Comitato Ambiente Sano - Lettera al Direttore del Nuovo Quotidiano di Puglia Rettifica della notizia a pagina 29 del Nuovo Quotidiano di Puglia – Lecce del 1 febbraio 2009 dal titolo: «Gli esperti dell’Università non hanno dubbi: “Il sansificio non è dannoso”»
In nome e per conto del Comitato “Ambiente Sano”, con sede a Veglie (Lecce), che conta numerosi aderenti anche di cittadini residenti nei paesi limitrofi, relativamente all’articolo di cui all’oggetto, chiedo che venga rettificata la notizia riportata in quanto non corrispondente alla realtà dei fatti, per le ragioni che seguono.
In nessuna parte della
relazione di consulenza tecnico-scientifica a supporto
dell’istruttoria di verifica di assoggettabilità a VIA dell’opificio OIL
Salento di Veglie, ai sensi dell’art. 4 comma 7 della L.R. 11/2001, a firma
dei prof. Zurlini, Ranieri e Colangelo, del 14 gennaio 2009 si legge, come
riportato su Nuovo Quotidiano di Puglia dell’1/2/2009, che
“l’impianto di essiccazione che nasce tra vigneti e uliveti
secolari, passato alle cronache come sansificio, che ha scomodato masse,
critici, politici e cittadini non sarebbe quindi dannoso per la salute” e
non è assolutamente corrispondente all’oggetto della relazione dei docenti
universitari il titolo del pezzo: “Gli esperti dell’Università non hanno
dubbi: ‘il sansificio non è dannoso’”. Il testo esatto della relazione è il seguente: “La commissione, di conseguenza, ritiene che l’Autorità competente possa subordinare l’esclusione del progetto dalla procedura di VIA a seguito di specifiche prescrizioni che vengono qui di seguito riportate” (pag. 7). La commissione, quindi, ha subordinato la non assoggettabilità a VIA (e non l’autorizzazione alla apertura del sansificio) a ben 11 (undici) prescrizioni per la tutela della salute dei cittadini e a due raccomandazioni, che riguardano il processo di informazione e trasparenza nei confronti delle popolazioni interessate. Salute, informazione e trasparenza, quindi, a rischio con il progetto così come presentato dalla OIL Salento. E’ evidente a tutti che la proposta di 11 prescrizioni e 2 raccomandazioni stravolge il progetto della OIL Salento, autorizzato dal comune di Veglie come industria insalubre e già ridotto il 15 settembre, solo perché si sono scomodate masse, critici, politici e cittadini. I cittadini del no al sansificio, su cui l’articolo sembra ironizzare, difendono la salute e anche la legalità. La relazione della commissione è importante per un’altra questione di fondo e basilare: definisce la natura della sansa. La OIL Salento, per avere l’autorizzazione alla trasformazione di un ex pomodorificio in impianto industriale in zona agricola, senza variante urbanistica, senza coinvolgimento degli organi politici, e con semplice Dichiarazione di Inizio Attività, ha sempre sostenuto che la sansa è un sottoprodotto agricolo. La relazione della commissione, invece, scrive: “La realizzazione di questo impianto permette di trasformare la sansa umida, che, necessitando di una trasformazione preliminare per essere riutilizzata come combustibile, non rientra nella nozione di sottoprodotto ai sensi del D. Lgs.152/2006” (pag.4). Queste brevi note, dimostrano che la relazione della commissione dell’Università non è stata letta da chi ha scritto il pezzo; la pubblicazione delle precisazioni sin qui illustrate, come da norma, sul suo giornale farà piazza pulita di tante illazioni di lettori del giornale e a cui il Comitato non intende prestare alcuna attenzione. Con attenzione al lavoro che Lei e il suo giornale svolgono sul territorio, porgo distinti saluti.
Veglie 1.2.09
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