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stralcio da "Messaggi vegliesi del 14 novembre 2008 (n.10)"   -  Antonio Greco  -   27 ottobre 2008

 

(Ndr: Di seguito sono riportati i commenti ai punti 3 e 4 dell'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 13 novembre 2008 contenuti nel comunicato "Messaggi vegliesi n.10" di Antonio Greco.
Questa è la versione che i cittadini vegliesi riescono a sapere riguardo a tali argomenti trattati nel consiglio comunale.
Se l'amministrazione non dà in alcun modo comunicazione della sua versione di quanto discusso,  quella del consigliere Greco, giusta o sbagliata che sia, è l'unica a cui i vegliesi possono fare riferimento.)

 

Seduta consiliare del 13 novembre

La seduta del 13 novembre è stata aperta alle ore 17 ed è stata chiusa alle ore 20,30. Presenti 19 consiglieri.

Il Consigliere Stefania Capoccia, dopo una dichiarazione breve ma ben motivata, è passata dalla
maggioranza ai banchi dell’opposizione.

Cinque consiglieri di maggioranza (M. Spagnolo, C. Mangia, R. Ruberti, G. Maggiore e M. Vadacca), dopo aver girovagato in tanti partiti, sono approdati nella Democrazia Cristiana per le
autonomie (DCA) di G. Rotondi, partito confluito nel PDL, e hanno formato un gruppo unico
consiliare.

 

ORDINE DEL GIORNO

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3) Presa d’atto verbale Conferenza dei Servizi del 30 settembre 2008 “Norme per l’attuazione dei comparti urbanistici del vigente P.R.G.”

Il dibattito su questo punto è durato due ore. La realizzazione del comparto C1-12 (alle spalle della Chiesa di Sant’Antonio), il cui proprietario principale è il barone Malfatti, è un affare di diversi milioni di Euro.

Dopo tre consigli comunali sull’argomento (il primo per l’adozione del Piano di Lottizzazione, il secondo per le gravi irregolarità riscontrate dalla minoranza, il terzo per le osservazioni e relative controdeduzioni) il progetto è stato inviato a Bari per il nulla osta paesaggistico. Di fatto, l’assessorato all’Urbanistica della Regione Puglia ha bocciato il piano perché la viabilità (in particolare per una strada parco confinante con la campagna, molto ampia, contestata anche dagli altri proprietari) non è conforme al Piano Urbanistico vigente. Cosa già fatta notare in sede di discussione consiliare. Sindaco, ex dirigente del settore urbanistico del comune di Veglie e progettista, in ben tre incontri con i dirigenti dell’Ufficio Urbanistico Regionale, hanno in tutti i modi tentato di aggirare l’ostacolo riuscendo ad ottenere dalla Regione Puglia una Conferenza di Servizi con la quale stabilire che la viabilità prevista dal PRG non è obbligatoria ma solo indicativa.

La nota con la quale il Comune di Veglie ha indetto la conferenza di servizi è basata su una serie di dati e fatti non corretti e contiene reticenze ed omissioni. Tra l’altro, in essa e nel verbale definitivo di chiusura della Conferenza di servizi, si fa riferimento ad una nota con la quale si sostiene che a maggio altri 32 proprietari avevano aderito al comparto “sottoscrivendo un accordo con il proponente sugli oneri da sostenere ed inviato al Comune”. Cosa non vera!

Alcuni di questi proprietari sono stati costretti a dare mandato ad un avvocato che, con una nota indirizzata al sindaco, ha “diffidato fermamente dall’utilizzare le firme in questione in maniera illegittima e del tutto contraria alla volontà dei miei assistiti”. Questi erano presenti in aula e, in modo fermo ma corretto, hanno protestato contro il Sindaco per aver strumentalizzato, al fine di approvare il comparto ad ogni costo, e mandato a Bari una loro lettera che non poteva essere considerata assolutamente “un accordo”. Questa era indirizzata al barone Malfatti ma ad essa il destinatario, dopo sette mesi e fino ad oggi, non ha dato alcuna risposta.

Grande imbarazzo della maggioranza e del Sindaco, che ha tentato di dire di aver avuto notizia della diffida solo in mattinata, quando, invece è stata protocollata il 7 novembre.

La presa d’atto del verbale di conclusione della conferenza di servizi, richiesta al Consiglio, non poteva avvenire in quanto, oltre alle tante irregolarità riscontrate nel verbale della conferenza stessa, per i pareri urbanistici il Consiglio doveva intervenire prima, per deliberare la promozione della conferenza di servizi e per stabilire il legittimo rappresentante delegato a parteciparvi. Tutto l’iter amministrativo sin qui seguito per la conferenza è stato ritenuto dalla minoranza illegittimo e del suo verbale è stata chiesto l’annullamento.

La votazione: 10 a favore (della presa d’atto), un astenuto (P.Rollo), due contrari (Spagnolo C. e Capoccia) e gli altri contrari ma non partecipanti al voto per protesta.

Il risultato della votazione dimostra il morboso attaccamento di alcuni amministratori al comparto C1-12 e non ad altri Piani di Lottizzazione, presentati e istruiti, che sono in attesa del placet politico di Sindaco & co.. La minoranza ha sostenuto che una equa e non clientelare soluzione, per risolvere la domanda di approvazione di PdL, può essere solo l’accelerazione dell’iter per il nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG). Ma questo difficilmente vedrà la luce in questi mesi, a causa di una maggioranza, rissosa e inadeguata, che da un anno non riesce a mettersi d’accordo nemmeno su chi deve essere il progettista. Se comunque si vuole seguire la soluzione di rivedere le modalità di attuazione dei comparti in questi mesi, con il P.R.G vigente, si può seguire la soluzione della conferenza di servizi con la Regione Puglia, ma questa deve essere rifatta con le modalità e la pubblicità previste dalla Legge e deve essere realizzata per tutti i comparti e non solo per il C1-12. Non può esserci una “trattativa privata” come è stata quella del 30 settembre 2008. Il comune non è l’Azienda Fai & Co..

4) Sansificio OIL SALENTO: atto di indirizzo.

La richiesta di un consiglio comunale monotematico e aperto è stata inoltrata a tutti i consiglieri da parte del Comitato “Ambiente Sano”. Sottoscritta da sette consiglieri di minoranza, è stata ignorata dal Presidente del Consiglio e da Fai. Questi hanno dovuto convocare il consiglio perché glielo imponeva la norma, ma hanno vanificato la richiesta inserendo l’argomento al quarto punto dell’od.g., escludendo la richiesta di monotematicità, e soprattutto non rendendo il Consiglio aperto all’intervento dei cittadini, così come è stato fatto in tanti comuni limitrofi. E per di più, nonostante i tanti cittadini presenti alla seduta, il presidente, nell’introdurre l’o.d.g., ha passato subito la parola al Segretario Generale che ha letto una breve nota con la quale dichiarava inammissibile la proposta di delibera. Non vi è stato, quindi, nessun dibattito, nessuna presa di posizione della parte politica, nessuna votazione. Tenuto conto che Fai & co. non hanno prodotto nessun atto ufficiale a riguardo, il loro silenzio esprime una posizione politica a favore del megasansifico. Su questo argomento, importantissimo per la tutela della salute e del territorio, Fai non vuole affrontare l’argomento in Consiglio perché sa che qualsiasi posizione spaccherebbe la sua maggioranza. E’ rimasto solo e, senza alcun atto ufficiale, gli è comodo, a seconda delle circostanze, dire di essere favorevole e contrario al megasansifico.

Ancora una volta aspetta che passi la bufera e che altri si assumano le responsabilità al suo posto. A lui interessa solo difendere la sua poltrona, senza pudore e senza alcuna dignità politica.

La minoranza è riuscita a leggere una lettera di protesta di “Ambiente Sano” ( è pubblicata sui siti locali) e a dire che il silenzio politico è sinonimo di vigliaccheria.

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Antonio Greco