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 Lorenzo Catamo -  11 dicembre 2009

 

Avvinti come l'edera

 Non commento, per formazione ricevuta, l'ordinanza di sospensiva del Consiglio di Stato del 9 dicembre, con la quale si blocca la decisione del TAR Puglia-Sezione di Lecce di annullamento delle nomine dei consiglieri subentrati nel Consiglio Comunale di Veglie e la motivazione dell'ordinanza non mi fa sperare in nulla di positivo, quando - il 18 dicembre - il supremo consesso di giustizia amministrativa esaminerà il merito.

Perciò, mettiamoci l'anima in pace e prepariamoci a questi ultimi tre mesi di amministrazione Fai.

Mi meraviglia, però, la gestione politica dell'affare da parte del PD, che prima invita Loredana Capone a non prendere tra i suoi adepti di corrente il sindaco di Veglie e poi pubblica manifesti per sconfessare il Fai (ex MSI, ex DC, ex PPI, ex Margherita) senza avere il buon coraggio di un tempo di deferirlo alla Commissione di Disciplina e di farlo espellere dal partito.

Affari interni del PD che mi fanno rimpiangere i partiti di una volta! Ma, del resto, non gli è diverso il PDL, da cui mi sono allontanato prima che nascesse. Sono speculari e sono la negazione della politica, anche se il PD ha la primogenitura dello scempio!

Esilarante, infine, il comportamento della pseudo maggioranza in carica, già eletta con appena il trentasei per cento e che, a conti fatti, dopo le quattro importanti defezioni non dovrebbe contare più del venti-venticinque per cento dei consensi! Sono attaccati al potere con una pervicacia degna di miglior causa! Chissà cosa ci sarà sotto questa spietata volontà di non rinunciare neanche agli ultimi tre mesi di stipendio?

Lascio a chi mi legge l'interpretazione personale di questo patetico atteggiamento.
 

Lorenzo Catamo
LA DESTRA-Veglie