Addizionale Irpef per il Comune di Veglie E bravo il sindaco Fai... E bravo il sindaco Fai che finalmente è riuscito ad introdurre l'addizionale IRPEF anche nel Comune di Veglie! Così la sua fallimentare amministrazione, che non riesce a gestire neanche la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale e realizza male ancora i progetti altrui, si approprierà della bella somma di 250.000 euro, sottratta a contribuenti già troppo vessati dai suoi amici di centrosinistra al governo della nazione. Che, a Veglie, si scandalizzano, cercando di far dimenticare che proprio l'amministrazione di centrosinistra cercò di introdurre questa odiosa tassa durante l'ultima amministrazione del prof. Greco, ma fu bloccata dall'opposizione netta ed intransigente del gruppo di Alleanza Nazionale. Alleanza Nazionale che, anche nel periodo 2000-04 di governo cittadino, minacciò di votare contro la sua stessa maggioranza, quando l'allora assessore al bilancio cercò di introdurre l'addizionale IRPEF.
Ora quell'assessore è nella
maggioranza Fai, insieme ad un nutrito gruppo di trasformisti che già
intralciarono il corretto funzionamento dell'amministrazione Carlà e che si
ritengono buoni per tutte le stagioni, e ha vinto la sua triste battaglia
anche perchè, purtroppo, Alleanza Nazionale non può più combattere in
Consiglio Comunale e nelle commissioni per impedire che questa
Amministrazione continui nella sua devastante azione di governo.
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Addizionale Irpef per il Comune di Veglie CATAMO NON RICORDA BENE, …OPPURE?
Catamo abbocca alla affermazione del sindaco Fai che nel Consiglio del 13 febbraio scorso, per giustificarsi dell’infelice idea di introdurre l’addizionale IRPEF, tira fuori lo “scoop” che anche l’amministrazione Greco nel 1999 tentò di applicarla.
Ma Catamo deve sapere e ricordare che:
Infine c’è da chiedere a Catamo:
che cosa avrebbe fatto lui, se fosse stato eletto consigliere di minoranza,
di più e di meglio che l’attuale minoranza non ha fatto per impedire
l’introduzione del nuovo tributo?
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Addizionale Irpef per il Comune di Veglie Replica al consigliere Aprile
Sono veramente meravigliato per il tono usato dal consigliere Aprile, difensore d'ufficio del prof. Greco, che esce fuori dalla corretta polemica politica e finisce per essere (forse inconsapevolmente?) offensivo nel suo intervento a proposito dell'addizionale IRPEF applicata dall'Amministrazione Fai. Innanzitutto, non riesco a comprendere il significato del titolo che non so a che cosa voglia alludere, ma ritengo, d'altro canto, lesivo della mia dignità personale tutto il contenuto della lettera, vagamente inquisitorio e saccente. Per prima cosa, mi preme spiegare al consigliere Aprile che, non essendo un pesce, non ho mai abboccato a nessun amo e, men che meno, in questa occasione. Infatti, nel Consiglio Comunale del 13 febbraio scorso, non ero tra il pubblico nè ho saputo nulla da altri di ciò che ha detto il sindaco Fai; ma sono intervenuto, dopo, per mia scienza e memoria personale, in seguito alla lettura su stampa e manifesti della polemica sull'addizionale IRPEF. Il professore Aprile, che mi ritiene un suo alunno e mi impone perentoriamente di "dover sapere e ricordare", deve sapere e ricordare che:
Si regoli, allora, il consigliere Aprile e spieghi, per rispetto di chi legge, se dice la verità lui quando si richiama alla circolare del 29-11-99 (che, si ribadisce, essendo una circolare non può mai attuare una legge, che, invece, va ordinariamente in vigore quindici giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale) o se aveva ragione l'assessore De Bartolomeo nel Consiglio Comunale del 21-12-1998. Non vi sono dubbi, infine, che l'Amministrazione Greco, avendone i numeri, poteva benissimo introdurre l'addizionale IRPEF, ma è evidente che scelse l'altra via per evitare le noie di una opposizione che certamente non sarebbe rimasta in silenzio. Finale per consolare il consigliere Aprile: apprezzo l'estenuante lavoro svolto dall'opposizione in questa consiliatura e non invidio, soprattutto, il prof. Greco che da' sempre il meglio di sè. Sono contento, d'altro canto, di esserne fuori perchè non avrei potuto esimermi dallo sfiancarmi per combattere contro questa maggioranza, che comanda a suo piacimento con appena un terzo dei voti dei vegliesi grazie ad una legge balorda del vecchio ed agonizzante centrosinistra, prossimo ad essere travolto dalle rovine di Tangentopoli.
Veglie, 20 febbraio 2007
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