Caro Saverio Caro Saverio Scusami se ti do del tu, ma vorrei che la considerassi una risposta informale. Ho letto la tua lettera e non sono qui per ribattere sulle notizie che circolano in paese. Leggendo non ho neppure capito da che parte stai….. ma anche questo ha poco interesse. Un punto invece ha suscitato in me la voglia di farti una domanda, o meglio, di controbattere: “la proposta Nicolaci convince poco e attrae meno”. Sono molto rammaricato da questo tuo convincimento, soprattutto per la conoscenza che mi lega al dottor Nicolaci. Persona forse anche poco conosciuta rispetto a tutti i nomi presenti nella tua lettera, ma di sicuro non meno capace, anzi. Non voglio fare campagna elettorale per un presunto candidato sindaco, ma non reputo giusto considerare una persona come fosse un burattino, e questo è facilmente leggibile tra le righe (…..tra le parole). A questo punto approfitto per spendere due parole a proposito della “proposta Nicolaci”, che a te poco convince e meno attrae: Ti convince poco l’idea di proporre un candidato sindaco, che della politica vegliese abbia avuto fino ad oggi poco a che fare, ma mai esulato dal dire la sua ad un gruppo di amici? Ti convince poco l’idea di proporre un candidato sindaco, della cui professionalità ne abbia fatto bandiera e abbia oggi deciso di mettere le proprie capacità tecnico-gestionali al servizio della comunità vegliese? E poi, attrae meno la proposta di un candidato sindaco che non abbia già “riscaldato” per varie volte la poltrona? A titolo di cittadino, niente più di quale sono, mi avrebbe fatto molto piacere almeno questa volta scoprire volti nuovi. Non sono per il totale rinnovo della “classe politica”, perché credo che amministrare richieda competenza, capacità ed esperienza. Credo però, che un terzo dell’amministrazione dovrebbe essere giovane e priva di esperienza. In questa porzione ci entra anche il sindaco, le cui decisioni dovrebbero garantire un pizzico di genuinità. Basta con i giochi di partito. A Veglie non si può parlare di centrodestra o centrosinistra. Se davvero vogliamo avviare una fase di cambiamento, iniziamo a mettere i paletti a chi ci ha provato e non ci è riuscito. E partiamo dai sindaci, per poi rinnovare l’intera giunta e infine l’aula consigliare. A chiunque avesse desiderio di rifare il sindaco propongo: perché non credere nelle capacità altrui? Se davvero lo scopo ultimo è quello di far ripartire un paese in stallo, perché chiudere alla classe politica che sta nascendo, le possibilità di costruire un paese degno di essere consegnato ai propri figli? Avete fatto quanto vi è stato possibile, ora però non restate impantanati nella goduria che si prova a decidere per gli altri. Caro Saverio, quel tuo mezzo rigo mi ha fatto sfogare un bel po’, ma spero di aver reso l’idea di un giovane che, come tanti, abbia il desiderio di scoprire un nome nuovo nella politica vegliese.
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