Illuminazione e verde pubblico
Sono ormai due sere che tutta la zona che va dalla piazza e dal Parco delle Rimembranze alla Chiesa di San Rocco (una zona centralissima) resta completamente al buio, ma le notizie raccolte mi parlano di continui disagi in diverse zone del paese, centrali e periferiche. E' questo uno dei tanti disservizi che deliziano (si fa per dire!) la nostra cittadina e che, francamente, non dimostrano alcun cambiamento nella gestione della cosa pubblica rispetto al passato. Eppure, pur non avendo sostenuto la lista che ha vinto le elezioni di undici mesi fa, pensavo che qualcosa cambiasse. Se non altro perché nella maggioranza, pur eterogenea, erano confluite diverse esperienze che ritenevo competenti. Ma mi accorgo di essere stato troppo benevolo nella valutazione, in quanto manca ancora a Veglie la capacità di gestire quello che dovrebbe essere ovvio e cioè l'ordinaria amministrazione di cose elementari come la manutenzione della pubblica illuminazione, delle strade interne ed esterne, del verde pubblico sempre più saccheggiato, la manutenzione e pulizia degli edifici pubblici (vedi: la folta e lussureggiante vegetazione spontanea del giardino botanico cresciuto all'interno del cortile dell'ex mercato coperto ormai abbandonato a se stesso). Poi si cerca di gettare fumo negli occhi con il reimpianto (anche in zone poco opportune) di alberi di ulivo e con la dislocazione di grandi vasi sui marciapiedi, che sono divenuti pressocché intransitabili. Non serve questo a Veglie, ma occorre una politica nuova che rilanci il paese, pur nella risaputa ristrettezza delle risorse economiche! E mi convinco sempre di più che, per risparmiare, forse sarebbe bene abolire le amministrazioni comunali ed affidare la gestione dei paesi a commissari di nomina governativa che badino alla sostanza delle cose e non si perdano nel fumo dei piccoli dispettucci della politica locale.
All'Avv. Lorenzo Catamo: "Stiamo Calmi"
Con tutta la comprensione possibile che da parte mia hai, per i disservizi che si manifestano, e che puntualmente denunci.
Ti pregherei comunque di lasciare perdere il passato. Non richiamiamo alla mente forme di imposizione dallo STATO.
Conserviamoci quella poca democrazia che abbiamo o che ci hanno lasciato.
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