Replica di A. Greco in merito alle dichiarazioni contenute nell’articolo di Fabiana Pacella sul viadotto (Nuovo Quotidiano del 14.03.2006)
Il viadotto per il completamento della
circonvallazione di Veglie non è un capriccio ma una struttura necessaria.
Non è comprensibile né giustificabile, invece, la posizione dell’assessore ai lavori pubblici del Comune di Veglie. E’ stato assessore per due mandati. In tutti i modi, già dal maggio 2000, ha cercato di far cambiare il tracciato, che poteva modificare solo il Comune di Veglie, perché le varianti sono di competenza del Comune. E’ già passato un anno da quando è assessore ai lavori pubblici con una nuova maggioranza. Né nella passata né nella nuova maggioranza è riuscito a convincere i suoi compagni di cordata a cambiare il tracciato. Ora tenta di convincerli con argomenti pretestuosi come quello del denaro sprecato, del Presidente Pellegrino che non sa…. ecc.. Ma con chi se la prende? E poi, se i lavori stanno per iniziare e i suoi tentativi di bloccarli sono falliti, se crede veramente in ciò che dice e se ha una coscienza politica, gli rimane una sola via d’uscita dignitosa: le dimissioni da assessore e da consigliere. I consiglieri di minoranza avevano posto al Sindaco Fai, con un’interpellanza del 20 settembre 2005, il problema del suo assessore ai lavori pubblici che remava contro la realizzazione del viadotto e contro il lavoro, già difficile, della Provincia. Allora assicurò, nella risposta, che non era vero. Ora invece, il 2 febbraio 2006, ha chiesto al Presidente Pellegrino un incontro per affrontare i problemi politici connessi al completamento della circonvallazione. Sarebbe gravissimo se, tra qualche giorno, dovessimo sentirci raccontare, che per conservare la poltrona di Sindaco è stato costretto a barattarla con l’assenso e il sostegno alle pretestuose idee del suo assessore ai lavori pubblici.
Confido molto in Giovanni Pellegrino e
nel suo staff politico e amministrativo.
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