Indice di Indice Generale                            Indice Giornali Indice Giornali

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Giovedì 8 Maggio 2003

L'opposizione preme di nuovo per la revoca del presidente del Consiglio

 Armonico torna nel mirino

«Posizione insostenibile dopo che il Tar ha censurato il suo operato»
«Ora in discussione anche gli altri atti della maggioranza»
 

 VEGLIE -  L'opposizione torna a chiedere la revoca dell'incarico di presidente del Consiglio comunale a Valerio Armonico. I consiglieri comunali Alessandro Aprile, Mario Aprile, Giuseppe Cutrino, Giovanni Cipolla, Antonio Greco, Giovanni Parente e Oronzo Sabato l'altro giorno hanno depositato presso gli uffici comunali un'apposita proposta di deliberazione.
La nuova iniziativa, che in pratica riprende
quella analoga dello scorso dicembre, scaturisce dalle ultime vicende legate al mancato accoglimento, da parte di Armonico, di tre interpellanze riguardanti la revoca del finanziamento regionale del «canalone». Su questa questione, nei giorni scorsi, a seguito del ricorso promosso da Antonio Greco, si è espresso il Tar di Lecce con una sentenza che ha annullato il provvedimento con cui il presidente dell'Assemblea, sulla base di un parere dell'ufficio legale del comune e del segretario generale, aveva dichiarato inammissibili le interpellanze presentate dalla minoranza.
«La sentenza - affermano i consiglieri di opposizione - restituisce, dopo un ennesimo atto di sopruso e di tracotanza di chi ha piegato le Istituzioni a logiche di parte, dignità al ruolo e al diritto di iniziativa dei consiglieri comunali sia di maggioranza che di opposizione. La stessa - continuano - entra pure nel merito e smentisce il parere scritto del direttore generale e di un funzionario del Comune. Questi ultimi avevano sostenuto che la nota regionale (riguardante il canalone, ndr) è da intendersi come avvio del procedimento di revoca e non ancora «revoca» del finanziamento. Tutto ciò apre un serio dibattito sulla legittimità degli atti approvati dalla maggioranza, cioè del piano delle opere pubbliche e del bilancio di previsione 2003».
I consiglieri di opposizione aggiungono che «la condotta di Armonico, censurata da un punto di vista amministrativo, apre uno spaccato sulla condotta politica dell'intera maggioranza di centrodestra che si regge solo sulla forza dei numeri, nonostante in tre anni abbia perso tre consiglieri». Poi concludono: «fidarsi solo dei numeri gioca brutti scherzi. Da una scintilla può nascere un incendio».
A questo punto, stando alla normativa vigente, lo stesso presidente Armonico è tenuto a riunire il Consiglio comunale, «in un termine non superiore ai venti giorni», per discutere della richiesta di revoca del suo incarico.
 

di  Rosario Faggiano

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Venerdì 30 Maggio 2003

Respinta mozione di sfiducia

 Valerio Armonico confermato Presidente del Consiglio

 

 VEGLIE -  Valerio Armonico resta presidente del Consiglio comunale. Nei giorni scorsi l'Assise cittadina ha respinto la proposta di deliberazione presentata dall'opposizione per la revoca dell'incarico ad Armonico.
Hanno riconfermato fiducia al presidente i consiglieri comunali della maggioranza. A favore della revoca, invece, si sono espressi Alessandro Aprile, Mario Aprile, Giuseppe Cutrino, Giovanni Cipolla, Antonio Greco, Giovanni Parente e Oronzo Sabato. L'iniziativa della minoranza scaturiva dalla vicenda, finita poi nelle aule del Tar di Lecce, del mancato accoglimento, da parte di Armonico, di alcune interpellanze riguardanti la «revoca» del finanziamento regionale del canalone. Il Tar, accogliendo il ricorso dell'opposizione, ha imposto l'inserimento delle interpellanze nell'ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì scorso.
«Da alcuni mesi - afferma Armonico - è in corso un attacco strumentale contro il mio operato istituzionale. Ancora una volta, però, i fatti hanno smentito la minoranza. La decisione di non ammettere le interpellanze, basata su parere tecnico del segretario generale Carlo Buccarella e dell'avvocato Maria Adelaide Saccomanno, alla luce degli ultimi sviluppi, si è rivelata corretta. Una recente nuova nota della Regione - spiega - ha implicitamente confermato la nostra tesi, secondo la quale il provvedimento di revoca del finanziamento del canalone non è stato ancora adottato. In altre parole, il procedimento di revoca è stato avviato ma non concluso. Le interpellanze, invece, si basavano sul presupposto che la revoca fosse già intervenuta. Ecco perché non potevamo accoglierle. La Regione attualmente sta valutando le controdeduzioni del Comune. Solo dopo questa fase - conclude - sarà decisa la revoca o la conferma del finanziamento».
 

di  r.f.

Da La Gazzetta del Mezzogiorno di Lunedì 2 Giugno 2003

L'opposizione insiste per la revoca dall'incarico

 Armonico «rimane» Ed è braccio di ferro

 

 VEGLIE -  «Valerio Armonico continua a fare il politico di parte». Non cambiano idea i consiglieri comunali Alessandro Aprile, Mario Aprile, Giovanni Cipolla, Giuseppe Cutrino, Antonio Greco, Giovanni Parente e Oronzo Sabato, i quali insistono per la revoca dell'incarico di presidente del Consiglio comunale. L'Assise cittadina si è già espressa per il rigetto di questa richiesta. Armonico, da parte sua, ribadendo di aver sempre tenuto un comportamento istituzionale corretto, recentemente ha affermato di subire da tempo «attacchi strumentali». Il presidente del Consiglio, a suo tempo, non ritenne ammissibili alcune interpellanze della minoranza riguardanti il finanziamento del canalone. Secondo l'opposizione questo finanziamento sarebbe ormai revocato; secondo Armonico, invece, la Regione avrebbe soltanto avviato il procedimento di revoca. A sostegno della sua tesi, Armonico cita una recente nota regionale, successiva ad una sentenza del Tar che è, invece, favorevole all'opposizione.
«Amonico - affermano i consiglieri d'opposizione - continua a confondere la richiesta della minoranza di rispetto delle regole con attacchi strumentali; confonde una sentenza del Tar con una generica lettera della Regione; misconosce il diritto dei consiglieri di proporre interrogazioni e mozioni, nascondendosi dietro il filtro dei pareri tecnici per non affrontare problemi scomodi per la maggioranza». I consiglieri ricordano poi che Armonico, con decreto del sindaco, è stato recentemente nominato assessore della Union 3.
«Armonico - aggiungono - ha accettato la nuova designazione senza il minimo rispetto del ruolo istituzionale della Presidenza del Consiglio comunale. Non si rende conto che così rende il suo ruolo di garanzia non credibile. La minoranza - concludono - anche per quest'ultimo motivo, continuerà a chiedere le sue dimissioni da presidente del Consiglio perché è convinta, a riprova che non c'è nessun attacco alla persona, che Armonico farebbe meglio l'assessore».
 

di  Rosario Faggiano

  Indice Giornali Indice Giornali

Indice di Indice Generale