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da "Dania" - 24 marzo 2006  

A proposito dell'intervento di Greco

Egregio Signor Greco:

Stamattina, leggendo il suo intervento su Veglienews, m’è parso di assistere allo sfondamento di una porta spalancata e ho ripensato al mio esordio sul sito, che m’è piaciuto richiamare qua a testimonianza di quanta attenzione, da sempre, questa redazione pone nel selezionare gli interventi:

 

 da "Dania"  - Giovedì 24 Gennaio 2002

 

Ecco a cosa servono i semafori a Veglie!

Avete presenti i grandi complessi ospedalieri, all’interno dei quali, percorrendo lunghi corridoi coperti si possono raggiungere gli edifici delle diverse medicine, eludendo le portinerie?

Ho usato questa tattica innumerevoli volte per raggiungere Veglie News da Veglieonline.  L’ho  sempre fatta franca finchè mi sono limitata a  curiosare tra le diverse rubriche. Ma l’altro giorno ho esagerato: ho preteso d’entrare nella stanza dei bottoni e…mi si è acceso un semaforo rosso grande così. Ne è seguita un’amichevole lezione di buone maniere, perché, noi neppure ci  rendiamo conto, ma le Redazioni, oltre che cercare notizie interessanti e collocarle sapientemente nelle diverse rubriche, sono impegnate a far osservare il rispetto per tutti  i lettori.

A ragione m’è stato detto:
“ Ti presenti, dici cosa desideri, spieghi il perché. Solo dopo potrai avere disco verde, via libera!"

***

1) Sono Dania. Arrivo da Veglieonline, il sito che è stato così benevolo da pubblicare il mio contributo “Vorrei dialogare con Observator".

2) Cerco di contattare “Semper".

3) So che Semper non ha gradito i miei pensieri. E’ stata una sorpresa perché, avendo letto su Veglie News i suoi messaggi diretti ad Observator, avrei giurato la pensasse come me, tanto che, se tutto funzionasse come nei giochi dei bambini e  ci fosse stato da fare una scelta, l’avrei chiamata nella mia squadra.

***

Ora che vedo il semaforo diventare verde, ringrazio tutti, saluto cordialmente e ripropongo la mia e-mail.

 […]

Posso aggiungere che, essendo io usufruttuaria attenta ed assidua dei siti vegliesi, ho potuto assistere, on-line, una miriade di volte alla rimozione di messaggi anonimi, sconci o calunniosi, fossero questi fine a se stessi o politicamente rivolti verso destra o verso sinistra.

Lei dice, Signor Greco, che non si deve rispondere a lettere anonime. Concordo, se intende che non bisogna dare retta a delatori, ma mi distacco subito se ritiene anonimi quegli interventi che molti inviano con pseudonimo e che contengono un’implicita necessità di dialogo o di delucidazione.

Lei non perde occasione per precisare quanto le sia insopportabile l’ignoranza. Ultimamente lo ha fatto con la poesia di Bertolt Brecht, che definisce bellissima, e che io, invece, ritengo cattiva, perché ignoranti non sempre lo si è per colpa. A volte mancano, o sono mancati, gli strumenti. E allora c’è un infinito bisogno di chi non “guardi dall’alto con molta, molta sufficienza”. (parole sue)

Per un buon maestro, quale occasione migliore di un intervento impreciso per poter impartire una esemplare e memorabile lezione? L’intervento di “autodidatta” poteva essere visto come provvidenziale occasione per sfatare la convinzione popolare che ogni scrutatore ha avuto l’incarico per raccomandazione. E, in riferimento ai 20 giovani, per precisare che un buon maestro, per ogni disciplina presenta agli alunni più di una tesi, affinché possano studiare e comparare per, alla fine, poter scegliere in libertà. Come mi pare lei abbia fatto rivolgendosi alla Redazione Veglienews.

“Non si costruisce nulla se si litiga”, sono parole sue, ricorda? Risalgono al gennaio 2002. Un intervento che non ho mai scordato, perché in quell’occasione era stato “attaccato” un altro mio amico.

Non sono di parte; non sono prevenuta. Di lei gli amici dicono un gran bene; leggo i suoi interventi e navigo sul suo sito; tuttavia sono consapevole di conoscerla poco.

 

Cordialmente
Dania-Daniela Freguia