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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di domenica 19 febbraio 2006

La Provincia ha definito la perizia di variante

Circonvallazione ripartono i lavori

VEGLIE - Conto alla rovescia per la ripresa dei lavori con i quali sarà portata a compimento la circonvallazione. Entro la prossima settimana la Provincia di Lecce approverà con una determina dirigenziale la perizia di variante per la costruzione del ponte e successivamente riavvierà i lavori sospesi ad agosto scorso.

«Abbiamo fatto tutto in tempi ristrettissimi», spiegano soddisfatti i tecnici di via Salomi. La perizia, già pronta, prevede la costruzione di un altro pilone che garantirà maggiore stabilità all'opera. Il costo complessivo passerà così da poco più di un milione 700mila euro a due milioni. A questo punto, l'impresa che aveva a disposizione 357 giorni per la consegna dei lavori, ne avrà a disposizione altri 90 per sopperire alla sospensione. Insomma, con il riavvio dei lavori si dovrebbe procedere speditamente alla realizzazione dell'opera con grande soddisfazione da parte di tutti i gruppi presenti nell'Assemblea cittadina. E proprio per sollecitare il completamento della circonvallazione si era mobilitata anche Alleanza Nazionale chiedendo l'immediata conclusione dell'opera. Il Comitato per il completamento della circonvallazione di Veglie, da parte sua, in una nota di questi giorni ha voluto ringraziare il presidente della Provincia Giovanni Pellegrino, il senatore Alberto Maritati, il dirigente dei Lavori Pubblici e il tecnico responsabile della Provincia per «l'impegno tenace con cui stanno risolvendo il problema» auspicando «l'immediata ripresa dei lavori e il completamento di un'opera essenziale per la vita civile ed economica del territorio».

di Katia Manca

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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di martedì 14 marzo 2006

Rinviata di alcuni giorni a causa della pioggia la costruzione del ponte. E ripartono le polemiche

Rimandato l'inizio dei lavori in zona "Troali"

VEGLIE - La messa in posa della prima pietra sul cantiere di contrada "Troali", alla periferia di Veglie, era prevista per ieri. Le cattive condizioni meteorologiche o i soliti ritardi di natura tecnica hanno però procrastinato l'avvio dei lavori di alcuni giorni.

I lavori si sono resi necessari per realizzazione di un ponte, una megastruttura lunga 180m e profonda 32, certo insolita in un territorio completamente pianeggiante e senza il benché minimo rilievo, che concluderebbe - ancora d'obbligo il condizionale dato che i venti della polemica infuriano a tal punto che tutto è ancora possibile finché non si vedranno uomini e gru al lavoro - la circonvallazione di Veglie. Si tratta di un'opera lungimirante ed utile sì, ma al centro di un'intricata e tortuosa vicenda che ormai si trascina da più di 13, in cui le ragioni dei pochi si sono scontrate più volte e a più livelli con quelle dei molti.

Quasi tre anni fa, l'allora assessore comunale oggi delegato ai Lavori pubblici Antonio Cascione, inoltrò un esposto alla Procura «Ma non ho mai più saputo nulla - dice Cascione -. Che si completi la bretella va benissimo. Ma perché spendere altri 2milioni e 500mila euro, quando con circa 350mila euro si potrebbe invece realizzare una soluzione alternativa, su strada, investendo il resto del denaro sulla messa in sicurezza della circonvallazione, che è sprovvista di illuminazione, con incroci pericolosi e problemi di allagamento? E che tra l'altro è già stata teatro di molti incidenti di cui  due mortali». Un tracciato ad anello, nel progetto iniziale, che per una "svista" piuttosto grossolana devia però all'altezza della località "Troali" dove si blocca e i segnali di divieto parlano chiaro - spostandosi su una cava, attualmente in coltivazione, dell'impresa edile locale ei fratelli Panarese. Su quella cava passerà il viadotto. «Negli uffici del settore Strade della Provincia di Lecce - continua Cascione - si aggira un  progetto di quell'opera pieno di anomalie. Scriverò una lettera al presidente Pellegrino, figura che stimo da sempre ma che in questa vicenda mi pare assente o piuttosto disattento. Sono sicuro della sua buona fede, per carità, ma forse dovreibbe venire in loco per accertarsi de visu del reale stato dei fatti e soprattutto dei luoghi. Non voglio credere, non posso, che se ne sia lavate le mani. Pochi ipocriti plaudono alla nascita del ponte, ma qualcuno ha sbagliato, e di molto. Che siano i politici, i privati o i tecnici è doveroso che paghino. Guai se a rimetterci, tratto il dado, fossero sempre e solo i cittadini».

L' assessore provinciale ai Lavori pubblici Gianni Scognamillo chiarisce subito le posizioni dell'amministrazione di palazzo dei Celestini: «L'amministrazione di Veglie ha a suo tempo deciso e approvato il tracciato della circonvallazione, giacché sono i comuni ad avere gli strumenti urbanistici e a fare la programmazione del territorio. Ora è tardi per bloccare il meccanismo, ci sarebbero costi elevati per i danni conseguenti oltre che responsabilità civili e penali».

Il legale dell'azienda Luigi Panarese, che ha presentato vari ricorsi tutti respinti, fa sapere che «La cava su cui passerà il viadotto non è in esaurimento, come erroneamente sostenuto da qualcuno, ma produrrà materiale per altri 20 anni. Da tempo si parla del completamento della bretella e invece si rimanda con ovvio spreco di tempo e denaro, poi se ne riparla con nuovi progetti e correzioni e nuovi aumenti di spesa. A questo punto mi chiedo perché». Per coltivare la cava si fanno brillare le mine e questo potrebbe creare difficoltà alla stabilità del ponte «ed infatti - continua Luigi Panarese - dovremmo cambiare metodo di lavorazione ed inoltre, se non avessimo avuto queste "battute d'arresto" dall'esterno avrei potuto impiegare altre 20 unità dando lavoro e futuro ad altrettante famiglie».

La parola passa ora alla Ati Cometal ed alla Fincosit, aziende rispettivamente di Parma e Lecce, vincitrici della gara d'appalto milionaria.

di Fabiana Pacella

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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di mercoledì 15 marzo 2006

Leggi intervento completo di Antonio Greco

Intervento di Antonio Greco

«Circonvallazione: Cascione si dimetta»

VEGLIE - Sulla vicenda del viadotto che completerà la circonvallazione di Veglie interviene il consigliere comunale d'opposizione Antonio Greco, sindaco quando nel '93 si chiese la costruzione dell'anello. «Il proprietario della cava su cui passerà il ponte, Luigi Panarese - dice Greco - ha perso tutti i ricorsi amministrativi e percorso tutte le vie politiche, ha tentato un impossibile accordo con la Provincia e ora continua a giocare la carta occupazionale». Quanto all'assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Cascione, «già dal maggio 2000 - spiega Greco - egli ha cercato di far cambiare il tracciato che poteva modificare solo il Comune di Veglie, perché le varianti sono di competenza del Comune, ma nè nella passata nè nella nuova maggioranza è riuscito a convincere i suoi compagni. Ora tenta di convincerli con argomenti pretestuosi come quello del denaro sprecato, del presidente Pellegrino che non sa, ecc. Gli rimane una sola via d'uscita dignitosa: le dimissioni».

I consiglieri di minoranza avevano posto al sindaco Fai, con un'interpellanza del 20 settembre 2005, il problema della posizione di Cascione sulla vicenda-circonvallazione.

di Fabiana Pacella

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Dal Nuovo Quotidiano di Puglia di venerdì 17 marzo 2006

Leggi comunicato del comitato pro-circonvallazione

Affollata assemblea di cittadini e poi un volantino sul caso-Circonvallazione

«Il paese vuole il ponte: la Provincia si rassegni»

VEGLIE - Riunione fiume mercoledì sera presso la sede del Comitato Pro-Circonvallazione a Veglie. Numerosi i cittadini che vi hanno preso parte cavalcando l'onda delle polemiche suscitate dal nuovo avvio dei lavori per il completamento della bretella. Pronto il volantino dello stesso comitato, distribuito nella giornata di ieri per le vie del paese.

«Il progetto iniziale è stato modificato (da due a tre pilastri) - scrivono dall'associazione - al fin di "adottare tecnologie atte a conseguire un generale miglioramento delle condizioni di sicurezza del cantiere e al fine di ridurre l'invasività delle pile e, quindi, gli oneri attuali ed eventuali nell'adiacente proprietà Panarese, così da evitare con certezza modificazioni irreversibili di detta proprietà».

Ed ancora, nel volantino si legge: «La Provincia di Lecce non può più bloccare il meccanismo, chi ha da sempre ostacolato il ponte e cercato soluzioni impraticabili: si rassegni, il ponte è voluto dalla stragrande maggioranza del paese ed è struttura necessaria per il completamento della circonvallazione di cui si serve tutto il Nord-Salento e vigileremo perché l'opera sia presto completata».

Alle polemiche dell'assessore comunale Cascione, dal comitato ribattono: «Siamo rammaricati per il silenzio e l'assenza del sindaco Fernando Fai». Dalla sezione dei vegliese dei Democratici di Sinistra, invece, fanno sapere: «Le dichiarazioni di Antonio Cascione sono strumentali e improponibili ad un passo dalla cantierizzazione dei lavori, egli avrebbe anzi potuto proporre soluzioni alternative nel corso del suo mandato, attuale e passato».

di Fabiana Pacella

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di giovedì 23 marzo 2006

L'amministrazione guidata da Fernando Fai esce allo scoperto e spiega qual è la sua posizione

«Il ponte sia costruito quanto prima»

Il sindaco prende le distanze da Antonio Cascione, assessore ai Lavori pubblici

 

VEGLIE - «Desideriamo il completamento della circonvallazione». E' questa la posizione dell'Amministrazione guidata da Fernado Fai, che prende così le distanze dall'assessore ai Lavori Pubblici Antonio Cascione riguardo i lavori di completamento dell'importante arteria.

«Non si può avere una circonvallazione in questo stato: deve essere ultimata - dice all'unisono la maggioranza - E' trascorso un lungo periodo ed è assolutamente necessario dotarsi di un'opera completa».

Infatti, la lunga storia del progetto della circonvallazione ha avuto inizio nell' ottobre del '93. A gennaio, la Provincia, affinchè si riavviassero i lavori che erano stati sospesi nell'agosto scorso, aveva definito la perizia di variante. Martedì 14 sono stati assegnati i lavori alla ditta appaltatrice e tra non molto dovrebbe avere inizio la costruzione del ponte.

«Il paese è stanco di avere una costruzione non ultimata - aggiunge ancora il sindaco Fai, a nome della maggioranza». L'ultimazione della strada consentirà di risolvere finalmente i numerosi problemi di traffico, specialmente durante i mesi estivi. Ed è proprio in quel periodo, infatti, che si manifestano i problemi e i reclami dei cittadini: il centro abitato viene attraversato da numerosi veicoli provenienti dai paesi limitrofi diretti alle località marine. In tutto questo periodo, va detto, sono stati tanti e di diversa natura gli interventi finalizzati al completamento della strada che consente di raggiungere la costa senza passare per il centro abitato. A suo tempo si erano mobilitati Alleanza nazionale, chiedendo l'immediata conclusione dell'opera, e il Comitato per il completamento della circonvallazione di Veglie.

E' di questi giorni, inoltre, la nascita di un forum aperto, all'interno del sito www.veglienews.it, rivolto all'intera cittadinanza per discutere della vicenda. Si richiedono commenti e opinioni che, saranno raccolti nell'indirizzo www.freeforumzone.com diretto a tutti i cittadini, nessuno escluso, con l'obiettivo di conoscere le diverse opinioni sul problema.

di Katia Manca

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 25 marzo 2006

Dopo le polemiche di questi giorni, la Provincia passa ai fatti

Al via la costruzione del ponte

L'associazione di imprese ha 447 giorni per consegnare l'opera
 

VEGLIE - Ripresi i lavori per la costruzione del ponte. Ieri mattina, gli operai delle ditte appaltatrici (Ati Comental e Fincosit) hanno riattivato il cantiere.

La circonvallazione sarà completata con la realizzazione di un viadotto in acciaio e cemento che permetterà di oltrepassare la cava di tufo profonda circa 24 metri e lunga cento.

Il completamento dell'opera non solo metterà in collegamento i diversi centri abitati del Nord Salento, ma svolgerà un ruolo importante di interconnessione tra questi e i paesi che si affacciano sullo Jonio.

Le ditte appaltatrici, dopo la sospensione dei lavori nell'agosto scorso, avranno a disposizione 447 giorni per condurre a termine l'incarico. Durante il blocco del cantiere da parte dell'Ati Comental e della Fincosit, numerosi sono stati i cittadini che, fiduciosi sull'operato della Provincia, auspicavano il completamento della circonvallazione. Lunga sette chilometri, a due corsie, la circonvallazione sarà una tra le più importanti arterie del Salento.

di k. m.

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Da La Gazzetta del Mezzogiorno di sabato 3 giugno 2006

La replica a Quaranta di Salice

«Il ponte sulla cava è un'opera necessaria»
 

VEGLIE - Il segretario dei Ds di Veglie invita i «Compagni di Salice» ad un incontro per chiarimenti in merito alla circonvallazione. Mimmo Saponaro, replica all'intervento di Fernando Quaranta a proposito della costruzione del ponte sulla cava di Veglie a completamento della circonvallazione. Quaranta aveva criticato fortemente l'opera sostenendo, di fatto, che si trattava di inutile spreco di denaro pubblico.

Saponaro, quindi, si domanda se «la storia della circonvallazione, scritta in diverse sedi, sia giunta ai compagni di Salice. La Circonvallazione è un'opera importante per il paese e per tutto il nord-salento - dice Saponaro. E' un'arteria che permette di collegare diversi paesi, tra cui le marine, tra loro, senza attraversare il centro abitato». Pertanto, il segretario dei Ds di Veglie ricorda al collega Quaranta che «il tracciato così come è stato concepito, e come si sta per completare, non passava su una cava, ma su terreno pianeggiante e che solo in itinere la ditta, ottenendo un permesso di escavazione mineraria da parte della Regione Puglia, ha cantierizzato, bloccando di fatto la realizzazione completa dell'opera. Si precisa - dice ancora Saponaro -che la ditta aveva già dalla prima gara partecipato con una propria offerta, risultando perdente all'apertura delle buste e ai successivi ricorsi presso le sedi giudiziarie. Da lì è nato un contenzioso - continua - che giunge ai giorni nostri. La sezione dei Democratici di Sinistra - dice ancora il segretario - ha vigilato negli anni nell'interesse di completare tale infrastruttura, sostenendo la realizzazione e il completamento dell'opera, ponte o non ponte. Gli attuali amministratori però, - afferma Saponaro - in gran parte presenti anche nella passata amministrazione di centro-destra, non hanno curato la vicenda, forse perché questa era già abbastanza chiara. Se avessero voluto la modifica del tracciato c'erano le condizioni per approvarla. Perché allora questo non è stato fatto? - domanda Saponaro e che da pure la risposta - Perché non era giusto colpire con procedure di esproprio altri cittadini con un nuovo tracciato, ci sarebbero stati un vortice di ricorsi con la conseguenza inevitabile che l'opera non sarebbe stata più realizzata».

di Katia Manca

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