A proposito di scrutatori

(da "Autodidatta" - 2006-03-19 22:38:30)

Da quest’anno, come giustamente scrive Greco nella lettera pubblicata, la nomina degli scrutatori non è più per sorteggio ma per designazione da parte di un apposita commissione.
Il metodo non è certamente molto “democratico” ma “dall’alto” così è stato deciso e così, a quanto pare, occorre fare.

Ora io mi chiedo; “vuoi vedere che” (come si usa dire ora a sinistra) questo metodo potrebbe rivelarsi più corretto di quello vecchio?

Ma non avete mai notato voi che nonostante il “sorteggio”, in tutte le precedenti elezioni nei seggi si vedevano sempre e solo le solite facce?
Ad ogni elezione (ma guarda tu la coincidenza) spesso nello stesso seggio c’era la stessa persona della volta precedente.
Eppure, se bisogna fare i conti con la statistica, occorrerebbero qualche “milione di elezioni” prima di poter avere due “estrazioni” uguali.
Ma sai com’è, c’è sempre qualcuno che rinuncia all’ultimo momento e a rimpiazzare si trova sempre qualcuno “gentile e disponibile a sacrificarsi”.

E allora ditemi, non era anche questa una forma di “designazione”? Forse camuffata in maniera democratica ma pur sempre una designazione in piena regola che permetteva a qualche amministratore di fare qualche favore.

Quest’anno almeno gli amministratori saranno più espliciti degli altri anni e sapremo alla luce del sole chi ha usufruito della designazione e forse con questo metodo non ci saranno molti rischi di defezioni dell’ultimo minuto.

In questo modo, speriamo, nelle elezioni successive gli amministratori non potranno più designare le stesse persone e finalmente avremo una rotazione tra gli scrutatori e non vedremo sempre le solite facce note. Cosa che, a quanto sembra, avverrà già da quest’anno se i nomi degli scrutatori che si sentono in giro sono quelli effettivi.

Un’ultima cosa; “Il peggior analfabeta è quello politico” suggerisce Greco con la poesia di Brecht. Ma la cosa peggiore è anche imparare l’alfabeto prendendo lezioni da un solo maestro per il quale poi si diventa semplicemente un anonimo “gruppo di vegliesi (più di 20), prevalentemente giovani, che presenta una istanza di iniziativa popolare per chiedere il sorteggio”

da usare per le proprie battaglie personali.