Siore e Siori… Ecco a voi il Circo!!! Caro prof. Greco, sono stufo...
Caro prof. Greco, sono stufo… Stufo dei Suoi commenti sarcastici. Badi bene, ho detto commenti quindi non mi voglio riferire al suo impegno politico che è tutt’altra cosa. Sono stufo di leggere i resoconti fatti a metà delle sedute consiliari nei suoi messaggi vegliesi. Lei potrà obiettare e dirmi che non sono obbligato a leggerli e su questo ha ragione e proprio per questo non mi sarei mai permesso di scrivere uno sfogo come questo. Ma nell’ultimo suo Messaggio ha toccato un argomento che mi ha visto impegnato personalmente in più di un’occasione e in particolare questo anno. Mi riferisco alla “Cosiddetta Settimana della Cultura” (come la definisce Lei nel suo Messaggio). Non voglio entrare in discussioni tecniche che non mi competono, non voglio sapere come sono stati previsti o stanziati i soldi per affrontare questa manifestazione (a quanto pare è dovere dell’opposizione). Mi deve permettere però la replica al suo disgustoso Sarcasmo quando parla di “circo culturale vegliese”. Io ho grande rispetto per il Circo e per gli artisti circensi, purtroppo Lei, con il suo sarcasmo, riesce a far apparire il “circo” come uno spettacolo poco edificante. E’ sua abitudine, caro prof. Greco, fare di ogni virgola una “base di lancio” per un attacco contro gli avversari politici e un bravo politico deve saper fare anche questo ma non le permetto di offendere il lavoro e l’impegno svolto da quelle persone che hanno dato vita agli eventi contenuti nella “V Settimana della Cultura”. Mi riferisco a quelle persone che sono al di fuori del “Circo” della Politica; mi riferisco a quelle persone che per poter fare qualcosa di nuovo e di diverso per il proprio paese si sono prodigate alla ricerca di artisti e quant’altro per poter animare nel migliore dei modi alcune serate vegliesi. Forse, caro prof. Greco, non si è reso conto che dietro quel “circo culturale vegliese” c’erano delle persone comuni che non hanno dormito la notte per riuscire ad organizzare al meglio delle loro possibilità delle serate Culturali (mi permetta di scriverlo in maiuscolo) a disposizione di tutti, anche di quei politici dell’opposizione che, come Lei, non si sono neanche degnati di venire a vederle e che poi si permettono di giudicarle definendole “circo culturale vegliese” di una “cosiddetta Settimana della Cultura”. Se avesse avuto almeno la compiacenza di partecipare avrei potuto instaurare un dialogo diverso, ma in questo caso non merita attenuanti. Non mi permetto di prendere in particolare le difese degli organizzatori degli altri eventi di questa V edizione che, se vogliono, avranno modo di farlo da soli, ma posso sicuramente permettermi di difendere la seconda edizione del “Jazz in Veglie” organizzata anche da veglienews del quale faccio parte. Ebbene, non accetto per nessun motivo che una rassegna così ben riuscita, con una qualità musicale in ambito jazz che raramente, per non dire mai, si era vista prima a Veglie e con una presenza di pubblico di qualità che va oltre il bacino vegliese venga definita sarcasticamente come un “circo culturale vegliese” ed esigo che per queste parole Lei, caro prof. Greco, abbia il coraggio di chiedere scusa, non ai politici ma a coloro che hanno messo su questo “tendone”. La nostra è stata solo la seconda edizione ma abbiamo avuto già apprezzamenti da numerosi personaggi del mondo del jazz che credono in questo percorso e che ci hanno proposto di entrare a pieno titolo nei circuiti dei Jazz Fest Salentini. Suggerisco quindi agli attuali amministratori e a Lei, nel caso un giorno dovesse ritornare a governare il nostro paese, di non abbandonare questo filone, di farlo crescere sempre più fino a farlo diventare, perché no, un “Circo a tre Piste (o meglio Piazze)” dove far esibire contemporaneamente diversi artisti di calibro internazionale che attirino un pubblico numeroso verso il nostro Paese.
In attesa delle Sue scuse, la saluto
cordialmente.
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Risposta alla redazione di Veglienews
Al Sig. Fernando Leardi e alla Redazione di Veglienews Per un aggettivo e tre parole virgolettate (davvero un aggettivo e tre parole!), ho meritato la sua nota, sig. Direttore di Veglienews. Non ho avuto, in questi anni, il piacere di conoscerLa e di incontrarLa. Come sa, è da anni che informo i miei elettori sull’esito dei consigli comunali. E’ un dovere minimo per rispondere ad un mandato. Con una informazione che sintetizza e ripete gli interventi in aula di un consigliere di opposizione, come mi è stato chiesto, e continuano a fare, più cittadini, anche non miei elettori. Ed è ovvio che è informazione a metà (sarà d’accordo con me che non è mio compito informare su quello che dice o fa la maggioranza!). Con uno strumento non pubblico e a domanda: una semplice e-mail. Non conosco altri resoconti, più completi, delle sedute consiliari. Sarebbero opportuni e utili, ma per ora non ci sono. Nell’ultimo resoconto del consiglio di luglio su una delibera ho scritto, dopo aver riportato il seguente punto all’ordine del giorno: “Comunicazione di prelievo dal fondo di riserva disposto con deliberazione della Giunta Comunale n. 84 del 15.06.2007 avente ad oggetto “V^ Settimana della Cultura – Organizzazione eventi ed assegnazione somme”. La maggioranza ha attinto al fondo di riserva per coprire spese non previste per il 50% per la cosiddetta Settimana della Cultura. Come se un mese fa, prima dell’approvazione del bilancio di previsione non sapesse quanto doveva costare il “circo culturale vegliese”. Votata solo dalla maggioranza.”
Lei, Sig. Direttore, a cui ho inviato il resoconto “per eventuale pubblicazione”, non lo ha pubblicato (e di questo non mi dolgo), ma anziché dirmi: “non desidero ricevere più i tuoi resoconti”, scrive ai suoi lettori, ignari, e grida: basta con il sarcasmo, sono stufo, chieda scusa…”. Stufo di che? “Scusa” perché? Non ho attaccato nessuno, non ho espresso il mio commento sulla “Settimana della Cultura” di Veglie, non ho criticato chi si è impegnato nell’organizzazione, non ho fatto nessun cenno al programma culturale e alle varie iniziative, non ho scritto mezza virgola sugli sponsor né sul suo giornale on-line, non ho biasimato chi ha partecipato e chi si è esibito, non ho irriso chi non ha dormito la notte. Il mio sintetico commento riguardava colui o coloro che nella amministrazione locale pensano al nostro tempo libero, alle conferenze, alle sagre, alle cerimonie, alle mostre, ai convegni, alle presentazioni, alle feste...in luoghi più o meno idonei; riguardava gli addetti alla cultura, che, in mancanza di una delega assessorile specifica, in questa maggioranza non sono mai stati tanti come oggi, e nello stesso tempo, poiché la massificazione non comporta automaticamente qualità, le iniziative non sono mai stati così mediocri. Allora, “scusa” perché? Perché ho fatto del sarcasmo sull’assessore alla cultura o su chi ha la delega per aver grattato il fondo del barile? E Lei cosa c’entra in questo discorso? O ha scritto per nome e per conto…? Sono sicuro che nemmeno Lei, Direttore, ami una cultura scadente e rimediaticcia; una cultura fatta di iniziative organizzate per dire: “facciamo qualcosa”, senza una programmazione; una cultura strumento di un potere che non riesce a dare “il pane” (la soluzione di tanti problemi impellenti, che Lei ben conosce) ai cittadini; una cultura che è onnivora e asfissiante perché deve coprire vuoti e crepe dell’attuale maggioranza. Non mi esprimo in dettaglio sulla V settimana della cultura vegliese, anche perché non c’ero. Ma non perché non ho partecipato a dieci giorni di iniziative culturali molto varie (ecco perché “circo” non in senso dispregiativo, come Lei ha voluto leggere) sono stato estromesso dal Consiglio Comunale e debbo rinunciare all’esercizio della funzione critica e di controllo del consigliere.
Sugli altri messaggi politici, più o
meno nascosti, della sua nota è meglio lasciar perdere.
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