimento» realizzato per Paia Ibra dalla pedagogista e allenatrice Fita Coni Francesca Sgobio. Oggi pomeriggio, alle 16.30, nell'atrio della scuola materna del II circolo in via Della Pace, si svolgerà la festa conclusiva che vedrà non solo la dimostrazione del lavoro svolto da parte dei bambini ma anche una diretta interazione tra genitori e figli che si ritroveranno a giocare insieme. di a.c.p. |
«Campioni per gioco» dimostrazione finale VEGLIE - Con il saluto del Taekwondo i bambini diventano «Campioni per gioco». Si conclude con la dimostrazione finale l'edizione 2004-2005 del corso di Esplorazione motoria, gioco corporeo e giocò sport «Oplà, noi giochiamo a Scuola». L'attività, inserita nell'ambito del progetto «Musica in movimento», ha coinvolto tutti i bambini della categorie Cuccioli (non federale) e Novizi (Fita Coni) della scuola materna del 2 Circolo di Veglie. Per il terzo anno, regista dell'iniziativa è Francesca Sgobio, pedagogista e insegnante tecnico della Federazione Italiana Taekwondo, che ha realizzato il progetto insieme alle maestre, ai collaboratori e alla presenza del dirigente scolastico e dei genitori dei bimbi.
La manifestazione
si svolgerà oggi, alle. ore 17, nel palazzetto dello Sport di Veglie. Si
inizierà con il saluto d'accoglienza preso dal Taekwondo e fatto dai
bimbi ai genitori, si passerà poi alla dimostrazione del lavoro motorio
imparato dai piccoli e al coinvolgimento dei genitori nelle esibizioni
dei figli. I bambini dell'ultimo anno così concluderanno il percorso di
gioco corporeo attraverso l'entrata gioiosa e divertente nel mondo dello
sport, che si è sviluppato per l'intero anno scolastico, con la
conquista del terzo brevetto, quello di Aquila, dopo l'Orso e la Rana
ottenuti nei «Avvicinare i bambini allo sport è necessario all'armonico sviluppo delle loro giovani vite - dice l'esperta - e cominciare da piccolissimi deve essere un gioco coinvolgente e motivante. La tecnica sportiva, la specializzazione e la finalizzazione arrivano in un secondo momento, qualsiasi sia lo sport scelto, se il terreno di base è stato preparato dalla gioia dello stare insieme e di imparare». di a.c.p. |