Indice Generale                                           Lettere Indice Lettere

"Comitato cittadino della Sinistra Arcobaleno"  -  5 aprile 2008  

 

Perchè votare la Sinistra Arcobaleno

 

La Sinistra l’Arcobaleno è la vera alternativa a Berlusconi.

In campagna elettorale si è abituati agli argomenti più strampalati per ottenere consensi e mettere in cattiva luce i propri avversari politici. Chi teme la competizione interna e non brilla in convinzione nelle proprie idee è disposto a dire tutto, e poi il contrario di tutto, sperando nella distrazione o nella dimenticanza altrui, pur di ottenere qualche percentuale di voto in più.

E’ curioso che un esponente di primo piano del PD vegliese, inviti i cittadini al voto alla propria lista “per evitare che ritorni Berlusconi per altri 5 anni”. Strana motivazione.

Ma come, non era il PD che voleva inaugurare una nuova stagione politica dove non si sarebbe più parlato di antiberlusconismo? Non era il PD che ha salvato Berlusconi scegliendoselo come interlocutore privilegiato prima con la Bicamerale di D’Alema e poi con la recente idea veltroniana delle Riforme? Non è dalle attuali file del Partito Democratico che sono arrivate le resistenze per impedire che venissero eliminate le leggi “ad personam“? Non è al PD che dobbiamo l’assenza in Italia di una seria legge in tema di “conflitto di interessi”?

E si potrebbe continuare all’infinito. La realtà è che proprio il PD costituisce il peggiore esempio di come il Pensiero Berlusconiano abbia ormai invaso largamente la società italiana.

Basta ascoltare gli slogan-promessa snocciolati uno al giorno sia da Berlusconi che da Veltroni, con la convinzione di chi è sicuro che alla fine del pranzo non pagherà il conto, basta annotarsi i candidati-immagine, leggere i rispettivi programmi, sempre più simili l’uno all’altro, fare caso all’uso disinvolto delle parole sempre più scollegate dalle reali azioni.

Come si fa a promettere lotta al lavoro precario quando proprio il PD è intriso della cultura giuslavorista che ha portato alla progressiva precarizzazione dei rapporti di lavoro in Italia. Hanno dimenticato il ministro Treu? Il prof. Ichino, oggi candidato nelle liste PD, non è forse uno dei maggiori fautori dell’abolizione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori? E vogliamo parlare di Calearo, Presidente della Federmeccanica, candidato anch’egli nel PD, colui che ha costretto i lavoratori a un lunghissimo ed oneroso sciopero per ottenere un misero aumento della retribuzione?

I partiti che oggi costituiscono la lista LA SINISTRA L’ARCOBALENO sono stati quelli che nel corso del Governo Prodi hanno tentato di fare rispettare il programma che prevedeva proprio la modifica della legge 30, impropriamente conosciuta come legge Biagi. Non ci sono riusciti per i no venuti da quella parte moderata dell’Unione che oggi fa riferimento al PD. Quella stessa parte che ha anche ostacolato l’aumento delle pensioni e dei salari, mentre ha elargito nuovi sgravi alle imprese.

E’ evidente che con tali premesse la politica del PD non potrà che essere ambigua, contraddittoria e fortemente condizionata dai poteri forti della finanza. La politica del “ma anche” non funziona, la politica che si pone equidistante tra il Presidente dei giovani industriali Matteo Colaninno e il lavoratore della Thyssen è falsa, perché uno ha i soldi e comanda, l’altro non ce li ha e subisce.

La Sinistra Arcobaleno ha adottato uno slogan che va in direzione diversa: UNA SCELTA DI PARTE. Una scelta come quella fatta dalla dr.ssa Maria Cecilia Capoccia, senza ambiguità, che mette al centro dell’azione politica la progressiva estensione del diritti civili e sociali a tutti, senza distinzione alcuna. Una politica che, per ottenere ciò, valorizza il ruolo attivo dello Stato e non solo come garante del bene comune. Una politica che ha la sua stella polare nell’art.3 della Costituzione Italiana che assegna alla Repubblica il “compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto, la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.

A chi (G.Caputo) vede divisioni solo in campo avverso vorremmo ricordare che la costruzione di un nuovo soggetto politico comporta sempre nuove entrate ma anche perdite: è successo al Pdci, ma è successo, in maniera ancor più lacerante e dolorosa, anche al PD. Forse non si è accorto che Mussi, Salvi, Angius hanno abbandonato il PD? Meglio che ognuno guardi in casa propria. Vorremmo segnalargli, infine, che in un comune del Nord Salento il PD si trova, al tempo stesso, al Governo (con il Sindaco) ed all’opposizione (con il vice capogruppo). Si potrebbe suggerire il caso a Veltroni come esempio di omogeneità di vedute del neonato popolo del partito democratico…..

Buon voto a tutti.
 

Il Comitato cittadino della Sinistra L’Arcobaleno
www.sinistraarcobalenoveglie.splinder.com