Non si abbassa la guardia sulla
realizzazione dell'opificio Oil Salento nel parco del Negroamaro La richiesta di «Ambiente sano» è stata già inviata al sindaco Fernando Fai VEGLIE - Sul sansificio della Oil Salento, i cittadini chiedono la convocazione di un consiglio comunale aperto. L'iniziativa popolare, indirizzata al primo cittadino Fernando Fai, è stata inoltrata venerdì scorso dal comitato "Ambiente Sano", «affinchè l'intera amministrazione possa finalmente esprimersi sull' impianto di contrada La Casa». Gli stessi consiglieri di minoranza, durante l'ultimo consiglio comunale, con all'ordine del giorno tre problemi di ordinaria amministrazione, hanno chiesto al sindaco e alla maggioranza di prendere nella sede consiliare una chiara posizione politica a riguardo, denunciando anche lo stesso sindaco, Giunta e consiglio comunale per «non aver prodotto ancora un solo atto politico sulla vicenda; un silenzio ufficiale questo della maggioranza Fai che consente di sostenere tutto e il contrario di tutto». Ma se il sindaco alla minoranza non risponde, i cittadini di certo sulla questione non ci stanno ad abbassare la guardia, specialmente dopo la manifestazione anti sansificio del 28 settembre scorso, a cui hanno aderito 22 associazioni vegliesi, 15 associazioni della Provincia, tra cui il Wwf, i partiti politici di destra e di sinistra non solo della cittadina. Inoltre, alla presenza di una piazza gremita di cittadini, sono intervenuti sul palco esponenti politici provinciali e regionali, i sindaci del comprensorio, la Lega contro i Tumori di Lecce, Legambiente e il gruppo reggae Salentino dei Sud Sound System. «Ma la sensibilità sull'argomento continua ad allargarsi, - dice Serena Saponaro, coordinatrice del Comitato - infatti, a distanza di pochi giorni dalla manifestazione, anche il Consiglio di Novoli ha deliberato un secco no all'impianto e il Comune di Carmiano inizia a mobilitarsi in tal senso». Intanto, sull'impianto della Oil è prevista per il 16 ottobre prossimo la Conferenza dei Servizi alla Provincia, ma il comitato ha già dichiarato che presenterà richiesta al fine di partecipare alla Conferenza ed organizzerà, se necessario, un sit-in di protesta dinanzi al Palazzo dei Celestini, «perché in qualunque modo deve essere scongiurato il lasciapassare all'impianto senza la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) sullo stesso». Tutto ciò, mentre sono pendenti, presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, i tre ricorsi presentati contro le autorizzazioni rilasciate dal Comune di Veglie, proposti dai sindaci del circondario, dall'Associazione degli Agriturismi e da quasi 200 privati. Katia Manca |
Sotto accusa l'atteggiamento assunto
dalla Provincia di Lecce VEGLIE - «Sul sansifìcio, c'è grande preoccupazione fra i cittadini del Nord-Salento per il loro territorio e per la loro salute, a cui né l'amministrazione di Veglie ne l'assessorato all'Ambiente della Provincia di Lecce sembrano prestare sufficiente attenzione». Con una lettera bipartisan, indirizzata al ministro Raffaele Fitto, al sottosegretario Alfredo Mantovano, al senatore Alberto Maritati e all'onorevole Lorenzo Ria, la minoranza di centro sinistra e di centro destra richiama tutti alle proprie responsabilità.
«Oltre il Comune, - dichiara la
minoranza - che con le sue discusse autorizzazioni ha consentito alla
ditta di completare L'impianto nel Parco del Negroamaro, sembra che
anche la Provincia stia facendo di tutto per dar la possibilità alla Oil
Salento di avviare l'attività quanti prima. L'assessore provinciale
all'ambiente Gianni Scognamillo - dice la minoranza - prima sostiene che
sull'opificio bisogna avviare la procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale (Via) con costi a carico della Provincia per la immissione
dei fumi in atmosfera, poi però convoca in tutta fretta, senza la
previsione della Via, la conferenza dei servizi per giovedì 16 ottobre,
escludendo dalla conferenza quasi tutti i sindaci (eccetto Veglie e San
Pancrazio), le associazioni ambientaliste e tanti altri portatori di
interessi diffusi. E' possibile spiegare la fretta della Provincia, nel
fissare la conferenza dei servizi, con la convinzione dell'assessore che
i gravi profili di eventuale illegittimità degli aspetti urbanistici
della vicenda, per i quali sono pendenti presso il Tar di Lecce tre
ricorsi amministrativi, non debbano interessare per nulla la Provincia
di Lecce. Ma su questo non possiamo essere d'accordo perché, pur nella
distinzione (non separazione) delle competenze, devono essere risolti
prima i tanti problemi urbanistici e poi fugati i dubbi sulle
autorizzazioni edilizie. Poi, eventualmente,si può procedere con le
autorizzazioni di immissione dei fumi in atmosfera. Inoltre, nessuna
attenzione è stata posta ai motivi per cui il 28 settembre scorso, nella
cittadina, più di 2000 persone, insieme ai sindaci del circondario hanno
detto "no al sansificio". Fai e compagni - conclude la minoranza -
sembrano sottovalutare il rischio che siano sempre i cittadini
incolpevoli a dover pagare i danni di questa vicenda. Appare
all'orizzonte, oltre al disastro ambientale, anche un disastro
amministrativo, per un già annunciato contenzioso con la Oil Salente,
che potrebbe affossare il presente e il futuro del Comune». Katia Manca |
L'iniziativa delle amministrazioni
potrebbe arrivare prima della conferenza dei servizi SALICE - Il ricorso dei comuni di Salice, Guagnano, San Pancrazio, Sandonaci per dire no al sansificio di Veglie è ormai alle porte. Potrebbe arrivare prima della conferenza dei servizi sul tema convocata il 16 ottobre prossimo in Provincia: proprio l'ente di Palazzo dei Celestini, ricordiamo, ha ottenuto dalla Oil Salento la riduzione della capacità dell'impianto contestato, portandolo alla sola produzione di nocciolino di sansa; secondo l'impresa ciò dovrebbe portare la Provincia a non effettuare più la valutazione d'impatto ambientale.Ma proprio a questo fanno appello gli amministratori e i sottoscrittori del fronte del no. «I sindaci che hanno proposto ricorso al Tar - sono le parole del primo cittadino di Salice e consigliere provinciale Donato De Mitri - chiederanno nelle prossime ore con una lettera un impegno ufficiale all'amministrazione provinciale affinchè, a prescindere dalla portata dell'impianto di contrada "la casa", effettui comunque facoltativamente la Via». Al di là quindi della viva speranza di ottenere l'annullamento del permesso di costruire rilasciato dal Comune di Veglie «ritengo che un progetto di tali dimensioni - continua De Mitri - debba vedere coinvolte tutte le amministrazioni dei comuni limitrofi, la cittadinanza e le associazioni rappresentative, inoltre solo dopo gli approfondimenti necessari si dovrebbe poter parlare di realizzazione di un impianto del genere». Ed ancora il sindaco sottolinea che «nella zona interessata insistono vari agriturismi che garantiscono lavoro a decine di persone e che subirebbero le conseguenze negative del sansificio, quindi nelle valutazioni che l'amministrazione vegliese dovrebbe fare si dovrebbe tener conto dei vari interessi che vi sono nel nostro territorio perché penso che questi ultimi prevalgono sulla realizzazione dell' impianto». Fabiana Pacella |
Il primo cittadino sollecita la
valutazione di impatto ambientale promessa dalla Provincia ma non ancora
avviata VEGLIE - Da accusato ad accusatore. Il sindaco di Veglie, Fernando Fai, passa al contrattacco sull'entrata in funzione del sansificio. E mette in mora la Provincia di Lecce che, dopo le rassicurazioni circa l'avvio delle procedure per la Valutazione di impatto ambientale, ha convocato, per giovedì prossimo, la Conferenza dei servizi che dovrebbe essere propedeutica al rilascio dell'autorizzazione per l'opificio della Oil Salento. Fai ne ha per tutti: per il consigliere provinciale Gianni Scognamillo che dovrebbe «mantenere l'impegno formalmente manifestato » ma soprattutto per il consigliere provinciale, nonché sindaco di Salice, Donato De Mitri, «che dimenticandosi del ruolo istituzionale che ricopre e di chiedere atti formali alla Giunta provinciale, pare abbia come suo unico obiettivo quello di far ricadere sul Comune di Veglie ogni responsabilità».
«Sul sansificio della Oil Salente ci aspettiamo che la Provincia di Lecce attivi al più presto le procedure per la Valutazione di impatto ambientale». Il sindaco Fernando Fai invita la Provincia, in particolare l'assessore Provinciale all'Ambiente Gianni Scognamillo, a mantenere l'impegno, formalmente manifestato dall'assessore, finalizzato ad assoggettare l'opificio di contrada "La Casa" alla Via. «Sulla base di questa disponibilità - dichiara il sindaco Fai - il Comune ha dato pubblicamente massime rassicurazioni alle comunità interessate rispetto all'esigenza di salvaguardare la salute pubblica, anche dai minimi fattori d'inquinamento ambientale. L'attivazione delle procedure di Via nel mettere fine a molte delle polemiche continuamente alimentate da chi agisce per espressivo interesse politico personale o di parte, darebbe tranquillità ai cittadini. E' opportuno ricordare, peraltro - dice il sindaco - che l'impianto della Oil Salento, strutturato sulla base delle autorizzazioni edilizie rilasciate dal tecnico Comunale, non potrà in alcun modo entrare in funzione senza nulla osta finale della Provincia. Quest'ultima, com'è noto, ha fondamentale competenza di autorizzare l'impianto all'emissione dei fumi nell'atmosfera. Per tale ragione appare non molto consequenziale la convocazione della Conferenza dei servizi per giovedì prossimo, alle ore 10. In quella circostanza, stando all'oggetto della riunione, si dovrebbe discutere dell'autorizzazione provinciale. Tutto ciò, a quanto sembra, senza aver preventivamente attivato le procedure promesse. Non sappiamo perché, certo è - afferma Fai - che senza le risultanze della Via non ha senso discutere dell'autorizzazione provinciale. In queste settimane ho cercato più volte, senza successo, di ottenere un incontro con il presidente Giovanni Pellegrino. E mentre ero in attesa di essere ricevuto dal Presidente, con rammarico ho dovuto registrare ripetuti interventi da parte di un altro rappresentante della Provincia, Donato De Mitri. Quest'ultimo, - continua Fai - con fare sottile e impreciso, sembra puntualmente non dar rilievo all'importante ruolo istituzionale che ricopre. Egli, infatti, oltre ad essere sindaco di Salice, svolge anche la funzione di consigliere Provinciale del Collegio Veglie - Salice. Ho l'impressione che De Mitri, dimenticandosi di chiedere atti formali alla Giunta provinciale (finora non è stato deliberato alcun indirizzo per l'attivazione della Via), abbia come suo unico obiettivo quello di far ricadere sul Comune di Veglie ogni responsabilità per l'eventuale entrata in funzione dell'opificio. Farebbe bene, - conclude Fai - anzicchè dare consigli su come tutelare gli agriturismi della zona, ad adoperarsi affinchè la Provincia mantenga fede agli impegni presi, promuovendo e completando in tempi brevi la Valutazione di Impatto Ambientale. Intanto, il Comitato "Ambiente Sano" «alfine di discutere su proposte necessarie per tutelare i cittadini dalle conseguenze che deriverebbero dall'attivazione dell'impianto, e soprattutto, per tentare di dare una risposta a quanti hanno partecipato alla manifestazione contro l'impianto del 28 settembre scorso», organizza nella cittadina un incontro previsto per lunedì prossimo alle ore 18,30, presso il locale di Via 2 giugno. Katia Manca |
Mentre si prepara la conferenza dei
servizi, Fernando Fai sollecita la Provincia sulla V.i.a. VEGLIE - Conto alla rovescia per la conferenza dei servizi prevista in Provincia giovedì prossimo e che sostanzialmente deciderà le sorti del sansificio di Veglie ma le polemiche non rispettano alcuna data ed anzi la questione diventa sempre più terreno fertile per scontri di natura politica. Proprio all'ente di Palazzo dei Celestini si rivolge il sindaco di Veglie Fernando Fai: "La Provincia attivi al più presto la procedura di valutazione d' impatto ambientale - dice - attendere potrebbe risultare ormai un atteggiamento immotivato ed invece la Via potrebbe dare tranquillità ai cittadini". In bilico potrebbe risultare infatti la solidità dell'impegno assunto dall'amministrazione comunale con i cittadini "cui abbiamo dato massime rassicurazioni - aggiunge Fai - sulla salvaguardia della salute pubblica e della tutela ambientale a seguito del formale impegno manifestato dall' assessore al ramo Scognamillo finalizzato ad assoggettare l'impianto alla Via". Perché l'impianto di contrada "La Casa" possa entrare in funzione inoltre occorre proprio il nulla osta finale della Provincia e per questo secondo il primo cittadino "non appare molto consequenziale la convocazione della conferenza dei servizi durante la quale si dovrebbe discutere proprio quella autorizzazione, tutto ciò senza aver avviato le procedure promesse. Ovviamente - spiega - senza i risultati della Valutazione non ha senso discutere dell'autorizzazione". All'appello viene poi chiamato il presidente Giovanni Pellegrino "che ho più volte cercato d'incontrare - sono le parole di Fai - al momento senza riuscirci e per di più con rammarico registro ripetuti interventi di un altro amministratore provinciale, il consigliere Donato De Mitri che sembra non dare rilievo al ruolo che ricopre". Il consigliere e sindaco di Salice viene accusato dal collega di "aver dimenticato di chiedere atti formali sulla questione alla Giunta forse con l'unico obiettivo di far ricadere sul comune di Veglie ogni responsabilità per l'eventuale entrata in funzione dell' opificio". Fabiana Pacella |
CGIL e CIA scrivono al consorzio di
tutela vino doc Salice Salentino VEGLIE - Contro il sansificio della Oil Salento i sindacati spingono alla mobilitazione le grandi aziende vitivinicole dell'Arneo. A dare la sveglia al consiglio direttivo del "Consorzio di Tutela Vino Doc Salice Salentino" (presidente Piernicola Leone De Castris) che comprende le più significative denominazioni di origine del Salento, ci pensano Cgil, la Confederazione Italiana degli Agricoltori (Cia) della cittadina, insieme a Legambiente e Italia Nostra. «A causa dell'attivazione del sansificio di contrada "La Casa", - dicono gli esponenti sindacali - il vostro lavoro e quello dei vostri genitori rischia di essere vanificato, con grave danno all'economia locale, con l'impoverimento del paesaggio agrario. Le uve che vengono utilizzate per i vostri vini doc rischiano di essere danneggiate a causa dell'insediamento del "Megasansificio". Bisogna agire e bisogna farlo subito perché i tempi sono ristretti». E mentre i sindacati esortano le grandi imprese agricole ad intervenire sulla questione, cade nel vuoto la richiesta del Comitato "Ambiente Sano" di convocare sull'argomento un consiglio comunale aperto. «Abbiamo formulato con congruo anticipo - dicono Serena Saponaro e Dario Ciccarese, coordinatori del Comitato - una istanza di iniziativa popolare per la convocazione di un consiglio comunale. A tale richiesta non è seguita alcuna risposta, l'amministrazione ritiene pertanto di tacere ancora sull'argomento tenendo all'oscuro tutti i cittadini. Inoltre, il Consiglio richiesto - continua Saponaro - avrebbe rafforzato la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (Via) auspicata dal sindaco, in quanto l'Amministrazione avrebbe potuto, anche qualora non avesse voluto pronunciarsi direttamente sull'impianto, quantomeno ritenere opportuna la Via. Ebbene, il silenzio ha certamente portato sconforto e smarrimento nei cittadini che si aspettavano una risposta alla richiesta formulata, posto che tale iniziativa è una prerogativa del cittadino prevista dal regolamento Comunale». Il Comitato, quindi, sarà presente domani mattina per il sit-in di protesta nei pressi degli uffici Provinciali in via Salomi, dove è stata convocata la conferenza di servizi sull'autorizzazione all'emissione dei fumi dell'impianto. Katia Manca |
dal Nuovo Quotidiano di Puglia 16/10/08
Fissata per oggi a Palazzo dei
Celestini la conferenza dei servizi. Ma è lite tra i sindaci del
comprensorio
Fissata per stamattina alle 10 la conferenza dei servizi in Provincia per discutere le sorti del sansifiio di Veglie. Intanto si preannunciano proteste, un vero e proprio sit in davanti al palazzo dell' ente organizzato dal comitato Ambiente Sano. Ma di proteste e veleni ne corrono anche al chiuso delle stanze, tra amministratori e parti coinvolte nella questione. Il sindaco di Salice e consigliere provinciale Donato De Mitri risponde al collega Fernando Fai, primo cittadino di Veglie che nella giornata di ieri è finalmente riuscito a sentire anche il parere del presidente della Provincia Giovanni Pellegrino. "Fin dal primo momento in cui Fai mi ha parlato della questione -dice De Mitri - gli ho suggerito che il problema doveva trovare soluzione proprio al comune di Veglie poiché la Provincia ha unicamente una competenza a rilasciare solo un' autorizzazione all'emissione di fumi". Rimarrebbe irrisolto secondo il consigliere, il problema dell' iter procedurale seguito dall' amministrazione vegliese "è impensabile - dice - che un impianto di quelle dimensioni possa essere qualificato come connesso all'attività agricola di una zona in cui chiunque realizzi un manufatto rischia di essere denunciato dalla Procura per abuso edilizio"- Per i sindaci del comprensorio "quell' impianto poteva essere realizzato solo in deroga allo strumento urbanistico ma il consiglio comunale locale avrebbe dovuto esplicitare le ragioni di interesse pubblico sottese alla nascita dell'impianto e invece, si è trattato di un vero e proprio record amministrativo italiano quanto a rilascio di permesso a costruire in sanatoria. Il sindaco Fai - conclude De Mitri - ha sostenuto che non sapeva del progetto, io considero che dell'attività amministrativa risponde politicamente qualcuno". Fabiana Pacella da La Gazzetta dl Mezzogiorno 16/10/08
Si riunisce in via Salomi la
conferenza dei servizi VEGLIE - Un sit-in per impedire che il sansificio della Oil Salento ottenga l'autorizzazione Provinciale ad immettere fumi nell'aria. Il comitato Ambiente Sano, le associazioni e i partiti politici del territorio si danno appuntamento alle 9,30 di oggi in via Salomi, davanti gli uffici della provincia per chiedere all'ente di rinviare la conferenza dei servizi in attesa del pronunciamento del Tar, davanti al quale sono pendenti i ricorsi dei cittadini e dei sindaci dei Comuni limitrofi (Guagnano Porto Cesareo, Salice, Sandonaci, SanPancrazio). In contestazione c'è l'iter procedurale seguito dall'Amministrazione di Veglie per il rilascio dell'autorizzazione alla Oil Salento. Sulla questione interviene anche il sindaco di Salice Donato De Mitri, che, tra l'altro, risponde duramente alle critiche che gli sono state lanciate dal primo cittadino di Veglie, Fernando Fai. Quest'ultimo aveva accusato De Mitri, che ricopre anche la carica di consigliere provinciale, di non «prodigarsi affinchè la Provincia promuova la valutazone di Impatto Ambientale sull'impianto e di far ricadere, invece, sul Comune di Veglie ogni responsabilità per l'entrata in funzione dell'opificio». La replica: «Il sindaco Fai, a proposito dell'autorizzazione rilasciata dal tecnico all'impresa e sul progetto stesso, ha sempre sostenuto di non aver avuto notizia della pratica. Io non mi esprimo sul punto, ma considero che dell'attività amministrativa risponde politicamente qualcuno e questo qualcuno non può essere lo Spirito Santo. Il richiamo, poi, alle mie responsabilità di consigliere Provinciale è del tutto fuori luogo considerato che la modifica del progetto è stata concordata da lui, dai proprietari dell'impianto e dall'assessore all'Ambiente della Provincia. La stessa modifica che, secondo i tecnici della Provincia, renderebbe superfluo sottoporre l'impianto a valutazione d'impatto ambientale». Come si ricorderà, 1'8 settembre scorso, la Oil Salento, annunciò di voler accantonare la produzione di olio di sansa (che comporterebbe la lavorazione con l'esano, sostanza inquinante), per dedicarsi, invece, alla produzione di solo nocciolino. La modifica però non ha mai avuto il benestare dei sindaci della zona ne tanto meno quello della popolazione che il 28 settembre scorso, infatti, è accorsa in massa nella cittadina a manifestare contro la realizzazione dell'impianto in contradala "Casa". «Ho sempre sostenuto e ribadisco», continua De Mitri, «al pari dei sindaci della zona, che è doverosa la valutazione di impatto ambientale sull'impianto, nonostante i correttivi progettuali, considerato il luogo dove esso si colloca, che non è una zona industriale, ma un'area agricola ove si produce il rinomato vino Salice Salentino doc e dove insistono numerosi agriturismi. E' impensabile, infatti, che un impianto di quelle dimensioni possa essere qualificato come connesso all'attività agricola in una zona del piano, peraltro, dove chiunque realizzi un qualsiasi manufatto rischia di essere denunciato alla Procura della Repubblica per abuso edilizio. Chiedo, pertanto, all'Assessore Scognamillo di procedere in tal senso, considerati, peraltro, gli indirizzi della Commissione ambiente, diretta dal presidente Nicolino Sticchi». Katia Manca |
Anche il sindaco può agire in regime di autotutela di Gianni Scognamillo (Assessore provinciale alle Risorse ambientali) Il dibattito sull'impianto della Oil Salento apparso in questi giorni sulla stampa ha visto numerose imprecisioni. Anche nelle dichiarazioni del sindaco di Veglie, le cui affermazioni appaiono perlomeno lacunose. Innanzitutto sbaglia quando considera l'autorizzazione provinciale alle emissioni come "autorizzazione finale" per l'impianto. La competenza provinciale, infatti, è relativa alla efficacia dei sistemi di contenimento delle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera e prescinde da ogni altra autorizzazione o nulla osta necessari alla realizzazione e all'esercizio dell'impianto. E' vero che l'impianto non può essere avviato senza l'autorizzazione alle emissioni, ma tale atto è strettamente vincolato alla presenza di efficaci dispositivi di filtrazione dei fumi. Quella alle emissioni, dunque, non è un'autorizzazione all'esercizio dell'impianto stesso, che è di esclusiva competenza comunale. E' solo grazie all'autorizzazione alla costruzione, rilasciata dal Comune che l'impianto può essere avviato. A tale proposito giova ricordare come sia di esclusiva competenza del Sindaco, ove lo ritenga, valutare l'iter autorizzativo ai fini urbanistici ed eventualmente revocarlo in regime di autotutela, nel caso egli ravvisi elementi di irregolarità formale. In ordine all'ipotesi di un procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ne ho sostenuto l'opportunità sulla prima proposta progettuale, in quanto era presente anche la fase di estrazione dell'olio dalla sansa vergine con solvente esano. Quel progetto è stato ritirato, anche grazie all'intervento del Comune e della Provincia che hanno guardato con attenzione alle preoccupazioni espresse dai cittadini vegliesi e dalle comunità vicine, ed oggi è all'attenzione degli enti una diversa proposta che ne limita le attività alle sole fasi di essiccazione e di confezionamento del nocciolino riducendo notevolmente l'impatto sull'ambiente. In più, grazie all'attività istruttoria degli uffici provinciali, è stata completamente stralciata dal progetto la caldaia di produzione vapore anche al fine di evitare ogni possibile alimentazione con combustibili diversi dalla sansa esausta. Sorprende che nel dibattito in corso nessuno abbia compreso o soltanto valutato questo significativo risultato, frutto dell'impegno civile di tanti cittadini, della Amministrazione Provinciale e del Comune di Veglie. Come chiunque può intendere, tutto questo ha modificato significativamente la situazione, sicché l'attività proposta non sarebbe, per espressa valutazione degli uffici provinciali competenti, soggetta alle procedure dì Via. Ciononostante, il sottoscritto d'intesa con il Presidente della Provincia, al fine di rispondere positivamente alle preoccupazioni espresse da enti locali e cittadini, ha comunque dato indirizzo al settore Scarichi ed Emissioni dell'Assessorato alle Risorse Ambientali di avviare la procedura, con oneri a carico dell'Amministrazione Provinciale, della Verifica preventiva di assoggettabilità a Via dell'impianto in questione. Faccio infine notare che lo stesso Comune di Veglie, in quanto "autorità competente" ad autorizzare l'impianto in via esclusiva, ai sensi della Legge regionale numero 11 del 2001 potrebbe attivare la procedura di Via qualora lo ritenesse necessario. Circa la convocazione della Conferenza di Servizi, già rinviata più volte, rammento che l'intero iter procedurale è disciplinato da precise norme, sia nelle modalità che nella tempistica, ed è di esclusiva competenza degli uffici che operano in piena autonomia e nel rispetto della legge e che valuteranno se tenere o meno la riunione odierna. Ai rappresentanti dell'Associazione vegliese Ambiente Sano faccio presente che non appena è giunta la richiesta di partecipazione alla Conferenza di Servizi (all'Assessorato appena lunedì scorso) è stato trasmesso l'invito per la seduta odierna, malgrado non si tratti di associazione inserita nell'apposito elenco ministeriale. Ho ritenuto di sollecitarne comunque la partecipazione all'Ufficio poiché ritengo doveroso assicurare il massimo di trasparenza e di partecipazione». Gianni Scognamillo (Assessore provinciale alle Risorse ambientali) |
dal Nuovo Quotidiano di Puglia 17/10/08
Affidato al dirigente del settore
Scarichi ed Emissioni l'incarico di effettuare la preventiva verifica Intanto è stata rinviata a data da destinarsi la conferenza dei servizi che era stata convocata per ieri
VEGLIE - Rinviata la conferenza dei servizi che era stata convocata per ieri in Provincia per discutere delle emissioni del sansifìcio di Veglie e dell'eventuale rilascio di valutazione d'impatto ambientale. Incontro rinviato a data da destinarsi e comunque successivo al pronunciamento del Tar, cui i sindaci dei comuni limitrofi hanno fatto ricorso appellandosi alle difformità di tipo urbanistico inerenti l'impianto. Intanto il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino e l'assessore all'Ambiente Gianni Scognamillo hanno dato indirizzo al dirigente del settore Scarichi ed Emissioni dell'Assessorato alla Risorse Ambientali della Provincia, Dario Corsini, di attivare la procedura della verifica preventiva di assoggettibilità a "Via" dell'impianto in questione, con costi a carico della Provincia, in considerazione delle dimensioni dello stesso. «Con questa iniziativa la Provincia conferma l'attenzione alle problematiche di tutela ambientale espresse dai territori e dai cittadini, con una azione attenta e responsabile», dichiara l'assessore provinciale all'Ambiente Gianni Scognamillo. «In più - continua - è mia intenzione affidare la realizzazione della verifica preventiva di assoggettabilità al Via ad una accreditata struttura scientifica, al fine di avere le maggiori garanzie sull'attendibilità dei risultati». «Questa vicenda fa emergere con maggiore urgenza la necessità che la Provincia si doti di una regolamentazione per i casi relativi all'applicazione dell'articolo 4 comma VII della legge regionale n° 11 del 2001. A tal fine è già in fase di predisposizione una deliberazione di indirizzo a carattere generale sull'applicabilità ai vari impianti della procedura in questione», conclude Gianni Scognamillo. Fabiana Pacella da La Gazzetta dl Mezzogiorno 17/10/08
Rinviata la conferenza sulla
emissione dei fumi in atmosfera, Comitato soddisfatto VEGLIE - La Provincia attiva la procedura di verifica preventiva di assoggettabilità alla Via e rinvia a data da destinarsi la conferenza dei servizi sull'emissione dei fumi in atmosfera del sansificio della Oil Salento. Hanno tirato un sospiro di sollievo i partecipanti del sit-in, riuniti ieri mattina davanti gli uffici di via Salomi, pronti alla protesta qualora la riunione sì fosse tenuta tralasciando quello che per loro è l'aspetto più importante: capire se il sansificio provocherà danni ambientali al territorio circostante. La decisione assunta dal presidente della Provincia, Gianni Pellegrino, e dall'assessore provinciale all'Ambiente, Gianni Scognamillo, «conferma l'attenzione della Provincia alle problematiche di tutela ambientale espresse dai territori e dai cittadini - sottolinea Scognamillo - con una azione attenta e responsabile». I costi della verifica preventiva, è stato deciso, saranno a carico dell'Ente, proprio in considerazione delle dimensioni dell'impianto. Se ne occuperà il settore Scarichi ed Emissioni dell'assessorato alle risorse ambientali della Provincia, nella persona del dirigente Dario Corsini. «In più - ha aggiunto Scognamillo - è mia intenzione affidare la realizzazione della verifica ad una accreditata struttura scientifica, al fine di avere maggiori garanzie sull'attendibilità dei risultati». Da parte sua, il comitato "Ambiente Sano", anche se soddisfatto del rinvio della conferenza sostiene che «quand'anche la procedura dì verifica di assoggettabilìtà dovesse accertare la non necessità della Via, noi tutti ci batteremo per ottenerla». Su quest'aspetto si è soffermato lo stesso Scognamillo che ha sottolineato la necessità che la Provincia si doti di una regolamentazione per la sua applicabilità. «Una deliberazione di indirizzo a carattere generale - conclude l'assessore provinciale - è già in fase di predisposizione». Katia Manca |
Sei esponenti di minoranza e uno di
maggioranza fanno propria l'istanza avanzata dal Comitato Ambiente Sano VEGLIE - Il progetto del sansificio Oil Salento riesce a trovar spazio in consiglio comunale. Sette consiglieri comunali (sei di opposizione e uno di maggioranza) hanno fatto propria la richiesta del comitato "Ambiente Sano" riuscendo a raggiungere il numero necessario alla convocazione dell'Assise. L'istanza, riguardante la convocazione di un Consiglio monotematico sul caso sansificio, è stata avanzata dalla minoranza di centrosinistra formata da Alessandro Aprile, Antonio Greco, Fabrizio Stefanizzi e di centro destra, Valerio Armonico, Giovanni Carlà, Claudio Paladini, ma anche dal consigliere di maggioranza Stefania Capoccia. La quale, già durante l'Assise del 27 agosto scorso, espresse il proprio disappunto sulla questione, approvando ^eìnendametito della minoranza opposizione sull'annullamento in autotutela degli atti riguardanti il progetto della Oil Salento. Più volte il Comitato ha espresso perplessità in merito «al silenzio che l'Amministrazione Comunale ha serbato sin d'ora sull'intera vicenda. Veglie rimane - dicono Serena Saponaro e Dario Ciccarese, coordinatori del Comitato - ancora l'unico Comune a non aver convocato un Consiglio per discutere sul caso». Proprio per questo, per il Comitato, anche alla luce del rinvio della Conferenza dei Servizi che doveva pronunciarsi sull'immissione dei fumi «è quanto mai opportuno che l'Amministrazione Comunale assuma una posizione chiara, in ordine alla necessità di una valutazione di impatto ambientale che interessi l'intero opificio». Sottolineato anche l'aspetto secondo il quale «per potersi avvalere della Via è indispensabile e logico procedere ad un atto di indirizzo perché il tecnico comunale annulli in autotutela il permesso di costruire in sanatoria rilasciato all'azienda per le indubbie ragioni di interesse pubblico». Per il Comitato non è possibile perseguire altre strade, anche in virtù dei ricorsi al Tribunale amministrativo regionale. «Il consiglio comunale, organo di indirizzo e di controllo, non può far finta di niente. Occorre dare una risposta politica prima di quella giuridico-amministrativa del Tar». Katia Manca |
Il Consorzio di tutela Salice
Salentino prende posizione e ribadisce che non c'è posto per «Oil
Salento» nel parco del Negroamaro VEGLIE - Nel Parco del Negroamaro non c'è posto per un sansificio. Parola di "Consorzio di Tutela vini Doc Salice Salentino". Contro il progetto della Oil Salento si schierano dunque anche le più significative cantine vitivinicole salentine. «Il Consiglio direttivo del Consorzio, all'unanimità - dichiara il presidente Piernicola Leone De Castris - ha espresso parere contrario all'installazione del sansificio della Oil Salento, perché preoccupato dai possibili danni che l'impianto provocherebbe sulla salute dei cittadini, sulle coltivazioni, sulle produzioni e sull'immagine della zona vitivinicola della doc (Denominazione di origine controllata). Per tali motivi abbiamo assunto questa determinata posizione nei confronti del suddetto sansificio, valutando anche la possibilità di una azione legale. Infatti, in questi giorni, stiamo esaminando se ci sono i presupposti per un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale». La decisione risponde, seppur indirettamente, all'appello lanciato nelle scorse settimane dalle associazioni sindacali che chiedevano una chiara presa di posizione dalle cantine vinicole. Posizione che comunque, viene specificato da Leone De Castris, è stata presa non sulla scia di quella richiesta ma in assoluta autonomia. Il Consorzio, del resto, si pone come obiettivo quello di unire le forze e le competenze per valorizzare al meglio il settore vitivinicolo salentino, promuovere la qualità dei prodotti del territorio di riferimento delle Province di Lecce e Brindisi, promuovere iniziative mirate alla difesa e alla valorizzazione del territorio oltre i confini della Puglia. Finalità che mal si concilierebbero con l'attivazione di un sansificio in quell'area. Al Consorzio di Tutela vini Doc Salice Salentino aderiscono oltre 1100 soci dei quali 38 cantine. Altri 469 sono soci diretti e 630 sono i delegati dalle cantine sociali. Katia Manca |
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